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Sardegna: 4 cose da sapere sulle Launeddas

Dalla zona di Barumini provengono le canne utilizzate per produrre lo strumento musicale popolare sardo più antico ed affascinante

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Courtesy of ©Gianni Careddu/Wikipedia Creative Commons CC BY SA 4.0
Due musicisti in costume tradizionale suonano le Launeddas
Durante le feste paesane in Sardegna suona tutta un'altra musica: quella prodotta dalle Launeddas uno strumento a fiato tanto affascinante quanto antico in grado di riprodurre da solo sia la melodia che l'accompagnamento. La sua storia, così come i materiali con cui è costruito, sono profondamente legati a alla regione ed, in particolare, alla zona di Barumini, in provincia di Carbonia Iglesias nel Sud Sardegna.

LA TRADIZIONE Le Launeddas sono lo strumento musicale popolare sardo più antico e suggestivo. Le prime tracce della loro presenza sull'isola sono attestate si dal periodo nuragico, epoca a cui risale un antico bronzetto itifallico che rappresenta proprio un suonatore di launeddas, mentre i loro antenati sono, con ogni probabilità, i clarinetti sumeri ed egizi. Le loro caratteristiche si sono mantenute pressochè immutate nel corso del tempo ed oggi come in passato rappresentano la suggestiva colonna sonora delle processioni religiose, delle feste popolari e di ogni occasione che prevede la partecipazione della gente ed un accompagnamento ai canti tradizionali. La particolarità di questo strumento a fiato è quella di produrre musica polifonica mediante la tecnica della respirazione circolare.

LE CARATTERISTICHE Le Launeddas sono strumenti a fiato ad ancia battente formati da tre canne di giunco: il basso (basciu o tumbu) è la canna più lunga e produce una sola nota, quella tonica, su cui è intonato l'intero strumento; la mancosa manna che produce le note di accompagnamento ed è legata al basso con dello spago impeciato; e la mancosedda, che è libera ed ha la funzione di produrre le note della melodia. La mancosa e la mancosedda sono dotate di quattro fori equidistanti per la diteggiatura delle note musicali. Nella parte terminale di ogni canna, infine, viene praticato un quinto foro.

IL TERRITORIO Il territorio di Barumini, famosa per il sito archeologico del Su Nuraxi dichiarato Patrimonio UNESCO, è solcato dal fiume Mannu, noto in tutta la regione per la presenza di folti canneti sulle sponde. E' proprio dai canneti della zona di Barumini, Sanluri e Samatzai, ed in particolare dalla cosiddeta canna comune e dalla canna masca, che viene ricavato il materiale utilizzato per la realizzazione delle Launeddas.

GLI INDIRIZZI Barumini è particolarmente legata, dunque, a questo strumento tradizionale protagonista del folklore sardo. Ed è proprio qui, infatti, che Luigi Lai, uno dei massimi costruttori ed esecutori di Launeddas, ha realizzato, in Piazza San Francesco, un museo dedicato allo strumento dove si possono ammirare magnifiche teche espositive e interessanti pannelli didattici.

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