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Pinacoteca Civica, Ferrara

Dal medioevo al '700 a Ferrara si viaggia nella pittura

Edificato nel 1492 per diventare la residenza della famiglia D’Este, Palazzo dei Diamanti custodisce la collezione della Pinacoteca Nazionale di Ferrara

Benvenuto Tisi
Ufficio Stampa Gallerie Estensi
L'Antico e il Nuovo Testamento (lunetta)
Nelle sale del piano nobile di Palazzo dei Diamanti ha sede la Pinacoteca Nazionale di Ferrara che offre una significativa rassegna della pittura nella città dal Duecento al Settecento. La Pinacoteca rientra nel progetto “Gallerie Estensi” un museo diffuso che, seguendo il filo rosso della storia dinastica e collezionistica degli Este, racchiude al suo interno diversi istituti culturali tra le provincie di Modena e Ferrara, al fine di conservare, studiare e valorizzare le collezioni di cui sono custodi.
 
Per scoprire i segreti di Palazzo dei Diamanti clicca qui
 
La visione che il museo persegue è quello di essere testimone della storia e della cultura di una vasta aria geografica presentandosi come una rete territoriale che propone un’offerta culturale diversa, capace di far fronte alle aspettative e ai bisogni del suo pubblico. Nato dall’accorpamento di vari istituti, tra cui la Galleria Estense, la Biblioteca Estense Universitaria e Palazzo Ducale di Sassuolo, il nuovo museo travalica i vincoli della sua frastagliata geografia fisica e amministrativa per diventare portavoce unico e propositivo di un’identità culturale condivisa. In tal senso le Gallerie Estensi diventano non solo luogo di socializzazione, formazione, diletto e scambio continuo tra le città di Ferrara, Modena e Sassuolo, ma anche destinazione turistica.

Palazzo de Diamanti - ©iStockphoto
 
LA RACCOLTA
 
Dai grandi cicli di affreschi medievali provenienti dalle chiese di San Bartolomeo e di Sant'Andrea, alle tele seicentesche dello Scarsellino, di Carlo Bononi e del Guercino, fino ai bozzetti dei Gandolfi e dei Crespi la Pinacoteca Nazionale di Ferrara è un vero è proprio luogo dell'incanto. Notevole è la raccolta di dipinti del Quattrocento, dai preziosi maestri del tardogotico a Cosmè Tura, Ercole de' Roberti e gli altri artefici dell'Officina ferrarese, cui si affiancano artisti forestieri come Gentile da Fabriano, Mantegna e Carpaccio. È parte delle collezioni fin dall'istituzione della Pinacoteca nel 1836 la serie di pale d'altare del Cinquecento provenienti dalle chiese cittadine, fra cui numerose opere di Garofalo e Dosso Dossi e i drammatici dipinti del Bastianino, con i quali si chiude l'epoca estense a Ferrara. 

Cosmè Tura, Giudizio di san Maurelio – Ufficio Stampa Gallerie Estensi
 
L'AFFRESCO STACCATO DEL GAROFALO
 
Fra i grandi cicli di affreschi staccati e trasferiti su tela presenti a Palazzo dei Diamanti merita particolare attenzione “L'Antico e il Nuovo Testamento” di Benvenuto Tisi detto Garofalo. Conservata nel salone d'onore l'opera rappresenta il “Trionfo della Chiesa cristiana sulla Sinagoga ebraica” con il Cristo che si staglia al centro dello sfondo dividendo le scene del nuovo testamento da quelle del vecchio. La particolarità della rappresentazione del Cristo è che dalle estremità della croce fuoriescono sei braccia. Le mani dei quattro arti rappresentati nel legno orizzontale della croce stringono alcuni simboli del potere divino ovvero le chiavi la corona e la spada. Quest'ultima trafigge il petto della della figura femminile alla sinistra del cristo che personifica la Sinagoga.

Benvenuto Tisi detto Garofalo, L'Antico e il Nuovo Testamento - Ufficio Stampa Gallerie Estensi
 
LA RIAPERTURA DOPO IL LOCKDOWN
 
Ricordiamo che anche la Pinacoteca Nazionale di Ferrara si sta preparando alla riapertura. La data scelta per questa nuova partenza è altamente simbolica, martedì 2 giugno, giorno in cui l’Italia celebra l’inizio della sua storia repubblicana. L'entrata al museo sarà garantita al pubblico solo con mascherine di protezione e gli accessi alle sale del museo saranno contingentati. Per il momento, invece, le visite guidate continueranno solo online nella modalità che ha avuto grande successo in questi mesi coinvolgendo anche le scolaresche.  Lungo il percorso del museo saranno disponibili dispenser con gel disinfettante e una nuova segnaletica informerà il pubblico sulle norme di comportamento da seguire per prevenire il contagio. Per il calendario completo delle prossime visite guidate cliccare qui
 
NEI DINTORNI
 
Per gli appassionati di pittura segnaliamo che a 32 km da Ferrara è posssibile visitare Cento, la città del Guercino (di cui abbiamo già parlato qui). Per intendere fino in fondo la pittura del protagonista della pittura barocca italiana Giovanni Francesco Barbieri risulta, infatti, fondamentale conoscere Cento, il luogo in cui è nato e vissuto. Con i suoi monumenti e i suoi paesaggi la cittadina in provincia di Ferrara ha, infatti, influenzato i colori e le atmosfere della fase giovanile dell’artista. 

Guercino, Sibilla - Cento, Fondazione Cassa di Risparmio

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