1. BRESCIA, IL MUSEO DELLA BREDA MECCANICA BRESCIANA
Gli appassionati di storia possono prendere di mira il Museo della Breda Meccanica Bresciana allestito dall'Associazione Museo della Melara presso lo stabilimento Leonardo Sistemi di Difesa di Brescia. Al suo interno è possibile visionare una mostra fotografica permanente nonché un ex rifugio antiaereo che, durante la Seconda Guerra Mondiale, ricoverava le maestranze durante i bombardamenti. VAI ALL’ITINERARIO

2. ALMENNO SAN BARTOLOMEO, IL MUSEO DEL FALEGNAME TINO SANA
Parlando di mobili, come non parlare del legno? Ad Almenno San Bartolomeo, in provincia di Bergamo, si trova il Museo del Falegname Tino Sana là dove, in 3.500 mq di esposizione, si scopre uno dei mestieri più antichi del mondo tra attrezzi, iniziative e incontri. VAI ALL’ITINERARIO


3. MILANO, IL MUSEO DI TUTTI SMEMORANDA
Chi non ha mai usato una Smemoranda tra i banchi di scuola? Il celebre diario ha scandito le giornate di innumerevoli studenti. Dato il successo (non a caso l’Enciclopedia Treccani l’ha inserita tra i 90 oggetti di design più significativi del Novecento) è divenuta protagonista di un polo museale, il Museo di Tutti Smemoranda di Milano. Al suo interno, attraverso una piattaforma virtuale, è possibile fare un salto indietro nel tempo e ripercorrere i 40 anni di storia della popolare agenda. VAI ALL’ITINERARIO

4. BUSTO ARSIZIO, IL MUSEO DEL TESSILE E DELLA TRADIZIONE INDUSTRIALE
A Busto Arsizio, proprio nello stabilimento che ospitava il reparto di filatura del Cotonificio Carlo Ottolini, si trova il Museo del tessile e della tradizione industriale, un polo nato con l’intento di raccogliere, conservare e valorizzare oggetti, macchine, prodotti e documenti legati all'industria tessile locale e ad altri settori della tradizione industriale bustese. VAI ALL’ITINERARIO

5. CASALMAGGIORE, IL MUSEO DEL BIJOU
I diamanti, e in generale i gioielli, sono i migliori amici delle donne. A parlare di questi preziosi accessori è il Museo del Bijou, sito nell’ex Collegio Santa Croce a Casalmaggiore. Al suo interno sono custoditi oltre 20mila pezzi (anelli, spille etc.) realizzati tra la fine dell'Ottocento e gli anni '70 del Novecento. I meriti vanno a Giulio Galluzzi, vero pioniere nell'industria del bijou e fondatore della Società Anonima Fabbriche Riunite Placcato Oro. VAI ALL’ITINERARIO
