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Nepitelle: dolci "occhi" calabresi pieni di bontà

Alla scoperti dei dolci di Pasqua tipici delle province di Crotone e Catanzaro

calzone pizza fagottino panzerotto farcito due tagliere
©Olga Nayashkova/iStock
Due fagottini
Preparata da tempo immemore lungo “la suola” dello Stivale, nelle province di Crotone e Catanzaro, le Nepitelle sono gustosi dolcetti calabresi legati alla tradizione pasquale la cui ricetta è citata in testi antichi, a testimonianza del lungo legame con il territorio e con il folklore locali.

LA TRADIZIONE
Uno dei sapori più dolci, ricchi e tradizionali della Pasqua calabrese è quello delle Nepitelle. Questi dolcetti dalle origini antiche, sebbene non facilmente collocabili, accompagnano da secoli i festeggiamenti di un'ampia zona della regione recando tutto il gusto di ingredienti semplici e genuini. Il loro legame con il territorio è davvero lunghissimo, basti pensare che nel testo del Corapi dal titolo “Raccolta del dialetto catanzarese” e nel “Vocabolario calabro-italiano” del Contronei del 1895 le Nepitelle sono già menzionate tra i dolci tipici della tradizione locale.

LA DENOMINAZIONE
Conosciute, in diletto, anche come nepiteddhi, nepite, nepiteji, le Nepitelle prendono il nome da un termine latino con il quale venivano indicate le palpebre dell'occhio. La loro forma ricorda, infatti, quella di un occhio chiuso. Sono state inserite nell'elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) della regione Calabria.

LE CARATTERISTICHE
Le Nepitelle sono dolci semplici dalla tipica forma a “D” dei fagottini e dei “panzerotti”. Si ottengono farcendo un impasto a base di farina, zucchero, uova, strutto e lievito con un saporito ripieno a base di frutta secca, specialmente noci e mandorle, uva passa, frutta candita e vino cotto. Sono caratterizzate da un invitante colore dorato e da un peso generalmente compreso tra i 120 e i 130 grammi ognuna.

LA PRODUZIONE
Abbastanza conosciuta in tutta la regione, la Nepitella è particolarmente diffusa nella zona della “suola” dello Stivale, con particolare riferimento alle province di Catanzaro e Crotone, assumendo, localmente, nomi diversi.

LA CULTURA
Pur trattandosi di un dolce tradizionalmente pasquale, oggi le Nepitelle possono essere facilmente reperite anche in altri periodi dell'anno presentando varianti differenti in base alla zona di produzione con riferimento, specialmente, agli ingredienti del ripieno.

IN CUCINA
A seconda delle diverse aree della zona di produzione, le Nepitelle possono presentare alcune differenze soprattutto nella farcitura. Ne esistono versioni con i fichi secchi, con le sole mandorle al posto delle noci, con il cioccolato fondente e/o il cacao in polvere, con liquori tipo lo “Strega” o la marmellata d'uva o amarene in sostituzione del vino cotto o, ancora, con il miele al posto dello zucchero o in aggiunta. Per quanto riguarda, invece, la pasta, in molti sostituiscono lo strutto con la margarina. Proprio per questo vale la pena provare a prepararle in casa per poterle realizzare nella variante che più si preferisce.

La ricetta: Nepitelle. Ingredienti: Per la pasta: farina, margarina, zucchero, lievito per dolci. Per il ripieno: uva passa, noci, mandorle, vino cotto, frutta candita, cioccolato. Preparate la pasta lavorando gli ingredienti tutti assieme, aggiungendo se necessario, dell'acqua per regolare la consistenza, fin quando non avrete ottenuto un composto compatto, omogeneo ed elastico che lascerete riposare per circa mezz'ora. Nel frattempo, in un ciotola, unite la marmellata o il vino cotto, l'uvetta, la frutta candita, le mandorle e le noci precedentemente tritate. Stendente l'impasto ottenendo una sfoglia dello spessore di circa 3 millimetri, dalla quale, con l'aiuto di uno stampino, otterrete dei dischetti che farcirete con un cucchiaio di ripieno. Ripiegate la pasta su sé stessa dando ai dolcetti la tipica forma a mezzaluna, poi spennellateli in superficie con uovo sbattuto acqua e zucchero ed infornate a temperatura moderata per circa un'ora.

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