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Bernardo Bellotto, mostra, Lucca

La pittura vedutista sbarca a Lucca

Alla Fondazione Ragghianti una preziosa mostra su Bernardo Bellotto e i vedutisti

Bernardo Bellotto
© York Museums Trust
Bernardo Bellotto -  Piazza San Martino con la cattedrale, Lucca, 1740
È una mostra piccola, ma preziosa, quella che la Fondazione Ragghianti di Lucca, dedica fino al prossimo 6 gennaio all’eccelso pittore veneziano Bernardo Bellotto, nipote di Canaletto. L'iniziativa Bernardo Bellotto. 1740 Viaggio in Toscana, è infatti un’occasione unica per ammirare alcune opere preziosissime e rare mai viste insieme, tra cui il più importante dipinto della storia avente come soggetto la città di Lucca, capolavoro di Bellotto, e cinque suoi disegni, sempre di soggetto lucchese, prestati straordinariamente dalla British Library. La mostra consente al visitatore di comprendere un passaggio chiave della vicenda di Bellotto, ovvero il viaggio dell'artista in Toscana. Ricordiamo che Bernardo Bellotto ricevette la propria formazione nello studio di Canaletto alla fine degli anni Trenta del Settecento. L'artista assorbì i modelli e le tecniche compositive dello zio con una capacità di emulazione tale da ingannare gli stessi contemporanei. L’eredità del maestro era quindi alla base di tutta la sua opera, ma fu proprio durante il soggiorno in Toscana che Bellotto sviluppò il proprio personale stile espressivo, accentuando il rigore prospettico e il realismo della rappresentazione.

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PERCHE' ANDARE
 
Il percorso espositivo mette quindi in scena il nucleo di vedute di Lucca, con il dipinto che raffigura piazza San Martino proveniente dalla York City Art Gallery e i cinque disegni di diversi luoghi intorno alla cattedrale e alla chiesa di Santa Maria Forisportam. Per la prima volta questo gruppo di opere viene esposta insieme, poichè i disegni, incollati in un album del primo Ottocento già di proprietà del re Giorgio III d’Inghilterra, e poi di Giorgio IV, sono stati staccati in occasione dell'iniziativa. Assieme alle opere di soggetto lucchese sono inoltre presenti alcune delle vedute conosciute di Firenze realizzate da Bellotto durante e a seguito della sua visita in Toscana, come “Piazza della Signoria” e “L’Arno dal Ponte Vecchio fino a Santa Trinità e alla Carraia”, entrambe del 1740, provenienti dal Szépmúvészeti Múzeum di Budapest. E poi ancora “L’Arno verso il Ponte Vecchio” e “L’Arno verso il ponte alla Carraia” ambedue del 1743-1744, prestate dal Fitzwilliam Museum di Cambridge. Non manca il disegno a penna e inchiostro “Capriccio architettonico con un monumento equestre” del 1764, dal Victoria & Albert Museum di Londra, che documenta la visita di Bellotto a Livorno.

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DA NON PERDERE
 
In mostra è inoltre possibile aprezzare, inoltre, magnifici dipinti di Luca Carlevarijs, altro vedutista di Giuseppe Zocchi (1717-1767), di cui in mostra è esposto il ritratto di Gerini e Zanetti, e di alcuni anonimi ma talentuosi artisti che, a Lucca, eseguirono copie dell’eccezionale veduta di piazza San Martino realizzata da Bellotto. Altro manufatto di grande valore e interesse per i visitatori è la camera ottica in legno, vetro e specchio usata da Canaletto e concessa in prestito dal Museo Correr di Venezia. Per dare infine al visitatore l'opportunità di avere, uno sguardo contemporaneo sul celebre quadro di Bellotto su piazza San Martino sono stati chiamati due giovani fotografi selezionati in collaborazione con il Photolux Festival di Lucca. Si tratta di Jakob Ganslmeier (Monaco di Baviera, 1990) e Jacopo Valentini (Modena, 1990) presenti alla fine del percorso con i loro lavori fotografici, realizzati negli stessi luoghi che Bellotto vide nel 1740. 
 
Bernardo Bellotto. 1740 viaggio in Toscana
Fino al 6 gennaio 2020
Lucca, Fondazione Ragghianti
Info: 0583/467205
Sito: www.fondazioneragghianti.it
 
 
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