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Italia, Paese del Carnevale

Origni, usanze e curiosità legate al Carnevale e alle sue celebrazioni in tutto lo Stivale

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I colori del Carnevale
Amato dai bambini per le feste in maschera, i dolci, i coriandoli e le stelle filanti, il Carnevale è, in realtà, una celebrazione dalla origini molto antiche e, in un certo senso, multiculturali.

LA TRADIZIONE
Sebbene in epoca moderna il Carnevale rappresenti una ricorrenza di origine essenzialmente cristiana, le celebrazioni alle quali è ispirato affondano le proprie radici tra le tradizioni legate a differenti antiche civiltà. Se nell'antico Egitto, infatti, già era diffusa l'usanza del travestimento durante le celebrazioni dedicate alla dea Iside, nell'antica Grecia e nell'antica Roma, rispettivamente durante i festeggiamenti in onore del dio Dioniso e i “saturnali”, alla pratica del travestimento si univa una sostanziale volontà di rovesciare l'ordine precostituito attraverso atteggiamenti dissoluti e scherzi. Sembrano essere state queste antiche usanze ad ispirare quelle del Carnevale cristiano, noto con questo nome sin dal XIII secolo. In poco tempo i tradizionali festeggiamenti carnevaleschi si diffusero in tutta la penisola arrivando a coinvolgere l'intero mondo cristiano del tempo.

LE CARATTERISTICHE
Il termine Carnevale deriva dalla locuzione latina “carnem levare” (“privarsi della carne”) e farebbe riferimento all'astinenza dal consumo delle carni nel periodo della Quaresima e, dunque, all'ultimo ricchissimo e sostanzioso banchetto che precedeva l'inizio dei quaranta giorni di preparazione alla Pasqua caratterizzati da un regime alimentare ben più morigerato. Ancora oggi, infatti, il giorno prima dell'inizio della Quaresima, il “martedì grasso”, oltre ad essere l'ultimo giorno del Carnevale è anche quello in cui ci si concedono grandi scorpacciate di portate sostanziose e ricche di grassi, tra cui i tipici dolci fritti del Carnevale. Essendo legato all'inizio della Quaresima, il periodo del Carnevale varia di anno in anno in base alla data della Pasqua. Soltanto il Carnevale Ambrosiano non termina con il “martedì grasso”, ma quattro giorni dopo in corrispondenza del cosiddetto “sabato grasso”. Quest'usanza nacque quando Sant'Ambrogio, allora vescovo, rientrò a Milano in ritardo da un pellegrinaggio. I cittadini, per celebrare il giorno “delle ceneri” con il proprio Vescovo, decisero di attendere il suo ritorno e di posticipare le celebrazioni alla domenica successiva, facendo, dunque, slittare al sabato l'ultimo giorno del Carnevale.

IL TERRITORIO
In Italia, dunque, il Carnevale vanta origini antichissime e non c'è da meravigliarsi, quindi, che in diverse zone del Paese le celebrazioni ad esso legate siano diventate una vera e propria istituzione. Ci sono località in Italia il cui Carnevale è famoso in tutto il mondo e regala grandissime emozioni ed atmosfere uniche. Impossibile non citare, ad esempio, il Carnevale di Venezia, uno dei più antichi e famosi, con i suoi sontuosi costumi e le maschere eleganti. Così come quelli di Viareggio, Cento, Satriano, Acireale, Fano, Putignano, Verona e Striano, scanditi dalle variopinte parate dei carri allegorici, o quello di Ivrea, dove il culmine dei festeggiamenti coincide con la “Battaglia delle Arance” tra le nove contrade cittadine.

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