
Panorama delle colline delle Langhe / ©Ufficio Turistico di Neive
Itinerario alla scoperta di Alba, Treiso, Barbaresco e Neive
Una proposta di itinerario base in questi luoghi incantati incomincia con la visita di Alba, la capitale delle Langhe e patria indiscussa del tartufo, con un centro vivace ed elegante di impronta medievale dove spiccano le torri. Il centro storico, risalente al Neolitico, vanta una struttura urbanistica di origine romana e monumenti di epoca medievale, e si distinguono diverse attrazioni tra chiese e altri importanti edifici storici di epoca rinascimentale e barocca. Piazza Savona è il luogo d’incontro sul quale si affacciano eleganti palazzi e ristoranti, mentre Piazza Risorgimento ospita l’imponente Cattedrale gotica dall’alto campanile e dai bei portali romanici. Altri edifici religiosi di rilievo sono la duecentesca Chiesa di San Domenico, la Chiesa di Santa Caterina, il Tempio di San Paolo e le Chiese del Cristo Re e dei Santi Cosa e Damiano. Su quella che era l’antica Via Meastra, oggi Via Vittorio Emanuele II, si susseguono palazzi con decorazioni come i Palazzi Belli e Sarralunga e Casa Fontana. Un altro valore aggiunto della città è la presenza del Museo archeologico e di scienze naturali con la sua esposizione di circa 1500 pezzi tra utensili, asce, accette, ceramiche risalenti all’età neolitica, del bronzo e del ferro oltre a materiale d’epoca romana.

Alba, scorcio di Piazza Risorgimento / ©iStockphoto
Attraversando le colline ricordate da Fenoglio, si fa tappa a Treiso, per ammirare lo spettacolo della Rocca dei Sette Fratelli e per godere di magnifici panorami. Le distese di vigneti s’interrompono qui bruscamente, lasciando una voragine enorme creata dalla costante azione delle acque che hanno frantumato le colline. Leggenda narra che sette fratelli stavano falciando l’erba in un un prato. Per pranzo la sorella portò loro un piatto piuttosto povero poiché era venerdì e quindi giorno d’astinenza. I sette fratelli, affamati ed arrabbiati per il poco cibo, cominciarono ad inveire contro di lei e contro Dio. In quel momento passò un sacerdote che apriva una processione ma essi, rifiutando l’invito della sorella ad inginocchiarsi, continuarono invece con le bestemmie. Ad un certo punto il terreno sotto i loro piedi franò e si aprì un buco, in cui caddero i fratelli, mentre la sorella si salvò rimanendo ferma su una lingua di terra. La Rocca dei Sette Fratelli è anche una tappa del percorso della Strada Romantica delle Langhe e del Roero, di cui abbiamo parlato qui.

Scorcio della Rocca dei Sette Fratelli / ©Langhe.net
La tappa successiva potrebbe essere Barbaresco, riconoscibile dall’imponente Torre d’assedio, simbolo del borgo. Dalla sua sommità è possibile scorgere tutti i paese circostanti racchiusi in un magnifico panorama che arriva ad abbracciare anche Asti. Costruita alla fine dell’XI secolo, la torre di Barbaresco faceva parte di un complesso sistema di fortificazioni: è un’opera in laterizio che si presenta a base quadrata ed arriva a toccare i 30 metri di altezza.
Si prosegue poi per Neive, inserito nel circuito dei Borghi più Belli d’Italia, tra caseforti, chiese e ville barocche con splendidi giardini. Salendo fino al pian castello si rimane ammaliati dal panorama che si gode dalla rinnovata Torre dell’Orologio, datata 1224 ma recentemente restaurata, nel cui muro si trova una lapide funeraria romana dedicata a Valeria Terza dal marito Caio Aelio. La dimora più antica del borgo è Casa Cotto, risalente agli inizi del XIII secolo, una casa-forte appartenente a una ricca famiglia di banchieri, dove ad attrarre l’attenzione sono i pregevoli soffitti e i caminetti d’epoca. La Torre del monastero, del secolo X, è l’unica testimonianza di quello che resta dell’antico monastero benedettino detto di Santa Maria del Piano. Tra gli edifici sacri di Neive da non perdere sono le due cappelle cinquecentesche dedicate a San Rocco e a San Sebastiano. Si può poi far tappa al Museo della Donna Selvatica, un tributo all'operato di Romano Levi e di sua sorella Lidia che per oltre sessant'anni, continuando la tradizione dei loro antenati, hanno prodotto una Grappa unica, impreziosita dalle coloratissime etichette poetiche disegnate a mano da Romano, e una visita con degustazione alle Cantine Storiche del Castello dove si può scoprire qualcosa di più sul mondo del vino.
