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Gubbio: tutto il Medioevo in 5 giorni

Procede nella città umbra la prima edizione del Festival del Medioevo: concerti, spettacoli, visite guidate e incontri sino al 4 ottobre

Gubbio
Courtesy of©istock
Gubbio
PERCHE’ SE NE PARLA E' partita a Gubbio la prima edizione del Festival del Medioevo: sino al 4 ottobre insigni studiosi si confronteranno su dieci secoli di storia, dal tramonto dell’impero romano d’Occidente alla scoperta dell’America. La kermesse culturale, aperta e gratuita, prevede un fitto programma di appuntamenti tra i quali spiccano la Fiera del Libro, con la presenza di trenta case editrici, il mercato medievale in costume e una spettacolare rievocazione storica dei Templari. Concerti, spettacoli, visite guidate, programmi “ad hoc” per i bambini, giochi di ruolo e una fedele ricostruzione dei mestieri d’arte fanno da corollario a quello che si annuncia come il più grande evento divulgativo dedicato all’Età di Mezzo”. 
 
PERCHE’ ANDARCI La città umbra è strettamente legata alla storia di san Francesco, in particolar modo all'incontro con il Lupo, avvenuto nei pressi della chiesa di Santa Maria della Vittoria. Tra le attrattive principali, il Duomo, che conserva le opere dei maggiori artisti eugubini del Cinquecento e i due organi della stessa epoca; Palazzo dei Consoli, simbolo della città, in stile gotico; il Palazzo Ducale, eretto nel secondo Quattrocento; la Casa di S. Ubaldo, antica casa torre dove abitava il Santo patrono.  

DA NON PERDERE Il Parco Ranghiasci offre un panorama incredibile: è un'area verde che si arrampica lungo le vecchie mura partendo da una delle antiche porte della città. Sulla cima del Monte Ingino, a circa 900 metri s.l.m., potrete ammirare la Basilica di Sant’Ubaldo che ospita le spoglie del santo e i famosi ceri. Infine, fuori dalle mura antiche, non dimenticate il Teatro Romano, risalente aI I secolo a.C.

PERCHE’ NON ANDARCI Gubbio è una città che merita, indubbiamente. Ma se potete scegliere, andateci a dicembre. Sulle pendici del Monte Ingino, infatti, ci sarà un gigantesco Albero di Natale ad aspettarvi, costituito da circa 800 sorgenti luminose di vario colore. Per le sue gigantesche dimensioni nel 1991 è entrato nel Libro dei Guinness dei primati: viene acceso ufficialmente ogni anno la sera del 7 dicembre e rimane visibile fino al 10 gennaio.
 
COSA NON COMPRARE Tra le attività artigianali tipiche della città, molto gettonate  dai turisti sono le lavorazioni della ceramica, del ferro battuto, del legno, della pelle e del gesso. Forte l'attenzione anche nei confronti del restauro del mobile antico, ma qui i prezzi salgono troppo...

Dove si trova questa città italiana? Se non la riconoscete, scopritelo qui

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