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Onferno: Halloween a caccia di pipistrelli

Tra le colline romagnole alla scoperta delle inquietanti creature della notte in una grande varietà di paesaggi tutti da esplorare

pipistrello
Thinkstock
Pipistrello
Pipistrelli che volano da tutte le parti, civette che rompono il silenzio della notte e cavallette che saltellano da una roccia all'altra. Sembra il set d un film dell'orrore o una terrificante location di una casa stregata da esplorare in occasione di Halloween, ma in realtà si tratta soltanto di alcune delle specie che popolano la Riserva Naturale Orientata di Onferno che si estende tra la colline della provincia di Rimini e che con i suoi scenari incantevoli non terrorizzerà proprio nessuno, anzi sorprenderà con la ricchezza delle sue bellezze e la varietà dei paesaggi che offre in una superficie di poco meno di 130 ettari. Qui, tra fitte selve, rocce impervie e buie grotte, la Riserva dona l'opportunità di scoprire una natura ricca e variegata da osservare dal vivo durante piacevoli passeggiate o da conoscere ed approfondire tra le sale del Museo Naturale o nel Giaridno Naturalistico.

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Ad Halloween, poi, l'appuntamento si fa ancora più interessante grazie alla simpatica iniziativa, dedicata a grandi e piccini, che permette di aspettare la notte delle streghe in maniera originale e divertente. Dalle 15.00 alle 18.30 di venerdì 31 ottobre, i partecipanti verranno, infatti, coinvolti in una interessante passeggiata guidata tra i sentieri della Riserva e in un simpatico laboratorio creativo che avranno come filo conduttore la favola Lella – Storia di una pipistrella che aveva paura del buio, un delicato racconto che renderà questi animali un po' meno spaventosi. I pipistrelli sono, infatti, tra gli animali più numerosi della Riserva e nella grotta, solo momentaneamente chiusa al pubblico, se ne possono individuare ben sei specie differenti. Grazie a questa visita guidata si potrà conoscere qualcosa di più su queste creature del buio tanto inquietanti quanto innocue, almeno per quanto riguarda quelle che vivono nel nostro Paese.

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I protagonisti del pomeriggio di Halloween ad Onferno, oltretutto, vivono in un luogo davvero speciale che, appena sarà di nuovo possibile, merita di essere visitato e scoperto. Le grotte, infatti, che si sviluppano per 400 metri con un dislivello di 64 metri, sono il frutto del corso sotterraneo di alcuni rii che, discendendo dal Monte Croce, una volta incontrata la rupe gessosa si insinuano nel sottosuolo per poi riaffiorare più a valle. Le visite guidate ripercorrono il cammino di Lodovico Quarina che, per primo, nel 1916 le esplorò risalendole dalla risorgente, sino all'inghiottitoio. Durante l'esplorazione oltre ai pipistrelli si potranno scoprire le bellezze delle grotte adornate dai tipici alabastrini delle caverne gessose e dai mammelloni che si protendono dal soffitto della Sala Quarina. Si tratta di singolari strutture coniche che segnalano la base di uno strato di gesso.

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Il gesso è, infatti, proprio l'elemento più caratteristico della natura geologica dei territori di Onferno che non sono altro che un piccolo ed affascinante affioramento di gesso selenitico. Sulla Ripa della Morte, invece, si possono ammirare le spettacolari successioni di calanchi ed arenarie. Ognuno di questi tre ambienti, quello delle grotte, quello dei gessi e quello dei calanchi, vanta un suo particolare habitat naturale fatto di specie animali e vegetali tutte da scoprire. In superficie, infatti, nella zona delle Selve, si possono esplorare boschi cedui ricchi di roverelli, carpini neri, ornielli ed aceri, tra cui si possono scovare numerosi arbusti e rampicanti come la bella Rosa di San Giovanni. Nei pressi delle grotte, invece, si possono scovare anche tigli, lecci ed alloro. La zona dei calanchi, più arida e salina, sfoggia una vegetazione molto meno fitta, fatta di specie resistenti alle particolari condizioni del suolo, come la ginestra, la particolare graminacea Agropyron Pungens, la Sulla (una leguminosa dai fiori rossi) e, alla base, dove tendono a formarsi ristagni di acqua, il farfaro.

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Tra le piante si aggirano gli animali tipici della fauna della zona collinare romagnola costituita, in particolare, da caprioli, istrici, talpe, arvicole, topi selvatici e persino toporagni. Notevole anche la presenza di uccelli tra i quali è possibile osservare allodole, storni, quaglie, cuculi, fagiani, merli, usignoli, capinere e scriccioli, oltre a bellissimi rapaci diurni, come albanella reale, gheppio, lodolaio e poiana, e notturni come civette, allocchi e barbagianni. A questa fauna già così ricca si aggiunge quella estremamente caratteristica che popola le grotte costituita, oltre che dai numerosi pipistrelli, anche da una singolare cavalletta, la Dolichopoda, caratterizzata da un'insolita colorazione bruno chiaro dovuta alla depigmentazione.

Tutto questo e molto di più attende chi sceglierà di visitare la Riserva ad Halloween o in qualunque altro momento dell'anno. I visitatori che prenderanno parte all'originale pomeriggio in attesa della notte delle streghe potranno, inoltre, visitare gratuitamente anche il Museo e il Giardino Naturalistico e conoscere ancora qualcosa di più di questi affascinanti territori adagiati tra le colline romagnole.

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