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Mont Avic: escursioni con le ciaspole

Il primo Parco Naturale Regionale della Valle d'Aosta è bellissimo anche d'inverno grazie agli itinerari praticabili con le racchette da neve

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Courtesy of ©PR Mont Avic/Parks.it
Acque al Col de la Croix in invenro
Adagiato a fianco del Parco Nazionale del Gran Paradiso, il Parco Naturale Mont Avic è il primo parco naturale regionale della Valle d'Aosta. Istituito nel 1989, il suo territorio vanta peculiarità particolarmente interessanti sia dal punto di vista geologico e paesaggistico che da quello floristico e faunistico. I suoi scenari incontaminati, i suoi sentieri immersi nella natura e la possibilità di imbattersi in specie animali e vegetali quasi introvabili altrove, rendono questa area protetta la meta ideale per ogni escursionista che, se in estate potrà godere ogni angolo più remoto del Parco, in inverno ne potrà, invece, apprezzare gli scorci più belli imbiancati dalla neve.

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Il segreto di questa magnifica riserva naturale è, molto probabilmente, il suo territorio particolarmente impervio che non solo ha reso pressochè impossibile intraprendere qualsiasi attività agro pastorale, ma ha preservato il sito dall'avvento del turismo di massa. Tutto ciò ha permesso di mantenere inalterati i paesaggi alpini che lo contraddistinguono e che lo rendono particolarmente apprezzato dagli amanti della natura incontaminata che, esplorando il parco, possono godere di scenari intatti mai alterati dall'uomo. Scenari fatti di favolose e sconfinate foreste di pino uncinato, pino silvestre, larice e faggio che si alternano alle vaste praterie dell'alta valle di Champorcher, caratterizzata da un'orografia più dolce, tra le quali si aggirano magnifici stambecchi, camosci e marmotte.

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L'intero territorio è, inoltre, punteggiato da decine di specchi d'acqua, più di 30 per la precisione, tra cui il bacino naturale più grande della regione, il Gran Lac, e numerosi laghi alpini incredibilmente suggestivi come il Lac Vallet, il Lac Cornu, il Lac Noir e il Lac de Serva. A completare questo quadro dai soggetti così affascinanti, si aggiungono i numerosi acquitrini e le particolari torbiere oltre a formazioni geologiche di grande impatto che rendono ogni passeggiata una vera e propria scoperta. Tr queste meraviglie, oltre alle più diffuse specie alpine, trovano rifugio oltre 90 specie di uccelli nidificanti, 120 specie di coleotteri alpini e ben 1.100 specie di farfalle. Un autentico capolavoro della natura che può essere osservato in una magnifica visione d'insieme da uno dei numerosi punti d'osservazione del Parco, tra cui il Col Medzove e il Col de Kiva Chevrére che offrono uno splendido panorama su Aosta e sulla parte nord-occidentale della regione, la vetta del Mont Barbeston, da cui la vista spazia su quasi tutto il territorio del Parco e della parte medio-bassa della regione, spingendosi sino addirittura ai dintorni di Ivrea. Panorami d'eccezione si possono godere anche dalle zone del Rifugio Barbustel, del Lac de Leser, dia Quicord e da Pra Oursie.

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Sebbene siano l'estate, la primavera e l'inizio dell'autunno i momenti dell'anno in cui è possibile esplorare ogni zona del parco, seguendo i numerosi sentieri che lo attraversano, l'inverno è, però, in grado di regalare suggestioni uniche grazie al soffice candore che avvolge il paesaggio. Per chi ama le passeggiate nella neve, dunque, il Parco Mont Avic è una meta che non delude grazie ad alcuni itinerari praticabili anche durante la stagione più fredda tenendo, chiaramente, nella massima considerazione i bollettini meteorologici e mantenendo un comportamento rispettoso nei confronti degli animali che popolano il territorio, per i quali questo periodo dell'anno è, probabilmente, il più delicato. Indossando un paio di scarponi e di divertenti racchette da neve, si possono seguire il percorso circolare Chevrère-Perrot-Fussy-Chevrère, lungo il quale si possono apprezzare siti di grande fascino come le torbiere, differenti varietà di foreste, i pascoli montani, il geosito altoforno di Perrot, i calanchi fluvio-glaciali e il torrente Chalamy, e il percorso La Cort-Mufflet che si sviluppa nei pressi del Lago Mufflet e lungo il quale si possono avvistare ungulati e marmotte.

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