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La Porchetta di Ariccia è la regina dello street food

La Porchetta IGP vanta una tradizione millenaria e un gusto inconfondibile che la rende una vera prelibatezza

porchetta
©Arghman/iStock
Porchetta
Attraversata dall’antica via Appia, Ariccia (di cui vi abbiamo parlato più approfonditamente qui) è sicuramente una delle più caratteristiche cittadine dei cosiddetti “Castelli Romani”. La sua fondazione risale niente meno che a prima della nascita di Roma ed oggi la località è famosa per il complesso monumentale chigiano, le magnifiche opere del Bernini e il santuario di Santa Maria di Galloro, oltre ad essere una meta particolarmente apprezzata per le "gite fuori porta” dei romani e non solo anche per via delle caratteristiche fraschette, una sorta di taverne dove è possibile mangiare i prodotti tipici della tradizione locale tra cui la famosa “Porchetta di Ariccia”, conosciuta in tutto il mondo, emblema della gastronomia del comune. E non potrebbe essere altrimenti perchè la croccantezza della sua crosta che racchiude una carne tenerissima e saporita è davvero irresistibile ed è il frutto di un'antica tradizione artigiana tramandata nel tempo di generazione in generazione. Non a caso, dal 2011 questa deliziosa specialità gode del riconoscimento comunitario della Indicazione Geografica Protetta (IGP) che ne certifica l'autenticità, l'unicità e l'eccellenza. Si tratta di carne di suino femmina cotta intera con sale, pepe, aglio e rosmarino, ed è priva di conservanti, glutine, antiossidanti e derivati del latte. La sua lunghissima cottura non altera la consistenza della crosta che consente di preservare la morbidezza della carne.

Ariccia
Una tradizione millenaria

La sua storia è lunghissima, addirittura millenaria. Si pensa, infatti, che le sue origini risalgano niente meno che ad epoca pre-romana. Proprio ad Ariccia sembra siano nati i sacerdoti che lavoravano e preparavano le carni suine da offrire in sacrificio nel tempio di Giove Laziale sul vicino Monte Cavo e si ritiene anche che la presenza nel corso del tempo della nobiltà romana, che era solita trasferirsi ad Ariccia per la stagione estiva o per organizzare battute di caccia, abbia favorito lo sviluppo di quella maestranza artigiana specializzata nella preparazione della porchetta che ancora oggi è presente sul territorio e tramanda di genitori in figli i suoi antichi saperi. Per la sua produzione, infatti, sono necessarie abilità e conoscenze specifiche, che consentono di procedere in maniera corretta ad ogni fase della sua preparazione: dalla disossatura dei maiali alla sapiente salatura, dal massaggio della carne per darle sapore con le spezie, alla legatura che precede la cottura sullo spiedo di acciaio per 3/6 ore. Per ottenere la vera Porchetta di Ariccia, nota anche come “porchetta alla romana”, si utilizzano carni di suini di sesso femminile appartenenti alle razze Landrace, Large White, Pietrain e relativi ibridi. Si presenta di forma cilindrica ed è caratterizzata da una crosta croccante di colore marrone scuro, di consistenza più morbida nella parte inferiore, nella zona del sottopancia. La carne è di colore bianco-rosa inframmezzata dalla presenza delle spezie (rosmarino, aglio e pepe nero) che le conferiscono un gusto molto saporito.

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Porchetta di Ariccia
 
La regina dello street food laziale

Per poter apprezzare al meglio il sapore stuzzicante della Porchetta di Ariccia IGP è preferibile consumarla fresca, appena acquistata. Qualora ciò non fosse possibile, è consigliabile conservarla in frigorifero ad una temperatura compresa tra i 2 e i 6°C. Nella tradizione romana viene spesso servita come aperitivo tagliata a cubetti o adagiata su taglieri, oppure come secondo piatto, tagliata a fette e servita fredda. Può essere, inoltre, considerata lo street food per eccellenza della tradizione laziale in quanto si presta ad essere consumata come deliziosa farcitura per panini e pizza bianca. È certamente uno dei prodotti tipici Laziali più famosi ed ogni anno viene celebrata proprio nel suo paese di origine con una sagra durante la quale è possibile gustarla in tutte le sue declinazioni. Le origini della sua produzione, assieme a quelle dei Salumi Tipici dei Castelli Romani, sono strettamente legate alla tradizione delle Osterie e Faschette, dove vengono consumati e serviti accompagnati da abbondante vino locale, come quello tipico di Frascati.

Panino con la Porchetta
 
Assaggiare la Porchetta di Ariccia può rivelarsi un ottimo pretesto per concedersi una gita alle porte di Roma alla scoperta dei verdeggianti Colli Albani, ciò che resta del complesso vulcanico noto come Vulcano Laziale, che nel corso della storia sono stati scelti da papi e famiglie gentilizie come luogo di villeggiatura. Della loro permanenza sono ancora oggi ben visibili le tracce sul territorio delle graziose località tutelate dal Parco Regionale dei Castelli Romani. Proprio il periodo a cavallo dell'estate e l'autunno si rivela il momento ideale per scoprire i segreti di questa preziosa area protetta laziale, ma per chi, invece, preferisse gustare la Porchetta di Ariccia nella comodità della propria casa, potrà acquistare questa deliziosa specialità laziale anche online. Ecco dove.

Dal 1940 Leoni Randolfo produce artigianalmente la tipica Porchetta di Ariccia nel rispetto della tradizione. Il trancio da 3 chili confezionato sottovuoto è perfetto per mantenere inalterate la consistenza e le caratteristiche gustative ed olfattive del prodotto

Il trancio da 8,5 chili di Porchetta di Ariccia IGP artigianale di Leoni Randolfo è la scelta perfetta per chi vuole fare un figurone in occasione di banchetti ed eventi all'insegna del gusto e della tradizione. La confezione sottovuoto preserva la freschezza del prodotto

L'azienda Leoni Randolfo porta direttamente a casa tutto il gusto della tradizione norcina dei Castelli Romani con un ricco assortimento di prodotti comprendente un tronchetto di Porchetta di Ariccia da 2 chili, 500 grammi di coppiette di suino e 1,5 chili di guanciale al pepe

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