Ricetta tipica della cucina bulgara, i Zelevi Sarmi sono involtini di riso in foglie di cavolo spesso serviti come accompagnamento a portate di carne. Consumati in estate e inverno (sulla tavola di Natale non mancano mai), i sarmi vengono prepararti con foglie di cavolo verza fresche o conservate in salamoia.
SLOVACCHIA - BRYNDZOVE HALUSKY
I componenti base della tavola tradizionale slovacca sono da sempre latte, patate e cavoli. Diversi piatti tipici sono iul risultato della combinazione di questi ingredienti. Il piatto nazionale è il bryndzove halusky, una ricetta dalle forti radici contadine e necessariamente sostanzioso per poter affrontare il duro lavoro sui campi. Un piatto che rimane icona di un popolo abituato ai sapori forti, ma che non disdegna i recenti influssi gastronomici europei come quelli francesi, italiani e ungheresi).
UCRAINA - BORSCH
Il borsch è una zuppa di barbabietole che quasi tutti gli stranieri associano alla Russia, ma in realtà la ricetta è tipicamente ucraina. Il “Libro delle pietanze salutari e gustose” propone infatti due varianti di questa ricetta: il borsch russo e il borsch ucraino. Il piatto ucraino si differenzia per l’aggiunta di lardo e aglio. Il lardo non è mai entrato a far parte della tradizione gastronomica russa. La zuppa a base di barbabietola è preparata con ingredienti freschi e - cosa più importante - non precedentemente soffritti come avviene in Russia.
POLONIA - PIEROGI
I pierogi sono i famosissimi ravioli a forma di mezzaluna cotti al vapore o in padella. Caratterizzati da diversi tipi di ripieni, sia salati che dolci, vengono anche serviti in varie tipologie. Quelli salati sono spesso accompagnati da cipolla o pancetta rosolati ("skwarki"), burro sciolto o panna acida. I pierogi dolci sono invece ripieni di frutta fresca di stagione e si servono con le salse di frutta frullata, zucchero oppure pangrattato con il burro sciolto.
UNGHERIA - LANGOS
Street food ma anche tipico alimento preparato in casa, il langos è una focaccia tipica dell’Ungheria. Originariamente veniva preparato durante la panificazione: un pezzo dell’impasto lievitato staccato per essere poi schiacciato e cotto accanto alla brace. Divenne poi un piatto più ricco perché fritto nel grasso e successivamente condito con formaggio e panna acida.