Poco conosciuto anche a molti cittadini romani l'Orto Botanico della capitale è un magnifico polmone verde nel cuore della città. Un luogo dalla lunga storia e di grande valore scientifico e naturalistico che offre l'opportunità di concedersi una piacevole giornata all'aria aperta in pieno centro storico. Il giardino, infatti, è racchiuso tra il quartiere di Trastevere e il Gianicolo e si estende per 12 ettari in un trionfo di varietà botaniche provenienti da ogni angolo del pianeta rappresentando una delle massime espressioni della lunga tradizione cittadina legata ai giardini. Già dal XIII secolo, infatti, il pontefice Nicolò III fece realizzare un Pomerium, un terreno agricolo destinato alla coltivazioni di prodotti per la corte papale. Il primo Orto Botanico capitolino risale, invece, agli inzi de XVI secolo quando il papa Leone X istituì la prima cattedra per l'insegnamento delle piante medicinali all'Università. Con il momentaneo spostamento della sede papale presso il Quirinale, però, l'orto botanico vaticano venne pressochè abbandonato a sè stesso.
Fu papa Alessandro VII a destinare un'area del Gianicolo alla realizzazione di un nuovo orto botanico e fu così che, nel 1883, dopo differenti collocazioni, l'Orto Botanico venne definitivamente allestito presso Villa Corsini alla Lungara che lo Stato Italiano aveva acquistato per destinare l'edificio a sede dell'Accademia dei Lincei e il giardino sottostante alla realizzazione del giardino botanico. Grazie al restauro effettuato nel XVIII secolo ad opera di Ferdinando Fuga, la Villa possedeva già di per sè un elevato valore artistico conferitole dalle numerose installazioni, alcune delle quali ancora custodite nel giardino, come la fontana degli undici zampilli e quella dei tritoni. A dirigere per primo il giardini fu Romualdo Pirotta che si occupò dell'intera realizzazione dell'area naturalistica che prima del suo intervento consisteva soltanto nel bosco a ridosso del Gianicolo e in due cedri del Libano.
Oggi, invece, il giardino, gestito dal dipartimento di Biologia Ambientale dell’Università di Roma La Sapienza, sfoggia una moltitudine di specie botaniche differenti tra le quali è possibile ammirare ilCedrus deodara, il gruppo dei Dasylirione millenari Liquidambar orientalis originari della Cina. Vale la pena soffermarsi ad ammirare anche le differenti collezioni presenti nell'Orto Botanico capitolino come quelle delle Palme, il Roseto, la valletta delle felci, i bambù, il giardino giapponese, il bosco mediterraneo, le gimnosperme, il giardino dei semplici, la serra tropicale, le piante mediterranee, la serra monumentale e la serra Corsini, la vegetazione palustre, oltre all'interessante giardino dei non vedenti che garantisce una vera e propria esperienza multisensoriale.
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