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Prodotti Dop Lazio ricette con olio Canino

L’oro giallo dell’Alto Lazio per la panzanella

L’olio Canino Dop nasce al confine con la Toscana entro 24 ore dalla raccolta

olio
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Olio
Nella Tuscia Viterbese viene prodotto un olio lievemente fruttato con un colore verde con riflessi dorati, accompagnato da un sapore di frutto fresco ed un retrogusto dal buon equilibrio tra amaro e piccante. È il condimento ideale di tutti i piatti della cucina mediterranea. L’olivicoltura a Canino risale al tempo degli Etruschi, che hanno raffigurato scene relative alla raccolta delle olive sui vasi ed affreschi; ma l’antichità di questa tradizione è testimoniata anche dalla presenza di piante secolari di dimensioni maestose, che caratterizzano le dolci colline di questa zona.
 
LA TRADIZIONE Gli uliveti, che ricoprono una notevole area del territorio della Tuscia (si parla di quasi il 7% della superficie agricola provinciale) sorgono su terreni di origine vulcanica e quindi particolarmente fertili e ricchi di sostanze nutritive preziose per la crescita delle piante stesse. La coltura e la cultura dell’olio nella Tuscia hanno radici antichissime e si spinge fino al tempo dei Greci che ne avrebbero importato qui la coltivazione. Furono gli Etruschi, ad ogni modo, a diffondere la conoscenza dell’olio e delle tecniche per la sua estrazione; i loro dipinti e affreschi su vasi e suppellettili raccontano infatti il momento della raccolta e della spremitura delle olive e sono una testimonianza importante per la ricostruzione della storia dell’olio della Tuscia. L’olivo era ritenuto dagli antichi una pianta sacra, legata a leggende e dono degli dei; i suoi frutti dal sapore tendente all’amaro venivano addolciti con tecniche come quella della salamoia o con l’immersione in acqua profumata e speziata.
 
LA DENOMINAZIONE Il riconoscimento Dop risale al 2006.
 
LE CARATTERISTICHE Olio a bassissima acidità, sempre inferiore allo 0,5%, con un colore verde smeraldo. Odore di fruttato che ricorda il frutto sano, fresco, raccolto al punto ottimale di maturazione. Il sapore è deciso con retrogusto leggermente piccante. Il DOP Tuscia Teverina: prodotto prevalentemente con olive di qualità “Frantoio” e “Foggiasca”. Si tratta di un olio delicato e abbastanza dolce, usato anche e soprattutto nelle ricette a base di pesce. Il DOP Tuscia Colli Cimini: un olio più deciso, prodotto da 4 tipologie di olive diverse: “Caninese”, “Bolzone”, “Olivone”, e “Morraiolo”.
 
 
LA PRODUZIONE E’ ottenuto dalla spremitura a freddo delle varietà di olivo Canino, Leccino, Pendolino, Maurino e Frantoio, da sole o congiuntamente. La zona di produzione indicata nel Disciplinare è localizzata nella provincia di Viterbo e include tutta la superficie dei seguenti Comuni: Canino, Arlena di Castro, Cellere, Ischia di Castro, Farnese, Tessennano, e parte della superficie di comuni di Montalto di Castro e Tuscania. La raccolta delle Olive viene effettuata nel periodo tra il 20 Ottobre ed il 15 Gennaio di ogni anno. Le operazioni di estrazione dell’Olio e di confezionamento avvengono nell’Ambito dell’area territoriale delimitata dal disciplinare della DOP. Per l’estrazione dell’Olio sono ammessi soltanto processi meccanici e fisici atti a produrre oli che presentino il più fedelmente possibile le caratteristiche peculiari originari del frutti. Le Olive vengono sottoposte a lavaggio a temperatura ambiente; ogni altro trattamento è vietato. Al fine di ottenere Olio di Qualità DOP Canino, tutte le operazioni di frangitura delle Olive ed estrazione dell’Olio sono effettuate entro le 35 ore dal conferimento delle Olive stesse al Frantoio.
 
LA CULTURA La Strada dell’Olio Dop di Caninoè un itinerario enogastronomico realizzato per l’accoglienza turistica in una zona storicamente vocata all’olivicoltura di qualità, ma anche estremamente ricca di risorse archeologiche storiche e culturali.
 
IN CUCINA Ottimo per bruschette, zuppe, fagioli bolliti e carni rosse alla griglia.
 
 
LA RICETTA Panzanella. Le fette di pane casareccio -anche se indurito - vanno bagnate e condite con olio extravergine di oliva, sale, qualche pomodorino ( anche strofinato sopra) e poi ci si può aggiungere origano o finocchietto o cipollotti tritati. Il pane invece di essere servito a fette condite può essere anche sbriciolato, bagnato, strizzato e lasciato in una terrina dove viene condito con cipollotti, basilico, sale, aceto e olio. (ioscelgoitaliano.it)
 
 
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IL TERRITORIO Al confine con la Toscana, in quella che viene chiamata Maremma laziale si trova Canino, denominata città dell’olio, adagiata su dolci rilievi ricoperti di olivi, al centro di un territorio di grande interesse archeologico e naturalistico. Canino ha una storia antica che parte dagli Etruschi. Durante l'egemonia etrusca faceva parte di Vulci e solo più tardi divenne un territorio a se stante, porto sicuro per le popolazioni dei dintorni durante le scorribande dei Saraceni. Il centro storico conserva ancora interessanti edifici fatti costruire dalle importanti famiglie che legavano il loro nome alla storia del paese. Da vedere le necropoli etrusche, il Castello dell’Abbadia con il Ponte e Musignano e le Terme Apollinari, famose nell’antichità con il nome di Cento Camere. VISITA CANINO: VAI ALLA GUIDA
 
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