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Cosa rende speciale la lira calabrese

Importata da greci e bizantini, la lira è diventata un importante elemento della musica popolare calabrese

lira calabrese
Courtesy of ©Marcuscalabresus/Wikimedia Commons CC BY SA 3.0
Lira calabrese
Suggestioni bizantine e antiche leggende della mitologia greca sprigionano da ogni nota emessa dalla lira calabrese, antico strumento popolare che ancora oggi accompagna gli eventi folkloristici della tradizione calabrese.

LA TRADIZIONE
La leggenda narra che fu il dio Mercurio a costruire la prima lira utilizzando il guscio di una tartaruga e budella di capra, per poi donarla ad Apollo che, a sua volta, la diede ad Orfeo, da molti considerato una vera e propria incarnazione dell'arte e, secondo alcune versioni della mitologia, figlio del dio del sole. Strumenti appartenenti alla stessa famiglia di cordofoni della lira come oggi la conosciamo sembrano, in effetti, legare le proprie origini all'antica civiltà greca. Tuttavia il gruppo di strumenti a cui viene ricollegata viene generalmente definito “lira bizantina” perchè comprende una serie di strumenti dalle caratteristiche simili che si diffusero in un'area riconducibile ai territori dell'antico Impero Bizantino. In Calabria, ed in particolare nella zona dell'attuale Locride la lira giunse nel periodo a cavallo tra il IX e l'XI secolo quando i coloni greci insegnarono agli abitanti a costruire lo strumento utilizzando un unico pezzo di legno, generalmente di ulivo, noce o ciliegio. I Calabresi adattarono la lira alle proprie tradizioni popolari utilizzandola per accompagnare danze ed eseguire le musiche del folklore locale. Agli inizi del secolo scorso, erano rimasti, tuttavia, ben pochi musicisti a suonarla ed altrettanti liutai a realizzarla, e la lira rischiò, dunque, di scomparire e di trasformarsi in un semplice pezzo da museo. Dopo gli anni '70, però, ed in particolare all'inizio degli anni '80, gli sforzi per recuperare un'antica tradizione a rischio estinzione vennero ripagati ed in breve tempo la lira calabrese tornò a far parlare di sé e ad attrarre tantissimi giovani interessati ad apprenderne l'arte. Oggi la lira rappresenta un'importante pezzo di cultura e di folklore calabrese e non manca mai durante le feste e le sagre di paese per accompagnare, magari, una “scatenata” tarantella.

LE CARATTERISTICHE
La lira calabrese appartiene alla famiglia dei cordofoni ad arco ed è formata da un unico pezzo di legno, generalmente olivo nella zona ionica ma, talvolta, anche ciliegio, noce, sambuco o pioppo, sul quale viene applicata una tavola armonica, solitamente in legno di abete, dotata di due fori di risonanza di forma variabile con prevalenza del cerchio e del mezzo cerchio. E' dotata di tre corde ed è priva di tastiera sul manico. Viene costruita artigianalmente con strumenti semplici come la raspa, il coltello, lo scalpello o la sega e si suona da seduti tenendo lo strumento tra le ginocchia, tastando le corde sul manico con il dorso delle unghie della mano sinistra mentre, con la destra, le si sfrega utilizzando un archetto, un tempo realizzato con crini di cavallo.

IL TERRITORIO 
Diffusa prevalentemente nella zona della Locride e del Monte Poro, la lira calabrese è, oggi, conosciuta in tutta la regione dove viene utilizzata, da sola, in accompagnamento al canto o al ballo, oppure assieme al tamburello alla chitarra battente e al doppio flauto, per eseguire musiche popolari cariche di folklore e tradizione. Dal 2010, inoltre, a Spilinga viene organizzato il Festival internazionale della lyra del Mediterraneo al quale partecipano numerosi musicisti provenienti da tutta l'area del Mediterraneo in cui si suona ancora la lyra.

GLI INDIRIZZI
La riscoperta delle antiche tradizioni e la valorizzazione del patrimonio folkloristico ed etnografico ha favorito il recupero di questo antico strumento che oggi viene riproposto anche alle nuove generazioni grazie a corsi dedicati a chi desidera imparare a suonare o costruire la lira calabrese. Chi desidera ammirare o acquistare caratteristiche lire calabresi realizzate rigorosamente con tecniche artiginali, apprezzerà una visita a Grotteria (RC) dove FMC – Fabbriche Musicali Calabresi, in via Grotteria Mare 54, tiene viva la tradizione musicale calabrese realizzando gli strumenti popolari in tantissime differenti varianti.

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