Menzionate persino nella Commedia dantesca, le anguille dei laghi della Tuscia (Bracciano e Bolsena) sono una specialità dalla tradizione secolare che viene ancora oggi fedelmente rispettata tanto nelle tecniche di pesca quanto in quelle di marinatura delle carni.
LENTICCHIE DI RASCINO
La lenticchia di Rascino è una delle numerose varietà tradizionali italiane, forse meno note di altre ma non per questo meno deliziose. Nasce nella provincia di Rieti su un altopiano inviolato dall'uomo che garantisce lo sviluppo di caratteristiche organolettiche di eccellenza.
LENTICCHIE DI ONANO
Se c'è una lenticchia della quale è semplice ricostruire il passato, è certamente quella di Onano. Le testimonianze documentali riguardanti la sua coltura nel comune del viterbese risalgono nientemeno che al XVI secolo quando, nel 1561, vennero citate in uno Satuto tratto da Ordini, statuti, leggi municipali della comunità e popolo di Onano.
CIPOLLA BIANCA DI NEPI
La bellezza di un borgo antico e ricco di storia come Nepi, affascinanti gioiello della Tuscia viterbese, e i magnifici paesaggi in cui è incastonato fanno da cornice alla produzione di un bulbo dalle caratteristiche uniche che ha rischiato di scomparire. La cipolla bianca di Nepi è un'autentica prelibatezza dal sapore talmente dolce da poter essere gustata anche cruda.
PATATA DELL'ALTO VITERBESE
La presenza del Lago di Bolsena e il terreno vulcanico della provincia di Viterbo, a ridosso del confine con Umbria e Toscana, nella zona più settentrionale del Lazio, rende la Patata dell'Alto Viterbese un prodotto di eccellenza che, non a caso, ha meritato l'attribuzione della prestigiosa IGP.