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Dunarobba, la foresta fossile dell'Umbria

La sorprendente foresta fossile in provincia di Terni è una meraviglia unica al mondo grazie ai suoi 50 tronchi ancora eretti riportati alla luce dopo 3 milioni di anni

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Courtesy of ©Cantalamessa/Wikimedia Creative Commons
La Foresta Fossile di Dunarobba
Non c'è bisogno della macchina del tempo per passeggiare in una foresta di tre milioni di anni fa. Basta raggiungere Avigliano Umbro, in provincia di Terni, per lasciarsi sorprendere dalle meraviglie della Foresta Fossile di Dunarobba. Proprio così, una foresta fossile, ossia un insieme di tronchi allo stato fossile sopravvissuti al trascorrere dei millenni grazie ad un continuo processo di seppellimento che ha conservato in maniera sorprendente parte dei fusti di un bosco di conifere preistorico.

La scoperta sensazionale di questo sito risale a poco più di quarant'anni fa, quando, durante i lavori di estrazione di una cava di argilla, cominciarono ad emergere una serie di tronchi fossilizzati che avevano mantenuto la loro posizione eretta nonostante risalissero niente meno che al Pliocene Superiore, un periodo dell'Era Cenozoica. Una volta riportata alla luce, questa antica foresta ha lasciato di stucco visitatori e studiosi, non soltanto per la sua unicità ma anche e soprattutto perchè nonostante il trascorrere del tempo, il legno dei fusti ha mantenuto pressochè inalterate la sua composizione originaria e le sofisticate analisi effettuate su di esso hanno permesso di risalire alla specie di appartenenza, che è quella delle conifere del genere Taxodion, una particolare forma di Sequoia ormai estinta, e conseguentemente alle caratteristiche del suolo e del territorio in cui si ergeva la foresta.

Grazie a questi tronchi, dunque, è stato possibile scoprire che in questa zona dell'Umbria, tre milioni di anni fa, si estendeva un enorme lago circondato da un territorio paludoso, ed il clima era molto più caldo. Proprio grazie alla presenza della palude ed alle caratteristiche del terreno che ha gradualmente sepolto la foresta, oggi è possibile osservare questo spettacolo della natura e avere un'idea di come si presentava questa parte del nostro Paese in un'epoca più che remota, quando tra questi alberi si aggiravano mammuth ed altre specie preistoriche.

Durante la visita, sempre rigorosamente guidata per preservare lo stato dei luoghi, si possono ammirare 50 tronchi oggi protetti da apposite tettoie per preservarli dall'aggressione degli agenti atmosferici. A causa della delicatezza dei fusti e del loro inestimabile valore naturalistico, scientifico e storico, la foresta è tutelata sia dalla Regione Umbria come Bene Ambientale, sia dal Ministero dei Beni Culturali come Cosa di Interesse Paleontologico, mentre la Soprintendenza ai Beni Archeologici dell'Umbria, negli anni successivi alla scoperta, ha intrapreso un approfondito lavoro di documentazione finalizzato allo studio, alla conservazione e alla salvaguardia del sito.

La visita prende il via dal Centro di Paleontologia Vegetale della Foresta di Dunarobba, in località Le Casacce che offre servizio di accoglienza, informazione ed orientamento, oltre a quello di visita guidata incluso nel prezzo del biglietto. Al piano superiore, inoltre, è possibile osservare una ricostruzione in disegni dell'aspetto originario delle foresta e delle creature che la popolavano. L'esposizione, inoltre, custodisce alcuni reperti paleontologici di antichi mammiferi e malacofaune rinvenuti in alcuni giacimenti adiacenti la foresta.

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