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Poffabro, Friuli romantico di pietra e legno

All'ombra delle Dolomiti Friulane il piccolo borgo è un romantico mix di pietra e legno

poffabro
Courtesy of ©Vergaro 2/Wikimedia Commons CC BY SA 3.0
Poffabro
All'ombra delle Dolomiti Friulane c'è un luogo dove il tempo scorre a modo proprio, dove non c'è bisogno di grandi palazzi ed opere imponenti per conquistare il cuore e dove la natura padrona, anche delle case costruite dall'uomo. Il piccolo borgo di Poffabro, frazione di Frisanco, in provincia di Pordenone, non colpisce per i suoi palazzi signorili, le opere maestose le grandi chiese. Poffabro conquista per la semplicità delle sue architetture fatte soltanto di pietra e legno, perfettamente inserite nel contesto naturale in cui sorge l'abitato. Le case di epoca cinquecentesca e seicentesca si fondono alla perfezione con il paesaggio grazie alle loro forme austere, alle pietre tagliate al vivo e ai graziosi ballatoi in legno che regalano un senso di quiete e di intimità grazie alle piccole corti attorno a cui si raccolgono, accessibili soltanto da archi stretti.

Pace e silenzio regnano sovrani a Poffabro e sembra, dunque, non esserci davvero luogo migliore per concedersi un weekend di coppia piacevole e rilassante all'ombra di montagne maestose che incorniciano un piccolo borgo incantevole, che non a caso ha meritato l'inserimento nel circuito dei Borghi più Belli d'Italia. Passeggiare tra queste case così vicine l'una all'altra, come a volersi proteggere a vicenda, è piacevole e rilassante. Si possono ammirare i graziosi ballatoi in legno a vista affiancati dai sostegni laterali che si sviluppano verticalmente. Si può scoprire come questi edifici, con le loro pietre austere, siano sopravvissuti ai terremoti e agli agenti atmosferici, mantenendo intatte le atmosfere di altri tempi che si respirano per il borgo.

Il modo ideale per cominciare l'esplorazione di Poffabro è dalla piazzetta principale, dominata dalla bella chiesa di San Nicolò che, per proporzioni, svetta su tutti gli altri edifici circostanti. Il suo aspetto attuale risale alla fine del XVII secolo ma l'edificio venne più volte restaurato e ristrutturato a seguito delle frequenti scosse di terremoto. Vale la pena, inoltre, concedersi una passeggiata alla volta del santuario della Beata Vergine della Salute, dalle suggestioni neoclassiche, che sorge in località Pian delle Merie. E per lasciarsi deliziare dai sapori tradizionali della cucina locale, l'appuntamento è in una delle graziose trattorie del borgo dove si possono assaggiare specialità a base di selvaggina, il tipico frico, un formaggio in salamoia servito fritto, e la pitina, una carne affumicata saporita e sfiziosa.

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