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Sulcis Iglesiente, Sardegna selvaggia tra fate e streghe

La splendida regione a sud della Sardegna sfoggia acque limpide e scenari mozzafiato

Sulcis, Sardegna, mare
©iStock
Sulcis
Acque cristalline oppure, paesaggi selvaggi ed incontaminati, vestigia di antiche civiltà. Così si presenta il Sulcis Iglesiente, una splendida regione del sud della Sardegna, dagli scenari sorprendenti e dalla natura unica. Comprende 23 comuni della provincia di Carbonia-Iglesias e 4 della provincia di Cagliari disseminati sul territorio delle due regioni del Sulcis, che prende il nome dall'antica città punica che oggi è diventata Sant'Antioco, e dell'Iglesiente che deriva il proprio nome da quello del capoluogo Iglesias. Ciò che colpisce e conquista di questa terra sono gli scenari dalle suggestioni selvagge che si specchiano nelle acque di un mare dalle sfumature e dalla limpidezza sorprendenti.

E' la natura la protagonista dei paesaggi del Sulcis sia che si esplorino le coste, sia che si decida di immergersi nelle sue acque cristalline. In ogni zona si scoprono siti di grande fascino alcuni dei quali rappresentano una tappa imperdibile di ogni soggiorno. Il Parco del Sulcis innanzitutto e lo scenografico Pan di Zucchero che emerge direttamente dal mare, ma anche le saline di Sant'Antioco, la rigogliosa pineta di Porto Pino, il Golfo di Palmas e l'Isola di San Pietro, non a caso chiamata “isola verde” per i suoi paesaggi lussureggianti. Per chi ama passeggiare, il Golfo di Gonnesa è un mosaico di scorci davvero sorprendenti. Surfisti e amanti degli sport acquatici troveranno, invece, la propria dimensione tra le meraviglie della spiaggia di Portixeddu.

Ammirando un mare meraviglioso come questo, la tentazione di soffermarsi a goderne è davvero molto forte. Ma non bisogna rischiare di tralasciare la storia millenaria del Sulcis Iglesiente, che ha condotto sino ai giorni nostri preziosi tesori tutti immersi nella natura, lasciati, nel corso dei millenni, dalle civiltà che sino avvicendate sul territorio. Da non perdere, l'affascinante Reggia Nuragica di Seruci, o la necropoli di domus de janas con le sue tombe scavate nella roccia, “le case delle fate” o “delle streghe”, risalenti niente meno che a 5.000 anni fa, o le testimonianze della civiltà punica disseminate in località come Santadi, con la sua fortezza di Pani Loriga, o Sant'Antioco, l'antica città di Sulcis.

Non meno affascinante il vicino sito archeologico di Monte Sirai che custodisce un antico insediamento nuragico sul quale venne edificato un centro fortificato punico successivamente utilizzato anche dai Romani. Si presenta come un vero e proprio museo a cielo aperto da scoprire attraverso differenti interessanti percorsi di visita. Impossibile, infine, lasciarsi sfuggire una tappa nell'area archeologica di Antas punteggiata di templi tra cui quello punico-romano, eretto sulle rovine di un antico luogo di culto cartaginese.

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