Spiedini di carne, agnello, zuppe e anche liquori. L’aroma dell’alloro siciliano si sprigiona in molte ricette tipiche dell’isola. Un ingrediente utilizzato sin dall’epoca dei Greci e che rimane una delle erbe più caratteristiche della cucina siciliana. Tanto da diventare prodotto agroalimentare tradizionale.
LA TRADIZIONE L'alloro è una pianta aromatica molto diffusa in Sicilia. Appartiene alla famiglia delle Lauraceae e si presenta come un arbusto di varie dimensioni. Si tratta di un albero che potrebbe raggiungere anche i 10 metri di altezza. E' una pianta perenne, il fusto è eretto e la corteccia verde nerastra. Le foglie sono di colore verde scuro, coriacee e lucide nella parte superiore. Il loro profumo è intenso e caratteristico. Da sempre i siciliani ne hanno fatto un ingrediente fondamentale per ricette.
LA DENOMINAZIONE L'alloro è inserito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T) del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (Mipaaf) come prodotto tipico siciliano
LE CARATTERISTICHE Albero di media grandezza, sempre-verde, con foglie coriacee, fiori poco appariscenti, frutti drupacei, aromatico. L’alloro è un pianta spontanea delle regioni mediterranee, sempreverde e coltivata ovunque come pianta ornamentale e come siepe. Le foglie hanno proprietà aromatiche, digestive, stimolanti e antisettiche. Le foglie contengono un aroma che stimola l’appetito e che produce gli enzimi della digestione. Nota anche la sua azione lenitiva contro tosse e bronchiti.
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LA PRODUZIONE Le foglie vengono raccolte manualmente. Si procede poi all’essiccazione all’ombra. Vengono poi conservate in sacchetti di carta o di plastica per uso alimentare.
LA CULTURA In provincia di Messina, a Capizzi, la notte tra l’1 e il 2 settembre si celebra l’alloro. La pianta ha un ruolo rituale e simbolico. A Forza d’Agrò, il lunedì di Pasqua si assiste alla benedizione dell’alloro. A Tortorici e a Ficarra, la processione dell’alloro si tiene a gennaio. Tutta la Sicilia celebra l’alloro nel corso dell’anno. Le feste sono ricollegate alla simbologia della pianta con l’Albero Cosmico: l’albero dell’eroe solare che vince le tenebre e purifica. Già greci e romani consideravano l’alloro una pianta sacra; e ancora oggi l’isola ne apprezza le virtù energetiche e rigeneratrici.
IN CUCINA Si utilizzano le foglie fresche o essiccate. Aggiunte nei piatti a lunga cottura le foglie d’alloro rilasciano tutto il loro aroma. Si possono aggiungere foglie di alloro agli stufati di carne o pesce, alle zuppe, alle marinate e ai sughi per la pasta. Si abbina bene con: fagioli, selvaggina, lenticchie, patate, risotto, crostacei, minestre e pomodori. Le foglio d’alloro sono perfette per insaporire anche la besciamella o per la preparazione di infusi e distillati. Vanno però eliminate dal piatto dopo la preparazione.
LA RICETTA Allorino: liquore all’alloro. Ingredienti: 20 foglie di alloro fresco, 500 ml di alcool puro, 800 ml di acqua, 400 gr di zucchero. Pulire le foglie di alloro con uno strofinaccio asciutto, metterle in un barattolo a chiusura ermetica e ricoprirle con l'alcool. Conservare il luogo fresco (non in frigo) per almeno 1 settimana (a questo punto l'alcool avrà il colore dell'alloro). Togliere le foglie dall'alcool, riscaldare appena l'acqua e sciogliervi lo zucchero; fare raffreddare bene e aggiungere l'alcool. Mescolare bene e versare il liquore di alloro in una bottiglia. Conservare in frigo e servire freddo. (siciliainfesta.com)
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