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Prodotti tipici Piemonte ricetta con Grappa di Barolo Ig

Grappa di Barolo, aroma dei vitigni piemontesi

Il distillato Ig è prodotto e imbottigliato solo nel territorio d’elezione

distillato
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Grappa
La Grappa di Barolo, ottenuta soltanto da vinacce di nebbiolo destinate a Barolo Docg, è prodotta e distillata esclusivamente in Piemonte. Anche l’imbottigliamento avviene su territorio piemontese. Una garanzia per il consumatore, in quanto l’intera filiera è vincolata al territorio d’elezione. Si tratta di una pregiata vinaccia fermentata che esce dai torchi con i profumi intensi e caratteristici. Le vinacce delle nobili uve Nebbiolo vengono subito insilate per proteggerne e conservarne i pregi. La distillazione è lenta, meticolosa, condotta in antichi alambicchi di rame, a bagnomaria.
 
LA TRADIZIONE Nel XIX secolo numerose testimonianze storiche narrano che Camillo Benso Conte di Cavour gradiva molto il distillato che proveniva dalle vinacce ottenute dalla lavorazione delle uve dei suoi vigneti. Oggi come allora, il vitigno Nebbiolo era diffuso in tutto il Piemonte. Nel secolo successivo la qualità superiore delle uve Nebbiolo di una particolare zona dell’albese è stata rivelata e riconosciuta, di conseguenza anche la grappa prodotta con le vinacce di quelle uve ha acquisito particolare notorietà. Nel 1966 il vino Barolo ha ottenuto ufficialmente il riconoscimento della DOCG - Denominazione D’origine Controllata e Garantita - ed è iniziata contemporaneamente anche la valorizzazione dell’acquavite ottenuta dalle rispettive vinacce che si è diffusa come Grappa di Barolo, prima ancora che una norma ne stabilisse l’utilizzo, raggiungendo notorietà e apprezzamento quale eccellenza piemontese, ricercata in tutto il mondo insieme al relativo vino. 
 
LA DENOMINAZIONE L’Indicazione Geografica Grappa di Barolo è registrata nell’allegato III del Regolamento (CE) n. 110/2008 relativo alla definizione, designazione, presentazione, etichettatura e protezione delle indicazioni geografiche e che abroga il Regolamento (CEE) n. 1576/89 del Consiglio (pubblicato sulla GUUE L. 39 del 13.02.2008)
 
LE CARATTERISTICHE Uno spirito incolore e profumatissimo che viene posto a maturare in piccoli fusti di rovere. Il colore si fa ambrato, i profumi intensi, il gusto morbido, ricco. Ha sentore di vaniglia tostata ed si presenta al palato con notevole corpo, di pieno carattere.
 
 
LA PRODUZIONE La zona di produzione della Grappa di Barolo IG è l’intero territorio della regione Piemonte. Il prodotto è ottenuto per distillazione, direttamente mediante vapore acqueo oppure con l’aggiunta di acqua nell’alambicco, di materie prime in ottimo stato di conservazione. Le vinacce fermentate provengono dalla vinificazione delle uve atte a produrre il vino a denominazione d’origine Barolo DOCG. La denominazione Grappa di Barolo IG può essere completata dal riferimento al metodo di distillazione, continuo o discontinuo, e al tipo di alambicco. L’alambicco a bagnomaria può essere specificato come “Bagnomaria Piemontese”. 
 
LA CULTURA Nei territori piemontesi ampiamente coltivati a vigneto, l'arte distillatoria era una pratica diffusa in ogni classe sociale. Gli alambicchi erano presenti nelle residenze nobiliari e nelle grandi aziende agricole. L’acquavite ottenuta prese poi il nome di branda e infine di grappa. Un distillato amato da sovrani e contadini che conserva ancora largo apprezzamento. Con il tempo l'attività della distillazione nella regione è stata regolamentata e si è assistito all'evoluzione delle tecniche di lavorazione. Le nuove tecniche hanno affiancato via via le più antiche e la loro coesistenza continua oggi a preservare e valorizzare una tradizione artigiana che ottiene prodotti di grande qualità. 
 
IN CUCINA Tipicamente servito a fine pasto o in momenti di pausa durante la giornata, il distillato aromatico è sempre accompagnato da cibi altrettanto aromatici. Se la grappa invecchiata in botte ha forti sentori di spezie, potrà essere abbinata a dessert speziati. Ottimo se gustata con cioccolata fondente.
 
 
LA RICETTA Pesche sotto Grappa di Barolo. Ingredienti: ½ kg di pesche sode apolpa gialla, ¾ di Grappa di Barolo, 300 gr di zucchero, 1 limone, chiodi di garofano. Lavate, private della buccia e tagliate a tocchetti le pesche. In una ciotola mettete acqua e il succo di un limone; lasciate in questo succo le pesche per non farle annerire. In un pentolino fate sciogliere lo zucchero in poca acqua, aggiungete i chiodi di garofano, e quando lo zucchero risulterà cremoso, cuocetevi per 3 minuti le pesche. Inserire le pesche in barattoli sterilizzati e aggiungete lo sciroppo di cottura mescolato con la grappa. Chiudete i barattoli e lasciate riposare per due giorni, superati i quali potrete gustare la frutta. 
 
 
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IL TERRITORIO Il Piemonte è una regione prevalentemente montuosa famosa per i meravigliosi scenari alpini ricchi delle più rinomate località sciistiche che accolgono ogni anno milioni di turisti italiani e stranieri. Qui infatti si possono ammirare le bellissime e maestose sommità che svettano nei cieli al di sopra dei tremila metri che sembrano, in un batter d'occhio, scendere magicamente a picco verso la pianura, proprio da questo effetto deriva il nome della regione che significa "al piede dei monti". Oltre alle meraviglie ad alta quota, il Piemonte è conosciuto per essere un territorio dallo straordinario patrimonio culturale dove il passare dei secoli ha lasciato un'impronta indelebile: una ricchezza architettonica ed artistica di enorme valore che parte dalle testimonianze romane per giungere attraverso vari stili al Liberty e al periodo contemporaneo. VISITA IL PIEMONTE: VAI ALLA GUIDA
 
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