La collezione
Tra i capolavori evidenziati sul sito ufficiale ci sono “le grandi tele di formato monumentale di Giuseppe Sciuti, i paesaggi di Francesco Lojacono, il naturalismo di Antonio Leto, i rimandi Art nouveau di Ettore De Maria Bergler, il gusto scintillante e luministico di Giovanni Boldini e la densa stagione del Novecento, testimoniata da autori come Massimo Campigli, Felice Casorati, Mario Sironi, Renato Guttuso, Franz von Stuck, che ci restituiscono le atmosfere e le suggestioni di una moderna capitale europea”. Il percorso è articolato in sezioni tematiche, che raggruppano temi non solo artistici ma anche storico-culturali. Come l’arte monumentale delle Grandi Esposizioni tanto care alla Belle Époque, la figura di Garibaldi, il Realismo letterario e la pittura di denuncia sociale, la Palermo Arabo-Normanna, la riscoperta ottocentesca del classico e dell’archeologia.
Non mancano focus sui grandi nomi dell’arte siciliana, come Francesco Lojacono, Antonino Leto, Michele Catti, Renato Guttuso. Per un ‘assaggio digitale’ della vasta e interessante collezione permanente del museo, si possono visualizzare molte delle opere in alta risoluzione sulla pagina web della mediateca, che trovate a questo link. In seguito alla riapertura post-lockdown avvenuta a luglio secondo i dettami delle ordinanze sanitarie, è possibile visitare la galleria che espone solo la collezione permanente (al momento non sono in programma le mostre temporanee che solitamente arricchiscono il calendario della GAM).
La sede
Un tempo la sede del museo era il ridotto del Teatro Politeama, mentre dal 2006 la Galleria d'arte moderna è ospitata presso un edificio di notevole valore storico, anzi due edifici attigui. Il complesso museale si estende infatti tra gli spazi dell’ex convento francescano di Sant’Anna la Misericordia e Palazzo Bonet. Lo stile barocco del primo e il gotico catalano del secondo, così come le diverse funzioni originarie dei due edifici, forniscono un ottimo esempio di come Palermo sia sempre stata una città di ‘fusione’: tra civiltà, culture, stili, dinamiche sociali.
Palermo - La Cattedrale
Quella di Palazzo Bonet, dove si trova l’ingresso del museo, è la parte più antica del complesso. Si tratta di una dimora aristocratica quattrocentesca, edificata per il mercante catalano che le presta il nome, venduta nel 1618 ai padri Francescani che la impiegarono per ampliare il proprio convento, adattandola alle proprie esigenze. Nei secoli, il complesso subì ulteriori modifiche rese necessarie da eventi sismici, necessità finanziarie, cambi di proprietà e fruizione. Grazie al lungo lavoro di restauro effettuato negli anni ’90 dal Comune di Palermo, il complesso tornò a sfoggiare gli splendidi ambienti interni ed esterni che oggi ospitano le collezioni della Galleria di Arte Moderna e le mostre temporanee, gli archivi storici, la biblioteca e le varie sale dedicate all’accoglienza del pubblico.
Nei dintorni
La GAM si trova nel quartiere Kalsa, uno dei rioni storici di Palermo (anche chiamato Tribunali). Come si evince facilmente dal nome, il quartiere nacque durante la dominazione araba, e sorse al di fuori delle mura antiche della città vecchia - fu sua volta fortificato, ma le mura vennero abbattute in epoca normanna. Se si vuole conoscere lo splendido capoluogo siciliano, la Kalsa è senza dubbio un quartiere da esplorare.
Chiesa di Santa Maria dello Spasimo
Sono decine le chiese, gli oratori, i palazzi, le piazze di questo rione che meritano una visita, ma se non si ha molto tempo a disposizione ed è necessario fare una selezione, è certamente lo Spasimo il luogo da non perdere. La Chiesa di Santa Maria dello Spasimo, questo il nome completo, è un edificio di origine cinquecentesca dalla storia articolata, che oggi si presenta senza il tetto della maestosa navata centrale, assumendo un aspetto tremendamente evocativo, affascinante, e diventando una location incredibilmente pittoresca per mostre, eventi e spettacoli. Imperdibili anche la cosiddetta Martorana, o Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio, la Chiesa di San Cataldo, e la suggestiva Basilica della Magione che affaccia sull’omonima grande piazza. Ancora, tra i palazzi più rappresentativi dell’eredità arabo-normanna della Kalsa, lo ‘Steri’, dimora aristocratica che fu anche sede del tribunale dell’Inquisizione, periodo di cui ancora oggi reca inquietanti tracce. Ve ne abbiamo parlato in questo articolo.
Per scoprire tutti i palazzi imperdibili di Palermo cliccate qui. Mentre in questo articolo vi abbiamo suggerito un tour della città alla scoperta dei suoi scorci più caratteristici e romantici.