S'intitola Werner Bischof. Classics la mostra che il Lu.C.C.A. - Lucca Center of Contemporary Art dedica ad uno tra i più grandi fotoreporter del Novecento. Curata da Maurizio Vanni e Alessandro Luigi Perna la mostra mette in scena nudi femminili, indagini sulla natura, ritratti che mostrano un utilizzo inedito della luce, grandi viaggi in luoghi remoti, devastati dalla guerra o esaltati dalla cultura indigena. Ricordiamo infatti che Werner Bischof, oltre ad essere maestro del reportage, fu soprattutto un artista in grado di indagare il rapporto dell’uomo con la natura e con se stesso, un ricercatore di verità, archeologo dei sentimenti umani, narratore dello straordinario quotidiano, appassionato di vita.
PERCHE' ANDARE
Il percorso espositivo presenta 105 scatti, con immagini che vanno dal 1934 al 1954, divisi in 8 sezioni. Europa, India, Giappone, Corea, Hong Kong, Indocina, New York, Messico, Panama, Cile, Perù. Sono questi i luoghi attraversati dal percorso che racconta la storia di Bischof e scandisce la sua passione per l’estetica, la ricerca, i valori etici e morali, la sua capacità di rappresentare le dicotomie di sviluppo e povertà, di business e spiritualità, di modernità e tradizione. In mostra è inoltre possibile ammirare anche uno dei suoi scatti più noti. Si tratta del bambino peruviano che suona il flauto, che Bischof incontrò nel 1954, sulle Ande in Perù, poco prima di perdere la vita prematuramente in seguito a un incidente stradale.
DA NON PERDERE
I visitatori saranno proiettati negli anni della nascita di Magnum Photos, del foto-giornalismo e dell’evoluzione di Bischof in artista in cerca di libertà espressiva, con alcune foto all’epoca “scartate” perché ritenute prive di originalità – di fatto perché non esaltavano la “cronaca di guerra” ed erano meno sensazionalistiche –, ma che poi gli apriranno la porta a riconoscimenti, mostre e pubblicazioni.
Werner Bischof. Classics
Fino al 7 gennaio 2020
Luogo: Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art
Info: 0583 492180
Sito: www.luccamuseum.com