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Roma, l'arte online di Palazzo Barberini e Corsini

Le Gallerie Nazionali propongono un calendario social di attività legate al mondo dell'arte

Palazzo Barberini
istockphotos
Palazzo Barberini
I musei costretti a chiudere le proprie porte ai visitatori hanno trovato diversi modi di aprirne di virtuali per chi volesse usufruire dei loro patrimoni artistici da casa. Le Gallerie Nazionali di Arte Antica Barberini Corsini di Roma ad esempio hanno deciso di puntare sul consolidamento della loro presenza sui canali social, proponendo rubriche settimanali che diventano piccole visite virtuali ai capolavori delle collezioni e dei palazzi stessi.

Si è partiti con la rubrica Le pillole del curatore: il giovedì e il venerdì, giornate dedicate alle mostre temporanee, i curatori delle varie esposizioni che erano previste dal calendario raccontano e presentano le opere e gli artisti sui canali social delle Gallerie Nazionali. Il primo appuntamento è stato con Flaminia Gennari Santori, direttrice del museo, che ha presentato la mostra Rembrandt alla Galleria Corsini: l’Autoritratto come san Paolo. In seguito Alessandro Cosma, curatore della mostra e successivamente Gianni Papi, curatore della mostra Orazio Borgianni. Un genio inquieto nella Roma di Caravaggio, hanno proposto le loro ‘pillole’ d’arte, che proseguono ogni settimana.

Online trovate tutte le puntate precedenti, basta scorrere la pagina Facebook


Affresco a Palazzo Barberini

Ogni martedì invece le Gallerie Nazionali propongono la rubrica #fictionBarberini, sempre sui canali social. Si tratta di un interessante modo di scoprire Palazzo Barberini dal punto di vista di scrittori, sceneggiatori e registi che ne hanno subito la suggestiva bellezza. Il Palazzo è infatti presente in molti film, mentre i suoi ambienti monumentali, alcuni capolavori della collezione e la famiglia Barberini stessa sono stati protagonisti in molte opere letterarie.

“A partire dal XIX secolo Palazzo Barberini diventa fonte di fascinazione soprattutto per gli scrittori e i poeti stranieri che fecero lunghi soggiorni in Italia, come gli inglesi Anna Jameson e Henry Neele” spiega una nota stampa. “La sontuosità e magnificenza del palazzo stesso hanno più volte solleticato l’attenzione di letterati di grande caratura, basti pensare alle pagine di D’Annunzio nel Piacere, mentre le alterne vicende della famiglia Barberini hanno soggiogato ad esempio Dostoevskij nel Giocatore, o Dumas (padre) nella Sfinge Rossa. Percy Shelley, Stendhal, Nathaniel Hawthorne e Herman Melville, solo per citarne alcuni, ripercorrono infine la vicenda di Beatrice Cenci, immortalata nel quadro ivi conservato”.


Giardini di Galleria Corsini

Se oltre a questi approfondimenti vi interessa conoscere le opere delle collezioni Barberini e Corsini potete naturalmente optare per la ‘classica’ visita online. Sul sito ufficiale si trova una pagine dedicata ai capolavori delle gallerie, ogni immagine è cliccabile e porta ad una sezione dedicata. Una descrizione testuale dell’opera ne approfondisce temi, contesto, tecnica, mentre è possibile zoomare sul quadro o la scultura in questione per ammirarne alcuni dettagli. Il sito ufficiale fornisce inoltre un’interessante approfondimento sulle collezioni dal punto di vista storico (come sono nate, di cosa si compongono).

Se volete passare direttamente alla pagina dei capolavori cliccate qui

NEI DINTORNI

Palazzo Barberini e Galleria Corsini stessi (che si trovano in due zone distinte del centro di Roma, il primo a breve distanza dall’omonima piazza, il secondo a Trastevere) sono una importante componente dell’esperienza sublime di una visita: veri e propri gioielli storici, architettonici, artistici, culturali sono un tripudio barocco e Rinascimento che lascia letteralmente a bocca aperta.


Palazzo Barberini

In attesa di poterli visitare nuovamente, vi proponiamo un approfondimento sulla collezione di Palazzo Barberini qui e uno sulla Galleria Corsini qui. A proposito di quest’ultimo, è interessante sapere che nei suoi giardini sono state fatte delle interessanti scoperte archeologiche in tempi recenti, di cui vi abbiamo raccontato qui. Inoltre alle spalle del palazzo, che si trova in Via della Lungara, è possibile visitare lo splendido Orto Botanico di Roma, un angolo di pace poco considerato dal turismo di massa che invece affolla il quartiere.: ve ne abbiamo parlato qui.
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