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rucola
Una rucola d'eccellenzaIl rapporto della Piana del Sele con la rucola, d'altronde, è davvero antichissimo. Già nelle Opere Mediche della Scuola Medica Salernitana e nelle Particulares Dietae di Costantino l'Africano, medico cartaginese giunto a Salerno nell'XI secolo, si fa menzione della coltivazione della rucola nella zona. Ma è a partire dagli anni '80 dello scorso secolo che gli agricoltori locali intensificarono l'attività di produzione delle insalate e della rucola in particolare, intuendo le potenzialità dello sviluppo del settore dei prodotti di IV gamma al cui mercato la rucola si adatta particolarmente. Con il tempo la rucola ha assunto sempre più i connotati di coltivazione tipica del territorio tanto che con la sua diffusione andò consolidandosi anche la denominazione “Rucola della Piana del Sele” che identificava un prodotto con particolari connotazioni gustative ed olfattive e che divenne protagonista anche di alcuni eventi e manifestazioni locali . I produttori perfezionarono via via le tecniche di produzione sino a specializzarsi nella coltivazione di una rucola che riscosse in breve tempo un notevole successo e che, oggi, è arrivata ad un passo dal potersi fregiare del marchio più ambito nel settore enogastronomico.

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Una terra che rende speciale la rucola
A rendere questa rucola così riconoscibile ed apprezzata sono il suo intenso, specifico aroma speziato e piccante, la consistenza croccante delle foglie e la loro sapidità che potrebbe consentire di evitare l'utilizzo di sale nel condimento. Tali peculiarità sono il frutto delle particolari condizioni pedoclimatiche dell'area di produzione che coinvolge il territorio amministrativo dei comuni di Battipaglia, Bellizzi, Eboli, Pontecagnano - Faiano, Giffoni Valle Piana, Montecorvino Pugliano, Montecorvino Rovella e Capaccio-Paestum, nella provincia di Salerno. Qui, il terreno è costituito da uno spesso strato superficiale di suolo, di natura vulcanico - alluvionale, formatosi
grazie all’azione del Vesuvio ed all’azione alluvionale del fiume Sele e degli altri corsi d’acqua superficiali che si diramano sul territorio. Il suolo, dunque, si arricchisce di importanti micro e macro elementi tra cui potassio, calcio e ferro che intervengono nei processi biologici che assicurano al prodotto le sue tipiche caratteristiche di aroma, consistenza e sapidità. Allo sviluppo di tali caratteristiche contribuiscono in modo sostanziale anche le particolari condizioni climatiche della zona determinate congiuntamente dall’azione termoregolatrice del Mar Tirreno, che ne lambisce la costa occidentale, e da quella svolta dalla catena montuosa degli Alburni, che si eleva a nord-est, che oltre a proteggere il territorio dai venti freddi provenienti dai Balcani, consente anche la raccolta, negli invasi sotterranei naturali, delle piogge provenienti da Ovest che apportano notevoli benefici alle coltivazioni.
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Un piatto di rucola
A dimostrazione della tipicità acquisita nel corso del tempo, ma anche della sua versatilità in cucina, la Rucola della Piana del Sele è diventata uno degli ingredienti principali di alcune gustose ricette locali proposte in rinomati ristoranti ed agriturismi tra cui le “Coroncine di risotto alla Nerano, Rucola della Piana del Sele e fiore di zucca ripieno”, le “Scagliette di pecorino scamosciato con Rucola della Piana del Sele”, i “Fusilli con pesto di rucola della Piana del Sele”, la “Tagliata di vitello, con Rucola della Piana del Sele, scaglie di parmigiano, pomodorini e glassa balsamica”, la “Pizza Rucola, con pomodoro, mozzarella e Rucola della Piana del Sele”. Con la Rucola della Piana del Sele, inoltre, si prepara anche una deliziosa bevanda liquorosa chiamata “Rucoletta” ottenuta mediante l'infusione delle foglie.Leggi anche:
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