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Ricette con distillati italiani

Dicembre, 5 ricette al profumo di distillati

Liquori, grappe, infusi vinosi: a tavola con i prodotti tipici da Nord a Sud

liquore, distillato
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Distillato
GRAPPA DI BAROLO
Pregiato distillato Igp, la Grappa di Barolo è ottenuta esclusivamente da vinacce di nebbiolo destinate a Barolo Docg. Prodotta e distillata in Piemonte, l’intera filiera è vincolata al territorio d’elezione. Si tratta di una vinaccia fermentata che esce dai torchi con i profumi intensi e caratteristici. Le vinacce delle nobili uve Nebbiolo vengono subito insilate per proteggerne e conservarne i pregi. La distillazione è lenta, meticolosa, condotta in antichi alambicchi di rame, a bagnomaria. Vai alla ricetta: pesche sotto Grappa di Barolo.

 
ACQUA DI FIORI DI ARANCI AMARI LIGURE
L'Acqua di Fiori di Arancio Amaro di Vallebona è una specialità ligure talvolta dimenticata ma che ancora oggi, in questa bellissima zona della provincia di Imperia, dona un tocco irresistibile a tutte le ricette nelle quali viene impiegata. Se un tempo la distillazione dell'acqua di fiori d'arancio avveniva negli alambicchi in rame, oggi viene effettuata in corrente di vapore. I fiori, dunque, non entrano più in contatto diretto con l'acqua ma vengono fatti attraversare da una corrente di vapore che dal recipiente di estrazione viene spinta, mediante un condotto, in un vaso fiorentino (un particolare alambicco in vetro) dove avviene la distillazione vera e propria. Vai alla ricetta: Bugie all'Acqua di Fiori di Arancio Amaro

 
RATAFIA D’ABRUZZO
Termine con il quale si indica “liquore a base di alcol e frutta” il Ratafià nasce in Piemonte dove è prodotto con le amarene. Con il tempo il distillato si è diffuso anche in Val d’Aosta e in Abruzzo. È qui, alle porte del Parco Nazionale d’Abruzzo e Molise che il liquore perde il suo accento e diventa Ratafia, un infuso vinoso dalle origine antiche che in questo caso incontra il gusto del Montepulciano Doc. Vera e propria eccellenza del territorio, è prodotto in modo artigianale e senza l'utilizzo di conservanti. Vai alla ricetta: ratafia

 
FRAGOLINO CAMPANO
Il “rosolio di fragole” è un’antica specialità diffusa in tutta la regione Campania. Si tratta di un liquore dolce di colore rosso scuro con gradazione alcolica generalmente intorno ai 35°. La produzione di distillati in Campania ha radici antichissime. Il termine “rosolio” deriva dal tardo latino “ros solis”, rugiada del sole, probabilmente per la sfumatura di colore che può assumere il liquore. La Campania rivendica con insistenza l’invenzione del fragolino, con tanto di nome del convento dove tutto sarebbe iniziato: Convento di San Francesco in Tramonti, in Costiera Amalfitana, allora gestito dalle suore clarisse. Qui veniva infuso il rosolio più famoso della zona, il “Concerto”. In questo caso un insieme delle 15 erbe e spezie lasciate a macerare per 40 giorni nell’alcol. Il fragolino, invece, è un rosolio molto diffuso in tutto il territorio campano. Vai alla ricetta: fragolino
 

 
ANNONA DI REGGIO CALABRIA
L’Annona Cherimola è una specie originaria degli altipiani andini di Ecuador, Bolivia, Colombia e Perù, introdotta in Europa dagli spagnoli nel XVI secolo. A Reggio Calabria viene raccolta da fine agosto fino a dicembre. Detto anche “Nona” o in dialetto “Nonu”, è un frutto di grandissimo pregio organolettico. Il frutto matura in pochi giorni dopo la raccolta ed è di difficile conservazione. Presenta un’elevata concentrazione zuccherina (variabile da 16 a 25 ° Brix) e per questo è da sempre amato per le preparazioni dolciarie, ma soprattutto per distillati e liquori. Vai alla ricetta: tortino di ricotta e annona

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