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Foreste Casentinesi: le più colorate d'Italia

Adagiate sulle pendici dell'Appennino Tosco-Romagnolo, vantano oltre 40 specie di alberi che si tingono di affascinanti sfumature in ogni periodo dell'anno

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Courtesy of ©www.parks.it
I colori dell'autunno nelle Foreste Casentinesi
In molti le considerano le foreste più variopinte d'Italia e, probabilmente, non si allontanano di molto dalla verità. Le Foreste Casentinesi, infatti, adagiate sulle pendici dell'Appennino Tosco-Romagnolo, vantano una posizione geografica d'eccezione a cavallo tra due grandi regioni: quella mediterranea e quella europea. Proprio per questo sul loro territorio si sono sviluppate specie vegetali estremamente rare per le zone appenniniche che, grazie alla cura di chi nel corso dei secoli si è occupato della loro gestione, hanno potuto conservarsi e proliferare dando vita ad una biodiversità sorprendente. Le oltre 40 specie di alberi che costituiscono queste foreste rappresentano un vero e proprio primato per queste latitudini, ed una tale ricchezza non può che generare, in autunno, un'autentica esplosione di colori e di sfumature differenti che rendono questi paesaggi un'autentica meraviglia della natura.

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E' proprio per valorizzare la bellezza delle trasformazioni autunnali che, per la terza volta, il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi organizza una lunga rassegna dedicata a questa stagione che accompagna i visitatori alla scoperta del territorio, dei suoi luoghi più belli e dei suoi prodotti più gustosi. L'iniziativa prende il nome di Autunno Slow e si tratta di una vera e propria celebrazione di quanto di più affascinante questo periodo dell'anno ha da offrire. Il ricco calendario di eventi, oltre a comprendere interessanti escursioni, passeggiate, mostre, laboratori e workshop di fotografia, presenta gustosi appuntamenti dedicati al palato, durante i quali si potranno conoscere ed assaggiare i prodotti del bosco (castagne, funghi e frutti del sottobosco) e quelli delle campagne (zucche, verza, mele e pere) in un trionfo di sagre, mercatini e degustazioni. Per chi ha perso il Fall Foliage Festival dello scorso weekend, è ancora possibile prendere parte a numerose escursioni che dureranno fino a novembre inoltrato, mentre chi desidera delizare il palato con i sapori dell'autunno è ancora in tempo per partecipare al Gran Galà del Gusto in programma il 7 novembre.

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Ma chi i colori di questa splendida stagione li vuole scoprire da sè, ha soltanto l'imbarazzo della scelta di luoghi e sfumature da cui lasciarsi incantare. La particolare coformazione del Parco, infatti, permette di osservare due differenti ambienti, ognuno con le propre caratteristiche. La fascia montana, tra gli 800 e i 1.500 metri di altitudine, è dominata dai faggi ai quali sia ggiungono abeti bianchi, aceri montani, olmi, tigli e frassini. La fascia collinare, che si sviluppa tra i 500 e gli 800 metri, è invece il regno delle querce e dei carpini, oltre che degli aceri campestri, dei ciliegi e degli ornielli. Il periodo migliore per godere delle più belle sfumature di entrambi gli ambienti è proprio quello tra la fine di ottobre e l'inizio di novembre quando alcune specie sono nel pieno della colorazione, ed altre iniziano, invece, a tingersi delle sfumature autunnali.

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Il luogo da non perdere per contemplare ed immortalare il soprendente fenomeno del Fall Foliage è la cima del Monte Penna che domina la Foresta della Lama. Si può raggiungere attraverso il Passo dei Fagnacci. Di grande impatto anche l'escursione, sempre all'interno della Fpresta della Lama, lungo il sentiero degli Scalandrini che conduce al pianoro della Lama. Non meno affascinante la Foresta di Campigna, da visitare percorrendo la mulattiera Granducale e il sentiero della Fonte del Raggio oppure nel versante fiorentino, seguendo il percorso che porta alla Gorga Nera, Passo Crocicchie, Monte Falterona e Monte Falco. Splendido e coloratissimo anche il bosco monumentale di faggi, aceri e abeti che circonda il Santuario della Verna. Durante il mese di novembre, infine, vale la pena concedersi una piacevola passeggiata a quote più basse tra le bellezze della Valle di Pietrapazza, del sentiero delle Ripe Toscane nella Valle delle Celle, della salita al Monte Tiravento da Premilcuore, della Valle dell'Acquacheta e, sul versante casentinese, del sentiero del Tramignone, per godere delle sorprendenti sfumature delle querce che ricoprono le dolci pendici delle colline.

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