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Gubbio fontana dei matti

Gubbio, perché è la 'città dei matti'?

Tre giri attorno alla sua fontana e potete diventarlo anche voi

Gubbio
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Gubbio
Gubbio è una delle perle dell’Umbria, una delle mete imperdibili di questa regione tanto ricca di arte, storia, natura. Le sue torri gentilizie, le cattedrali, le piazze, i vicoli sono un vero spettacolo per il visitatore che si sente immediatamente calato nel cuore del medioevo e rinascimento italiano. Ma Gubbio è anche una cittadina che ha delle peculiarità meno note, eppure decisamente interessanti. Se da un lato è soprannominata come ‘città di pietra’, in virtù del materiale che ne ha plasmato l’estetica e l’urbanistica, dall’altro ha anche un soprannome meno aulico, ma certamente più curioso, ovvero ‘città dei matti’. Simbolo di questa proverbiale ‘follia’, una fontana, detta proprio ‘fontana dei matti’.



In verità si chiama Fontana del Bargello, perché sorge di fronte all’omonimo palazzo, egregio esempio di architettura gotica umbra: un edificio trecentesco, ben conservato, che al suo interno ospita il museo dedicato alla balestra ed è sede della Società dei Balestrieri. Di fronte ad esso, sulla piazzetta che si chiama Largo Bargello, si trova la curiosa fontana in pietra. Opera scultorea cinquecentesca, ricostruita nella seconda metà dell’800, è una fontana che permette di prendere la patente di ‘matto’. Se si compiono 3 giri attorno ad essa e si viene spruzzati – anzi, battezzati - con la sua acqua, alla presenza di un eugubino, si può richiedere una sorta di cittadinanza onoraria da matto, con tanto di attestato. Ma attenzione: dev’essere un cittadino di Gubbio a farlo per voi se non siete locali. La patente ‘ufficiale’ si richiede all’Associazione Maggio Eugubino, impegnata nella salvaguardia delle tradizioni della cittadina umbra (anche se i negozi di souvenir circostanti ne vendono delle copie).

La tradizione sarebbe collegata alla celebre Festa dei Ceri, l’evento folkloristico più popolare di Gubbio: secondo alcuni documenti antichi, chi vi partecipava 3 volte consecutive poteva richiedere una sorta di cittadinanza onoraria. Ma perché chi lo fa è ‘matto’? Sarebbe errato pensare che la ‘follia’ degli eugubini sia da associare al significato letterale del termine. In verità, si dice che i cittadini di Gubbio siano semplicemente molto ironici, imprevedibili, divertenti, e quindi diventare ‘matto onorario’ significa condividere con gli eugubini questa verve.

NEI DINTORNI



Gubbio è una cittadina splendida. Passeggiare per i suoi vicoli è il modo migliore di apprezzarne la bellezza e l’impianto storico medievale. Ma a volersi soffermare meglio sui suoi highlight, non possiamo che consigliare di visitare l’iconico Palazzo dei Consoli, simbolo della città, affacciato sulla panoramica Piazza Grande. Edificio trecentesco, è realizzato in stile gotico, e con la sua imponenza testimoniava l’importanza della città all’epoca dei comuni e delle signorie (scoprite maggiori dettagli). La peculiare struttura sfrutta il pendio su cui poggia, permettendogli di essere visto da varie prospettive della città, e soprattutto estendendosi anche al di sotto della piazza su cui si manifesta la facciata principale. È sede di un museo civico che espone, tra le altre cose, le preziose Tavole Eugubine, tavole bronzee risalenti a più di 2000 anni fa su cui sono incisi testi in lingua umbra e latina.



Anche Palazzo Ducale merita sicuramente una visita: fatto costruire da Federico di Montefeltro nel 1470, ospitava il suo splendido studiolo, che tuttavia è stato smantellato e trasferito al MET di New York nel 1939. L’edificio rimane comunque di notevole interesse storico, architettonico ed artistico. Gubbio si lega anche alla storia di San Francesco, e una chiesa a lui intitolata sorge nel punto in cui si dice avesse trovato ospitalità. A questo link trovate altre idee per esplorare Gubbio attraverso i suoi palazzi storici. Chi ne ha l’occasione può visitare Gubbio a metà maggio, quando si svolge la tradizionale Festa dei Ceri: scoprite qui tutto quello che c’è da sapere.

Come è facile immaginare, i dintorni di Gubbio offrono scenari naturalistici iconici e borghi da fiaba (anche perché il suo comune è uno dei più vasti d’Italia). Tra i borghi più suggestivi ci sono Montone e Umbertide, e chi è appassionato di ceramica apprezzerà anche Gualdo Tadino. Il paese ospita anche un interessante Museo dell'Emigrazione italiana. Gli amanti delle escursioni invece non possono perdersi l’Oasi del Parco Naturale Monte Cucco, per una splendida immersione nei paesaggi dell’Appennino Umbro-Marchigiano, tra colline, gole e luoghi di eremitaggio.
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