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Onano, dalla Tuscia la lenticchia cara ai papi

L'antico legume del viterbese ha conquistato a lungo alti prelati

lenticchie legumi tavolo cucchiaio legno
©KevinDyer/iStock
Lenticchie
Nel viterbese il Capodanno si festeggia con le deliziose lenticchie di Onano, tanto antiche quanto deliziose, al punto da conquistare, nel corso della storia, il palato di papi ed alti prelati.

LA TRADIZIONE
Se c'è una lenticchia della quale è semplice ricostruire il passato, è certamente quella di Onano. Le testimonianze documentali riguardanti la sua coltura nel comune del viterbese risalgono nientemeno che al XVI secolo quando, nel 1561, vennero citate in uno Satuto tratto da Ordini, statuti, leggi municipali della comunità e popolo di Onano, nel quale si disponevano delle sanzioni nei confronti di chi veniva sopreso a danneggiare o rubare leguminose. Nel secolo successivo,ed anche in quelli scorsi, sono stati rinvenuti diversi scritti che ne attestano il consumo nientemeno che alla corte papale con particolare riferimento ad alcuni aneddoti riguardanti il cardinale Prospero Caterini e papa Pio XII. Agli inizi del secolo scorso, inoltre, le lenticchie di Onano sono state presenti in numerose esposizioni internazionali: nel 1910 a Roma e Bunos Aires e nel 1911 a Londra e Parigi, alla III Esposizione Internazionale del Progresso Moderno. Nonostante una certa rinomanza e la tradizione radicata nel tempo, nel corso degli anni '60 dello scorso secolo la sua produzione ha subito una notevole flessione che ne ha messo a rischio la sopravvivenza. Oggi, grazie all'ultimo produttore che ne conserva il seme autoctono e al sostegno della Fondazione Slow Food, il delizioso legume locale si sta nuovamente diffondendo sulle tavole delle Feste e non solo.

LA DENOMINAZIONE
Con una storia così lunga ed un legame così profondo con il territorio di origine non meraviglia che la Lenticchia di Onano sia stata oggetto di attenzione da parte della Fondazione Slow Food che ne promuove la produzione e la conoscenza attraverso il suo programma Arca del Gusto. Allo stesso modo non meraviglia che la lenticchia locale sia stata inserita dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali nell'elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT).

LE CARATTERISTICHE
Tonda e saporitissima, la lenticchia di Onano è un legume di colore marrone chiaro con sfumature che vanno dal piombo scuro al cinereo rosato, al verdastro, marmorizzato in superficie. Presenta una buccia sottilissima, quasi inesistente, ed una pasta dalla consistenza vellutata, fine e cremosa che, al palato, lascia piacevoli sentori che richiamano il fieno e la camomilla.

LA PRODUZIONE
A conferire al legume le proprietà organolettiche che lo contraddistinguono sono le caratteristiche dei terreni di Onano, di natura vulcanica, leggeri e sabbiosi, ideali per la coltura dei legumi. Oggi, grazie alla presenza di numerosi terreni dalle caratteristiche favorevoli, anche se attualmente destinati ad altre colture, si sta registrando una crescente tendenza a promuovere la coltivazione della lenticchia a seme largo.

LA CULTURA
Giulio Andreotti, nel suo testo La Sciarada di Papa Mastai, descrive un aneddoto (riportato anche da altre fonti) che narra di come Pio IX, dopo la perdita del potere temporale, si fosse consolato con un piatto di lenticchie di Onano offerte dal cardinale Prospero Caterini, onanese di nascita. Altre testimonianze, inoltre, riportano di come anche il futuro Papa Pio XII, che durante l'infanzia frequentò le tenute del nonno ad Onano, fosse un grande estimatore delle lenticchie.

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IN CUCINA
La dolcezza e la delicatezza delle lenticchie locali le rende deliziose come ingrediente per la preparazione di zuppe e minestre, come condimento per i quadrucci all'uovo e come semplice contorno da preparare con un soffritto di guanciale, aglio, carota, sedano e un poco di pomodoro, o in umido nei piatti a base di selvaggina, specialmente la starna.

La ricetta. Zuppa di lenticchie. Ingredienti: lenticchie, cipolla, aglio, pomodorini, zucchine, patate, verdure di stagione, sale, olio extravergine di oliva, peperoncini, finocchietto selvatico. Lavate le lenticchie e sistematele in una pentola asssieme alla cipolla, all'aglio, ai pomodorini, alle zucchine e alle patate tagliate a cubetti e alle altre verdure. Aggiungete acqua fino a coprire tutti gli ingredienti, poi cuocete per 40 minuti o comunque fin quando le lenticchie si saranno ammorbidite.
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IL TERRITORIO
Adagiato sui Monti Volsini a 55 chilometri da Viterbo, al confine tra Toscana e Lazio, Onano è un caratteristico comun del viterbese che sorge a pochi chilometri dal lago di Bolsena e regala caratteristici scorci dal fascino medievale. Numerose le testimonianze architettoniche di epoche lontane che spaziano dalle belle chiese sino all'elegante Castello Monaldeschi, di origine medievale, noto come Palazzo Madama.
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