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Prodotti DOCG Lazio ricetta con Cannellino di Frascati

Castelli Romani: Cannellino, vino d'eccellenza che insaporisce le zuppe

Il bianco DOCG rappresenta una delle più importanti aree vitivinicole del Lazio, adatto anche a preparare ottime zuppe

vino bianco
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Vino bianco
I terreni dell’area dei Castelli Romani sono composti da antichi suoli vulcanici, ricchi di tufi e sostanze minerali, che garantiscono un habitat perfetto per la coltivazione della vite. In particolare, la zona si è rivelata molto vocata per l’allevamento dei vitigni a bacca bianca e la produzione di vini eleganti e di buona intensità aromatica. Il Cannellino di Frascati DOCG nasce da un assemblaggio di diverse uve a bacca bianca storicamente coltivate nella zona dei Colli Romani. Il suo equilibrio e la sua armonia trovano origine proprio dalla fusione di caratteristiche diverse, che contribuiscono alla piacevolezza finale del vino.
 
LA TRADIZIONE La viticoltura nella zona collinare che circonda Roma ha origini antichissime, che risalgono all’epoca della fondazione della Capitale. L’area dei Castelli Romani, di Frascati e Marino è caratterizzata da dolci esposizioni soleggiate che possono godere del clima temperato dall’influsso del vicino mar Tirreno. 
 
LA DENOMINAZIONE Il vino Cannellino di Frascati è stato riconosciuto con Denominazione d’Origine Controllata e Garantita nel 2011. Le uve destinate alla produzione del vino a Denominazione di Origine Protetta Cannellino di Frascati devono assicurare un titolo alcolometrico naturale minimo di 12°. Le operazioni di vinificazione devono essere effettuate all’interno della zona di produzione delle uve, tuttavia, tenuto conto delle esigenze locali collegate all’urbanizzazione del territorio e a salvaguardia delle locali tradizioni esistenti, è consentita altresì la vinificazione in parte del comune di Montecompatri. Il prodotto è tutelato dal Consorzio Tutela Denominazioni Vini Frascati.
 
LE CARATTERISTICHE Il Cannellino di Frascati DOCG è di colore giallo dorato intenso; i profumi sono tipici di frutta matura, in particolare pesca, albicocca, pera e mela e ulteriori sentori di miele ne accentuano la personalità di vino amabile; in bocca è morbido all’attacco, con un’evoluzione moderatamente acida, un finale leggermente amaro, ottimo equilibrio e morbidezza gustativa. 
 
 
LA PRODUZIONE Il vitigno principale (minimo 70%) è la malvasia di Candia e/o la malvasia puntinata, un particolare clone di malvasia diffuso nel Lazio. La malvasia di Candia è un antico vitigno aromatico di origine greca, presente in tutto il Mediterraneo. Prende il nome proprio dal porto greco del Peloponneso Monemvasia, principale centro di commercializzazione di questo prezioso vino fin dall’antichità. E’ un’uva che dona vini morbidi e suadenti, dal bouquet intenso e fruttato. La malvasia puntinata è diffusa quasi esclusivamente nella zona dei Castelli Romani ed è un biotipo particolarmente pregiato, che è stato quasi dappertutto abbandonato per la sensibilità della pianta alle malattie. Per dare vivace acidità e freschezza al vino, alla malvasia si è soliti unire una piccola percentuale di trebbiano toscano o trebbiano giallo. 
 
LA CULTURA È prodotto con le stesse uve del vino Frascati secco ma vendemmiate più tardi, dopo un naturale appassimento sulla pianta. Una tecnica che consente di realizzare vini da dessert caratterizzati da un grande equilibrio tra la morbida dolcezza e la piacevole acidità.
 
IN CUCINA Il vino Cannellino di Frascati DOCG va servito a una temperatura di 12/14 °C. E’ un vino da dessert che trova i migliori abbinamenti con piccola pasticceria secca, formaggi freschi o di media stagionatura.
 
 
LA RICETTA Zuppa di vino bianco. Ingredienti:  1/4 di litro di brodo di manzo, 1/8 di litro di vino bianco, 100 g di panna fresca, 2 tuorli, sale, noce moscata, erba cipollina. Scaldare il brodo e aggiungere il vino bianco. In una ciotola battere con una frusta la panna e i tuorli con un pizzico di sale e una grattugiata di noce moscata. Montare bene e creare un composto spumoso. Versare nel brodo caldo e a fuoco dolce, sempre mescolando far rapprendere la preparazione, ponendo attenzione alla coagulazione dei tuorli che non devono “stracciare” e diventare frittata. Per maggiore sicurezza sul risultato finale è possibile cuocere la zuppa a bagnomaria. Alla fine la consistenza dovrà risultare cremosa e dall’aspetto uniforme. Versare la zuppa nei piatti di servizio, aggiungere erba cipollina tritata e accompagnarla con crostini tostati. (cucchiaio.it)
 
 
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IL TERRITORIO Il territorio interessato alla produzione del Cannellino è quello dei Castelli Romani (nei comuni di Frascati, Grottaferrata, Monte Porzio Catone, ed in parte quelli di Roma e Montecompatri), campagna alle pendici dei Colli Albani. Una terra di origine vulcanica dove la storia si mescola con le tradizionali “gite fuori porta”, ovvero le spensierate giornate all’insegna del buon cibo e del buon vino. Il cuore pulsante del territorio è la cittadina di Frascati, nata dopo la distruzione dell’antichissima Tusculum nel 1191 da parte dell’esercito del Comune romano. Rasa al suolo, gli abitanti si rifugiarono in abitazioni di frasche (in frascata), attorno ad antiche chiese e da qui si ebbe il nome della città. Frascati è nota anche per le sue splendide ville, costruite tra il XVI e il XVII secolo per motivi politici e sociali dall’aristocrazia romana e dalla corte papale. VISITA I CASTELLI ROMANI: VAI ALLA GUIDA
 
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