A Canossa, comune della provincia di Reggio Emilia situato nel cuore delle Terre matildiche, l’abbondanza di salice da vimini è il pane quotidiano degli abili cestai pronti a dare vita, con grande abilità, a prodotti di altissima qualità caratterizzati da leggerezza e resistenza. VAI ALL’ITINERARIO

2. L’ARTE DELLA PAGLIA DEL SANNIO
Nel Sannio, tra Colle Sannita e Foglianise, sopravvive l’arte della lavorazione della paglia, un lavoro che porta i "carristi” a creare i capolavori utilizzati in occasione delle principali feste pagane dei paesi del beneventano come la Festa del Carmelo che, nel mese di luglio, porta in scena carri ricolmi di grano o ancora Festa del Grano che ha luogo nelle contrade e nei rioni di Colle Sannita. VAI ALL’ITINERARIO

3. I CAPPELLI DI SIGNA
Signa, comune sito alle porte di Firenze, ha portato in giro per il mondo, passando di testa in testa, l’antica tradizione dell'impagliatura raccontata attraverso i suoi cappelli. Quale modello scegliere? Prima di rispondere vale la pena ripercorrere la storia di questo accessorio facendo visita al Museo della paglia e dell’intreccio dove, tra mostre permanenti e tematiche sulla lavorazione della paglia e grano, si ammirano cappelli realizzati tra la fine del secolo scorso e gli anni '70. VAI ALL’ITINERARIO
4. BUTI TRA CESTI E CORBELLI
Buti, pittoresco borgo toscano, ha fatto della lavorazione del castagno un’arte: protagonisti i famosi cesti del Monte Pisano, capolavori realizzati a mano i cui segreti sono tutt’oggi in vita grazie a Mario Borzacchini, uno degli storici artigiani che lavora ancora con il cuore i tronchi di castagno avvalendosi di quell’arte tramandata di generazione in generazione. VAI ALL’ITINERARIO
5. I SECOLARI PANIERI IN GIUNCO DEL SALENTO
Oltre alle spiagge cristalline questo angolo del tacco dello stivale è famoso anche per le risorse della terra: appuntamento ad Acquarica del Capo, ridente centro agricolo di origini medievale rinomato per una pregiata attività artigianale, quella dell’intreccio del giunco divenuta parte integrate del patrimonio immateriale del Salento. VAI ALL’ITINERARIO

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