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Parma, il meglio della Capitale Italiana della Cultura

Le cose da non perdere nella splendida città emiliana che si veste a festa per il 2020

Piazza Duomo
©iStockphoto
Scorcio di Piazza Duomo
Il 2020 è l’anno di Parma: in quanto Capitale della Cultura, ospita durante tutto l’arco dei 12 mesi centinaia di eventi: mostre, installazioni, produzioni, laboratori, musica, incontri. Non solo dunque i soliti circuiti turistici e quelli votati alla gastronomia, ma anche un vero e proprio stimolo alla ricerca qualcosa di insolito fanno della meravigliosa città d’arte emiliana la destinazione da non perdere. 

Vieni ad ammirare Parma e i suoi dintorni

La prima tappa imprescindibile è Piazza del Duomo, considerata una delle più belle d’Italia (e in tanti dicono anche tra le più belle al mondo). La suggestiva scenografia creata dalla presenza del Duomo, del Battistero e del Palazzo Vescovile racconta oltre 1000 anni di storia e lascia il visitatore senza fiato. Se il Duomo, il più straordinario esempio di Romanico lombardo, ospita il ciclo di affreschi del Correggio, il Battistero esprime la sua straordinarietà nelle decorazioni, sia esterne che interne, che raccontano la vita di Gesù, di Maria e del Battista. Il Palazzo Vescovile ospita oggi il Museo Diocesano che offre un percorso espositivo di tipo cronologico incentrato sulla storia della diffusione del cristianesimo nella città, a partire dall’epoca romana per proseguire con la sezione altomedievale e medievale.


Altri luoghi religiosi da non perdere sono il Monastero di San Giovanni Evangelista, costituito dalla chiesa, dal convento e dall’Antica Spezieria di San Giovanni, i cui affreschi del Correggio offrono il loro massimo splendore nello straordinario gioco prospettico della cupola, e la Basilica della Steccata, celebre per il sottarco della cupola del presbiterio affrescato dal Parmigianino. Capolavoro del Rinascimento italiano è il Monastero di San Paolo, non molto noto ai più ma che vale la pena visitare soprattutto per la Camera della Badessa affrescata dal Correggio nel 1519 con un gioco prospettico che regala un’intensa illusione ottica.

Ecco qualche informazione in più sulla Basilica di Santa Maria della Steccata



In Piazzale della Pace, precedentemente chiamata Piazza della Pilotta, si trova un altro enorme complesso, quello del Palazzo della Pilotta costruito per i duchi Farnese tra il XVI e il XVII secolo come simbolo di potere della nobile famiglia. Si accede ai piani alti attraverso lo Scalone Monumentale costruito su esempio di quello dell’Escorial a Madrid. Oggi all’interno del Palazzo hanno trovato sede il Museo Archeologico Nazionale, il Teatro Farnese, la Biblioteca Palatina, la Galleria Nazionale e il Museo Bodoniano, tutti luoghi che offrono quanto di meglio si desiderare per un approfondimento sulla storia artistica e culturale della città e dell’Italia.



La Galleria Nazionale, con la collezione di opere dei Farnese, seppur meno ricca dell’originale perché Carlo di Borbone decise di trasferirla a Napoli, risulta ugualmente un completo percorso cronologico che porta il visitatore a scoprire i capolavori dal Medioevo in poi, con artisti del calibro di Beato Angelico, Correggio, Parmigianino, Leonardo, Giulio Romano, Tintoretto, Canaletto, Tiepolo. Nel complesso della Pilotta il seicentesco Teatro Farnese è diventato famoso nel mondo per l’impianto scenico mobile e l’’ingegnoso sistema di allargamento scenico della cavea che ne fanno un alto esempio di creatività e tecnica. 

Nelle vicinanze sorge il Teatro Regio, considerato uno dei teatri più prestigiosi d’Italia. Costruito all’inizio del XIX secolo per volontà della duchessa Maria Luigia, il teatro d’opera di Parma presenta una facciata neoclassica e una platea ellittica con decorazioni bianche e dorate. Parlando del Teatro Regio non si può non ricalcare le orme di Giuseppe Verdi, a cui sono dedicati diversi itinerari alternativi che partano dalla sua casa natale in località Roncole e da Busseto, dove il grande maestro ha vissuto, continuano a Parma. Nel cuore del centro storico una tappa tra il verde è quella  al Parco Ducale, voluto dal duca Ottavio Farnese a metà del XVI secolo. Il parco storico è comunemente chiamato “il giardino”, un’immensa area verde dove potersi rilassare e praticare sport tra viali, statue e piccoli templi.

Per i buongustai e non solo uno dei primi pensieri dedicati a Parma riguarda l’ottima gastronomia. I suoi prodotti tipici come il prosciutto crudo, la pasta ripiena con i tortelli in primis, il Parmigiano Reggiano, il culatello sono conosciuti in tutto il mondo e a ben ragione. 



A poca distanza da Parma vale la pena una visita al Castello di Torrechiara, dove si può vivere una storia d'amore d'altri tempi celebrata da una straordinaria opera d'arte. Scopriamo di che si tratta cliccando qui
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