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Lete, dal Massiccio del Matese acque prodigiose e benefiche

Dal fiume dell'oblio all'oligominerale dalle proprietà benefiche, il Matese è un luogo di acque preziose e leggendarie

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Fiume Lete
Adagiato a cavallo tra Campania e Molise, l'imponente Massiccio del Matese è un autentico concentrato di tesori tutti da scoprire. A borghi ricchi di storia e di scorci suggestivi fanno da cornice scenari dal fascino incontaminato popolati da una flora ed una fauna ricchissime e solcati da grotte sorprendenti e da fiumi carichi di acque purissime. L'abbondanza di acqua è proprio una delle caratteristiche che contriddistinguono maggiormente il versante campano, non a caso protetto da un Parco Regionale che ne salvaguarda la bellezza e l'autenticità. Tra splendidi laghi montani, meta di suggestivi trekking e di lunghe giornate dedicate alla pesca sportiva, e limpidi corsi d'acqua che creano suggestivi salti e si incuneano tra le grotte, il Parco regala interessanti itinerari che hanno proprio nell'acqua il loro filo conduttore.

Protagonista di alcuni di questi percorsi alla scoperta dell'"oro blu" del Matese è il corso del fiume Lete, identificato, sin dall'antichità, come il fiume dell'oblio. Numerosi miti e leggende ruotano attorno al fiume. Platone nella Repubblica e Virgilio nell'Eneide attribuivano alle sue acque il potere di far dimenticare la vita passata alle anime prossime alla reincarnazione. Nelle sue acque, inoltre, le anime del Purgatorio dantesco si immergevano per dimenticare i propri peccati e lavarsi delle proprie colpe terrene prima dell'ascesa in Paradiso. Un fiume leggendario, dunque, le cui acque, sebbene non prodigiose come la mitologia le descrive, si rivelano realmente un luogo di pace e di relax in cui dimenticare, almeno momentaneamente, lo stress della vita quotidiana. Alimentato da ben 57 sorgenti, di cui quella più a monte è quella di Piana delle Secine, a 1000 metri di altitudine, lungo il suo corso si sviluppa un ambiente naturale estremamente ricco di interessanti realtà botaniche oggetto di studio e di ricerca che creano una cornice perfetta per lunghe passeggiate a tu per tu con la natura.

Per molti il nome del fiume risulta certamente familiare anche per altri motivi. Dal Lete, infatti, prende il nome anche una nota acqua oligominerale considerata una delle migliori d'Italia per la ricchezza di sali minerali, come calcio e magnesio, per il basso contenuto di sodio e per le sue proprietà benefiche che la rendono un ottimo coadiuvante dei processi digestivi. Chi sceglierà di visitare il bel borgo di Pratella, in provincia di Caserta, potrà sorseggiarla attingendola direttamente da una delle diverse fontane pubbliche presenti nel paese, apprezzandone la stuzzicante effervescenza naturale. Per tutti gli altri, l'acqua viene imbottigliata e distribuita in tutta Italia ed anche all'estero da una nota azienda.

Un'acqua dalle tali proprietà si rivela un vero tesoro in una zona come quella del Matese, luogo di sapori genuini e di ricchiessime tradizioni gastronomiche. Se a Pratella, infatti, ogni anno, in autunno, si celebrano le prelibate castagne, ad Alife si possono assaggiare deliziose specialità preparate con la pregiata cipolla locale, e se a San Gregorio, Letino e Gallo Matese si potranno gustare saporiti fagioli, raggiungendo Vairano si scoprirà il sorprendente lupinone, il lupino gigante Presidio Slow Food.

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