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Prodotti PAT Veneto ricetta con Patata di Montello

Veneto, la patata "rossa" di Montello

Conosciuta come "carantina", prende il nome dal terreno argilloso in cui viene coltivata, "el carant"

tuberi, ortaggi
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Patate
Il Veneto presenta un paesaggio che va dal territorio lagunare e costiero alla distesa imponente della pianura, per poi salire ai rilievi della collina fino alle vette dell'alta montagna. Iprodotti tipici alimentari che offre sono dunque molto vari. La particolarità della patata montelliana stà nella natura del terreno di colore rosso mediterraneo, che è ferrettizzato per la dissoluzione dei calcari e argilloso per cui trattiene a lungo l'umidità e accompagna in modo ideale la maturazione dei tuberi. Questo tubero è conosciuto anche con il nome di patata carantina, rifacendosi proprio al nome in lingua veneta della terra rossa del Montello, "el carant".
 
LA TRADIZIONE Secondo la tradizione, furono le truppe napoleoniche, agli inizi dell'800, a introdurre la coltivazione della patata nel Montello e più precisamente nei paesi di Biadene, Caonada, Venegazzù, Selva, Bavaria, Santa Croce, Santa Maria della Vittoria, Pederiva e Santi Angeli. Tuttavia si può parlare di vera e propria coltivazione solo a partire dalla fine del IXX secolo. Nel corso del '900 vennero introdottee nuove varietà di patate e i risultati, ad oggi, hanno superato ogni più rosea aspettativa, tanto che la "Patata del Montello" è sempre più ricercata e richiesta anche da coloro che abitano lontano dall'area di produzione.
 
LA DENOMINAZIONE Vengono definiti "prodotti agroalimentari tradizionali" quei prodotti tipicii cui metodi di lavorazione, conservazione e stagionatura sono praticati in un certo territorio in maniera omogenea e secondo regole tradizionali e protratte nel tempo, per un periodo comunque non inferiore a 25 anni. Dal 1996 la "Patata del Montello" è commercializzata con marchio registrato PAT e la sua produzione e vendita è regolata da un disciplinare gestito dal Consorzio Patata del Montello. Il 4 Marzo 2014 è stato costuito il Consorzio Patata del Montello "Caratina". è in atto la costituzione di un Consorzio per la loro valorizzazione e per ottenere la IGP dall'Unione Europea.
 
 
LE CARATTERISTICHE Le varietà coltivate: la Bintje - medio tardiva, a pasta gialla, dalla forma molto iregolare, ottima per ogni uso alimentare); la Liseta - precoce, a pasta gialla, forma irregolare, adatta a tutti gli usi. è consigliato consumarla prima dell'inverno; la Monalisa - medio precoce, a pasta gialla, adatta a tutti gli usi. La Dèsirèe - tardiva, a pasta gialla con buccia rossiccia, molto compatta, ottima da fritto e da fetta. Si conserva benissimo per tutto l'arco dell'inverno; la Kennebec - tardiva, a pasta bianca, con tuberi di grossa pezzatura, ottima per gnocchi e per purè; la Cornetta del Montello - medio-precoce, a pasta gialla, dalla forma irregolare, di piccola pezzatura, ottima al forno. La Anais - precoce, a pasta gialla, adatta a tutti gli usi. La Chèrie - medio precoce, a pasta gialla, buccia rossa, adatta per l'arrosto. La Luciana - medio precoce, a pasta gialla intenso, adatta a tutti gli usi.
 
LA PRODUZIONE La patata del Montello viene prodotta tutto l'anno nei comuni di Crocetta del Montello, Giavera del Montello, Nervesa della Battaglia, Volpago del Montello, Montebelluna, Biadene, Caonada, Venegazzù, Selva del Montello, Bavaria, Santa Croce e Santa Maria della Vittoria, in provincia di Treviso.
 
LA CULTURA In Veneto non c'è ricetta che non utilizzi la Patata del Montello. La concimazione del terreno per la coltivazione viene eseguita esclusivamente con impiego di concimi organici, successivamente a un'adeguata preparazione del terreno. La raccolta del tubero invece, viene eseguita facendo molta attenzione a non ammaccare o ferire le patate. I coltivatori più esperti consigliano sempre di effettuarla nel periodo di luna in luna calante, ovviando così ai germogli che fanno venir meno il sapore caratteristico del tubero. Ogni anno, nella seconda domenica di settembre, presso l'edificio delle ex scuola di Santa Lucia, Presa 18 sul Montello, in comune di Montebelluna, si tiene la Mostra-Mercato della Patata del Montello.
 
IN CUCINA Ogni varietà della "Patata del Montello" si presta per usi diversi in cucina e tutte presentano l'idoneità a essere preparate in tantissimi modi, dalle creme ai purè, dagli gnocchi alle cips, bollite, arrostite, ecc. accompagnando tutti i piatti della cucina italiana, sia tradizionale che moderna.
 
 
LA RICETTA Budino di Patate del Montello. Ingredienti: 300 gr. di patate del Montello; 1 uovo; 50 gr. di mascarpone; 1 mazzetto di ortiche; 500 gr. di Asparagi Bianchi Igp; 100 gr. di spinacini; Latteria Stravecchio; Aglio, olio evo, burro, sale e pepe. Lavare le patate, bollirle in acqua e sbucciarle. Staccare le foglie di ortica (anche di erbette spontanee a piacere), privarle dalle impurità, sbollentarle in acqua bollente per un minuto e raffreddarle velocemente in acqua fredda. Preparare un soffritto con un filo d'olio, la cipolla tritata e l'aglio, aggiungere le erbette scottate e cuocerle per qualche minuto. Schiacciare le patate, aggiungere le erbette, l'uovo, il mascarpone ed aggiustare di gusto con sale e pepe. Imburrare gli stampini, inserire il composto e cuocere in forno a 130 gradi per trenta minuti. Bollire gli asparagi già privati della buccia ed avvolgerli in striscioline di zucchine leggermente scottate. Disporre nel piatto un po' di insalatina di spinacini, il tortino di patate appena sfornato e il fagottino di Asparagi Igp gratinato con una spolverata di Latteria Stravecchio. (Tiziana Dorigo ed Ermanno Zago)
 
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IL TERRITORIO Il Montello è una collina di terra rossa a forma di grande ellisse che si eleva, isolata e ben definita, a sud dell'attuale corso del fiume Piave. Il territorio del Montello è caratterizzato dalle doline carsiche, grotte e risorgive. Le strade d'accesso vengono chiamate prese, sono vie di comunicazione, strade e stradine che si inerpicano nel fianco della collina e percorrendola totalmente ridiscendono dal lato opposto. Sono numerate e tagliano in senso longitudinale il territorio collinare, mentre una strada dorsale, lunga circa 15 chilometri, attraversa tutta la collina da est ad ovest. Sono diversi i percorsi naturalistici, raggruppati in quattro grandi itinerari costituiti da una serie di anelli congiunti tra loro: itinerario del Bosco della Serenissima, itinerario dei Bisnent, itinerario della Certosa e l'itinerario dei Croseri. Il bosco del Montello regala un'atmosfera di particolare bellezza, da esplorare con tranquille passeggiate dove è possibile scoprire scenari e panorami suggestivi. VISITA IL VENETO: VAI ALLA GUIDA
 
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