Per tanti anni l’archetipo di Berlino al cinema era quello della Città degli angeli. Una metropoli meravigliosamente catturata in bianco e nero da Wim Wenders ne Il cielo sopra Berlino. Un luogo in cui gli angeli vegliavano sulle persone, leggendo i loro pensieri e cercando di proteggere le loro vite.
Quarant’anni dopo, la situazione è cambiata. È il lato sexy della città a venir fuori. Sexy. Ma anche oscuro. Quel mondo sotterraneo, ma nemmeno troppo segreto, fatto di luci al neon che illuminano gli ingressi di club privatissimi. Veri e propri luoghi di perdizione.
Quarant’anni dopo, la situazione è cambiata. È il lato sexy della città a venir fuori. Sexy. Ma anche oscuro. Quel mondo sotterraneo, ma nemmeno troppo segreto, fatto di luci al neon che illuminano gli ingressi di club privatissimi. Veri e propri luoghi di perdizione.
Una realtà che viene catturata nel nuovo Berlin Alexanderplatz, gangster movie presentato all’ultima Berlinale e attualmente nei cinema in Germania. Un film dal respiro internazionale che ci si augura di vedere anche da noi in Italia.
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Berlin Alexanderplatz è l’adattamento del romanzo classico di Alfred Döblin (edito in Italia da Rizzoli), scritto nel 1929 e ambientato nella Repubblica di Weimar. Questa nuova versione è ambientata ai giorni nostri. Protagonista un profugo della Guinea Buissa arrivato nella capitale tedesca dopo un terribile viaggio in mare in cui ha perso la moglie. Sopravvissuto, cerca di rifarsi una vita. In puro stile Scarface. Dalla povertà al potere, a costo di vivere la violenza quotidianamente. La città degli angeli diventa come la Gotham City dell'ultimo Joker.
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Berlin Alexanderplatz è l’adattamento del romanzo classico di Alfred Döblin (edito in Italia da Rizzoli), scritto nel 1929 e ambientato nella Repubblica di Weimar. Questa nuova versione è ambientata ai giorni nostri. Protagonista un profugo della Guinea Buissa arrivato nella capitale tedesca dopo un terribile viaggio in mare in cui ha perso la moglie. Sopravvissuto, cerca di rifarsi una vita. In puro stile Scarface. Dalla povertà al potere, a costo di vivere la violenza quotidianamente. La città degli angeli diventa come la Gotham City dell'ultimo Joker.
Berlin Alexanderplatz ha tutte le carte in regola per diventare il candidato della Germania alla nomination come miglior film straniero ai prossimi Oscar. Un film lungo quasi tre ore, in cui il protagonista si fa strada sulla scala sociale, entrando dalla porta di servizio: quella degli spacciatori di droga di Hasenheide Park a Neukölln. Da soldato della droga per strada a braccio destro di un criminale psicopatico, a sua volta al servizio di un potente gangster. La macchina da presa fa luce anche tra le comunità di immigrati clandestini costretti a vivere in condizioni terribili a pochi passi da Mitte e fare lavori illegali con la speranza di mutare le loro vite e trovare i documenti per diventare cittadini tedeschi.
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Per tutti i 180 minuti ci si muove in pieno centro città, tra locali popolati da uomini e donne con pochi veli addosso. Quando si va all’aperto, invece, ci si ritrova in celebri angoli della capitale che invertono la loro identità nel momento in cui il sole tramonta. Diventando veri e propri quartier generali del crimine. Posti in cui vengono pianificati ed elaborati violenti e spietati colpi.
Qui il trailer del film:
Il lato oscuro di Berlino è stato già catturato al cinema in celebri film europei come Lola corre, o nello splendido ma in Italia poco conosciuto Victoria, storia di una rapina che ha luogo tra Kreuzberg e Mitte. Anche Hollywood ha iniziato a scegliere la capitale tedesca come location di thriller e film d'azione: dalla saga di Bourne a Unknown - Senza identità con Liam Neeson, ad Atomica Bionda con Charlize Theron. Fino a Tom Cruise che in Mission: Impossible: Fallout trafficava plutonio a pochi passi dalla celebre torre televisiva di Alexanderplatz.
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Berlin Alexanderplatz è ancora inedito in Italia.