PERCHE’ SE NE PARLA Stando al grado iHappy dei tweet pubblicati ed analizzati, è Aosta la città più "triste" in Italia. E' il risultato di una ricerca condotta analizzando i tweet degli utenti: esiste, infatti, un vero e proprio coefficiente chiamato iHappy, attraverso il quale è stato possibile stilare una classifica delle località con più alta concentrazione di utenti scontenti, malinconici ed angosciati. E se le città più felici sono state dichiarate Lecce e Cagliari, il brutto primato spetta proprio alla Valle D'Aosta. Eppure di ragioni per visitarla ce ne sono tantissime.
FOTO: 10 PARADISI DOVE TRASCORRERE LA PENSIONE
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PERCHE’ ANDARCI Una leggenda narra che Cordelo, capostipite dei Salassi, discendente di Saturno e compagno di spedizione di Ercole, fondò la città di Cordelia nell'anno 1158 a.C. E proprio qui, pensate un po', i Romani fondarono Aosta. Questa, capoluogo regionale della Valle d’Aosta, si estende a ventaglio al centro della regione, in un’ampia pianura circondata da alte montagne, tra cui il Grand Combin e il Mont Vélan a nord, il Mont Emilius e la Becca di Nona a sud e la Testa del Rutor a ovest. Questa posizione geografica supportata da una buona rete stradale permette di visitare al meglio non soltanto la regione, ma anche le città limitrofe di Francia e Svizzera.
DA NON PERDERE Testimonianze di epoca romana sono l’inconfondibile Arco d’Augusto, la Porta Praetoria, il Teatro romano, il Criptoportico forense, il perimetro quasi completo della cinta muraria, una villa extra muros. La Cattedrale e la chiesa Collegiata di Sant’Orso sono capolavori medievali che racchiudono opere d’arte importanti come gli affreschi ottoniani nel sottotetto, i mosaici pavimentali e il coro ligneo. Da segnalare anche l’area megalitica di Saint-Martin de Corléans, sito archeologico tra i più interessanti in Europa. Se possibile non perdete il tradizionale appuntamento con la Fiera di Sant'Orso, il 30 e 31 gennaio, per vendere, acquistare o ammirare i prodotti artigianali tipici.
PERCHE’ NON ANDARCI Ragioni che rendono Aosta bellissima ce ne sono tante. Eppure la Valle d'Aosta ha un tristissimo primato: secondo il Rapporto Osservasalute è la regione in cui i suicidi sono più frequenti. il tasso standardizzato di suicidio è pari all'11,08 per 100.000, il più elevato in Italia, a fronte di un valore medio nazionale di 7,32 per 100.000 fra i soggetti con 15 anni e oltre. E su questo c'è poco da essere felici.
COSA NON COMPRARE Qui i prezzi sono mediamente più alti, quindi acquistate esclusivamente prodotti che non si trovano nel resto d'Italia. Come gli antichissimi sabot, tipiche scarpe di legno; in alternativa oggetti lavorati con la pietra e sculture lignee.
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