Quella degli Este fu una delle più longeve, illustri, importanti casate europee: i primi rami della discendenza vissero intorno all’anno mille, gli ultimi nel 1800. Nel mezzo, secoli di storia, attraversata da una dinastia che ha lasciato in Italia, specialmente in Emilia Romagna, un’enorme eredità artistica, culturale e architettonica. In pieno Rinascimento i duchi estensi furono infatti importanti mecenati e collezionisti di opere d’arte, ed è grazie a loro che oggi si possono ammirare alcuni dei più grandi capolavori realizzati dal XIV al XVIII secolo presso il museo della Galleria Estense di Modena.
Leggi anche: Emilia Romagna, cosa sapere su Modena
La dinastia, in particolare il ramo che regnava sul Ducato di Ferrara, collezionava opere di ogni genere: quadri, in primis, ma anche statue, oggetti in terracotta, bronzi, maioliche, medaglie, prodotti tessili, strumenti musicali. Il museo modenese li espone (assieme ad una raccolta di acquisizioni successive) sin dal 1854, quando Francesco V d'Austria-Este decise di istituire una galleria dedicata al cospicuo patrimonio artistico accumulato dai duchi negli anni più gloriosi. La sua sede si trova presso il Palazzo dei Musei di Modena, e comprende quattro saloni più sedici salette espositive.
Galleria Estense Modena. Foto Silvia Gelli
Le raccolte estensi annoverano la Pietà di Cima da Conegliano, la Madonna col Bambino del Correggio, il Ritratto di Francesco I d'Este del Velázquez, il Trittico di El Greco, il busto marmoreo di Francesco I d'Este del Bernini ed il Crocefisso di Guido Reni. Un importante focus è dedicato alla pittura padana, non mancano sculture e oggetti d'arte applicata e naturalmente le mostre temporanee. Attualmente è in corso (fino al 10 gennaio 2021) la prima rassegna italiana che ripercorre la storia di William Henry Fox Talbot, l’inventore della fotografia su carta. Si intitola ‘L’impronta del reale, William Henry Fox Talbot. Alle origini della fotografia’, ed è una retrospettiva che documenta l’attività di questo pioniere della fotografia, mettendo a confronto il suo lavoro con quello di altri fotografi, artisti, scienziati, e documentando i suoi legami con l’Italia, in particolare con Modena.
Il circuito delle Gallerie Estensi
La Galleria Estense (al singolare) fa parte di un circuito, un grande polo museale, che tocca tre diverse città e cinque luoghi: si tratta delle Gallerie Estensi (al plurale), che offrono uno spaccato unico sia sul mecenatismo di questa illustre signoria che sulle vicende della famiglia stessa e delle corti sue contemporanee. Una storia che, per forza di cose, racconta anche quella del nord Italia. Fanno parte di questo circuito, oltre alla Galleria Estense, il Museo Lapidario, che si trova sempre a Modena, la Pinacoteca Nazionale di Ferrara e il Palazzo Ducale di Sassuolo. Trovate tutte le informazioni per la visita a questo link. Luoghi che offrono una importante panoramica sull’esperienza culturale degli estensi, in particolare tra i loro possedimenti di Ferrara e Modena.
Approfondisci: Gli antichi fasti di Ferrara, città Patrimonio Unesco
Curiosamente, gli estensi prendono il nome da una cittadina che non si trova né a Ferrara né a Modena, ma in Veneto, in provincia di Padova: si chiama Este, ed è un delizioso borgo che si trova ai piedi dei Colli Euganei: ve ne abbiamo parlato meglio in questo articolo.