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Bonet: tradizione piemontese per i più golosi

Cioccolato, amaretti e rum sono gli ingredienti che rendono speciale la ricetta dell'antico budino nato nelle Langhe e nel Monferrato 

bonet budino cioccolato amaretti dolce piemonte 
©mc81/iStock
Un bonet rettangolare
Ricco di sapore e di storia, il Bonet è una delle specialità più rappresentative della tradizione dolciaria piemontese. Con il suo sapore irresistibile e la sua freschezza, il delizioso budino a base di cioccolato e rum conquista i palati più esigenti e regala grandi soddisfazioni a chi sceglie di prepararlo in casa.

LA TRADIZIONE

Fresco e “cioccolatoso” il Bonet è uno dei dolci più tipici ed antichi della tradizione piemontese. Nato con ogni probabilità nella zona delle Langhe e del Monferrato, affonda le proprie origini in epoche lontane. Testimonianze riguardanti la presenza sul territorio risalgono, infatti, al XIII secolo quando il suo antenato, preparato secondo una ricetta più semplice e meno ricca di ingredienti, compare tra le portate dei banchetti medievali più sontuosi. Nel corso del tempo, con l'evolversi dei gusti e con l'avvento di nuovi e gustosi prodotti provenienti da oltreoceano, il tradizionale dolce locale ha assunto i connotati con cui oggi è ancora ben noto e che ne hanno fatto una vera prelibatezza in grado di deliziare il palato dei più golosi.

LA DENOMINAZIONE

Dare un'interpretazione univoca delle origini del suo nome non è affatto semplice. Il vocabolario Piemontese/Italiano di Vittorio di S. Albino del 1859 lo attribuisce alla somiglianza dello stampo a tronco di cono in cui viene preparato il dolce, con una particolare foggia di cappello di forma tondeggiante in lingua piemontese chiamato, appunto, bonet. Non manca, però, chi ritiene che il richiamo al cappello non fosse legato alla forma del dolce ma, piuttosto, al fatto che venisse consumato alla fine del pasto come ultima portata, proprio come il cappello è l'ultimo capo d'abbigliamento ad essere indossato prima di uscire. L'elevata connotazione tradizionale assunta nel corso del tempo gli è valsa l'inserimento nell'elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT).

LE CARATTERISTICHE

Il Bonet è un gustoso dolce al cucchiaio che viene consumato rigorosamente freddo. Si tratta di un budino la cui preparazione segue il procedimento di quella delle famose crème caramel. A renderlo squisito è il sapiente abbinamento di ottimi ingredienti come il latte, le uova, lo zucchero, il cacao, il rum e gli amaretti.

LA PRODUZIONE

Diffuso ben oltre il territorio delle Langhe e del Monferrato in cui è nato, il dolce vanta differenti varianti e reinterpretazioni che variano in base alla zona di produzione e ala creatività di chi lo prepara. Se alcuni vi aggiungono, ad esempio, la nocciola Tonda Gentile delle Langhe c'è chi, invece, arricchisce il prelibato budino con del caffè e chi sostituisce, infine, il rum con il coganc.

LA CULTURA

Nel corso del tempo la ricetta del Bonet ha subito profonde variazioni che lo hanno portato ad assumere caratteristiche ben diverse da quelle del suo antenato medievale. Se un tempo, infatti, il budino veniva preparato soltanto con latte, uova, amaretti e zucchero, con il diffondersi di alcune prelibate specialità di provenienza prevalentemente latinoamericana, come rum e cioccolato, il dolce si è arricchito di ingredienti e di sapori. Fino a qualche decennio fa, inoltre, al posto del rum veniva spesso utilizzato il Fernet, dalle note proprietà digestive, particolarmente apprezzate al termine di un pasto sostanzioso.

IN CUCINA

Delizioso e sostanzioso, il Bonet è anche uno di quei dolci che vale la pena preparare in casa. La sua ricetta, infatti, non è particolarmente complessa e nel giro di un paio d'ore si otterrà una vera e propria prelibatezza che farà un figurone su qualsiasi tavola.

La ricetta: Bonet piemontese. Ingredienti: 750 millilitri di latte, 100 grammi di amaretti, 10 uova, mezzo bicchiere di rum, 250 grammi di zucchero (di cui 100 per il caramello), 70 grammi di cacao amaro in polvere, qualche amaretto per decorare. Separate gli albumi dai tuorli e lavorati questi ultimi con 150 grammi di zucchero con l'aiuto di una planetaria o di uno sbattitore elettrico, fino ad ottenere un composto chiaro e cremoso. Riducete gli amaretti in una polvere sottile che unirete al cacao amaro preventivamente setacciato, se necessario, per eliminare eventuali grumi. Unite, quindi, il rum alla crema di uova e tuorli ed aggiungete, poi, anche il composto di amaretti e cacao ed il latte a temperatura ambiente. Con i 100 grammi di zucchero rimasti, preparate del caramello che utilizzerete, ancora caldo, per ricoprire l'intera superficie dello stampo sino ai bordi. Versate, quindi, il preparato del Bonet ed inserite lo stampo in uno più grande che riempirete di acqua bollente fino a coprire i due terzi dello stampo del dolce, per la cottura a bagnomaria. Infornate a 180° per 45-50 minuti o, comunque, sin quando il budino non sarà ben rappreso e comincerà a distaccarsi dalle pareti del contenitore. Sfornate il dolce e fatelo raffreddare completamente a temperatura ambiente, poi trasferitelo in frigorifero per almeno un'ora. Quando sarà ben freddo e rappreso, potrete sformarlo delicatamente, decorarlo con degli amaretti interi o in granella e servirlo in tavola.

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IL TERRITORIO

Adagiata a cavallo tra la provincia cuneese e quella astigiana, la regione piemontese delle Langhe è un esteso sistema collinare delimitato dal corso dei fiumi Belbo, Tanaro, Bormida di Millesimo e Bormida di Spigno. Assieme alle vicine colline del Roero, con le quali costituisce una delle maggiori zone a vocazione vitivinicola del Piemonte, nel 2014 è stata dichiarata Patrimonio Materiale dell'UNESCO.

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