Leggi anche: Prato, cosa nasconde il Monastero di San Niccolò
Al di là dello splendido Museo del Tessuto, considerato la più importante istituzione culturale permanente in Italia dedicata a questo tipo di industria in cui viene ripercorsa tutta la storia e di cui possiamo qui trovare un approfondimento, vale la pena scoprire le altre attrazioni della città.

Il suo centro storico è disseminato da piccoli e grandi capolavori artistici, che si possono visitare con una tranquilla passeggiata a piedi. Nella grande Piazza Duomo, cuore religioso e nucleo originario da cui si svilupperà la città, si trova la Cattedrale dedicata a Santo Stefano, con il pulpito esterno in marmo a strisce bianche e verdi che riprende altri luoghi di culto e palazzi tipici della Toscana. All’interno del Duomo è custodita una venerata reliquia attorno alla quale si rincorrono storia e leggenda, ovvero la Sacra Cintola della Beata Vergine. Per sapere qualcosa di più scopriamo insieme la leggenda.

Nel Museo dell’Opera del Duomo sono conservati dipinti, sculture e suppellettili sacre. Altra tappa d’obbligo è quella a Piazza del Comune, dove fanno bella mostra la Fontana del Bacchino, il Palazzo Comunale e Palazzo Pretorio. La fontana è una copia del Novecento, ma l’originale è conservato all’interno del cortile del municipio: commissionata a Ferdinando Tacca che la terminò nel 1665 è formata da due vasche principali da cui fuoriesce l’acqua che zampilla in vaschette più piccole e dalla figura in bronzo che rappresenta un giovane Bacco, fanciullino che si adagia tra grappoli d’uva. Il Palazzo Comunale è una struttura di origine duecentesca, modificata in stile neoclassico, composta da due corpi di fabbrica con portici e botteghe al piano terra. Il grande salone del consiglio è il luogo deputato, da oltre settecento anni, alle assemblee del comune. Palazzo Pretorio, una volta sede dell’antico comune, oggi ospita il Museo che racconta la storia della città con opere di Bernardo Daddi, Giovanni da Milano, Dontallo, Filippo e Filippino Lippi, le grandi pale d’altare dipinto da Santi di Tito e Alessandro Allora, la gipsoteca di Lorenzo Bartolini. A rendere speciale l’allestimento del Museo di Palazzo Pretorio sono gli scenografici spazi del palazzo storico e i particolari tessuti impiegati che rendono omaggio alla vocazione cittadina.
Nel nucleo più antico di Prato si incontra la Chiesa di San Francesco, una delle prime chiese francescane insieme al suo grande convento: il complesso monumentale si presenta con la sua singolare architettura, pregevoli affreschi, un chiostro rinascimentale e la Cappella Migliorati che sono solo alcuni dei tesori custoditi al suo interno. Altra tappa di ispirazione spirituale da non perdere è la Chiesa di San Domenico, alto esempio di architettura medicante che incanta per la diversità di stili tra austerità e raffinatezza, visto l’esterno medievale e l’interno seicentesco. Scopriamola grazie a questo itinerario
Di tutto altro genere il Castello dell’Imperatore, unica testimonianza nell’Italia centro settentrionale di architettura dell’epoca di Federico II. Realizzato dopo il 1240, il castello divenne il quartier generale del vicario dell’imperatore e ne ospitò il figlio, Re Enzo, ed il figliastro Federico di Antiochia. Particolarmente suggestivo è il portale di ingresso con richiami che vanno dalla tipica bicromia toscana romanico gotica al gotico con i capitelli sormontati da leoni fino alla cultura classica dei due semipilastri. Ecco il più settentrionale dei Castelli Svevi

Prato sa come prendere bene anche per la gola, con una serie di prodotti tipici che vendono nella mortadella novella ipg la grande protagonista. Scopriamo di più su questa gustosa specialità. Da provare anche le tagliatelle ai funghi porcini, la ribollita, la schiacciata e la bozza pratese.