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Friuli Venezia Giulia: la pesca in via di estinzione

L'ottima varietà ottenuta nell'Isontino a cavallo delle due guerre mondiali oggi rischia di scomparire ma delizia ancora il palato con la sua dolce freschezza

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©cierra45/iStock
Pesche
Buonissime e, purtroppo, a rischio estinzione, le Pesche Triestine sono un frutto dalle proprietà uniche che ha trovato nell'Isontino il proprio ambiente ideale. Per questo meritano di essere tutelate e salvaguardate affinchè la loro bontà continui a rinfrescare l'estate friulana e le ricette nelle quali vengono impiegate.

LA TRADIZIONE E' un peccato che alcuni ottimi prodotti della tradizione italiana talvolta rischino di scomparire. E' un po' quello che sta succedendo all'ottima Pesca Triestina, una varietà friulana ottenuta a cavallo tra le due guerre mondiali dal cav. Martinis che la costituì assieme ad altre varietà, contribuendo a dare notevole impulso alla peschicoltura in alcune zone della pianura friulana particolarmente vocate alla coltivazione di questo frutto. La Pesca Triestina conobbe molta fortuna all'epoca della sua creazione grazie alle sue caratteristiche estetiche, gustative ed olfattive e grazie al buon adattamento alle condizioni pedo-climatiche dell'Isontino. Negli ultimi anni, però, la loro produzione ha, purtroppo, subito una forte inflessione mettendone a rischio la sopravvivenza. Grazie alla tutela da parte del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e all'attenzione del Corpo Forestale dello Stato e dell'Università di Bologna, questi dolci frutti friulani continuano a rinfrescare l'estate e deliziare il palato.

LA DENOMINAZIONE La sua storia e le sue caratteristiche, entrambe profondamente legate all'area di produzione, hanno favorito l'inserimento della Pesca Triestina nell'elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) da parte del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Il Corpo Forestale dello Stato, inoltre, ha inserito questa pesca nell'elenco delle varietà autoctone del Friuli Venezia Giulia.

LE CARATTERISTICHE Ciò che rende speciale questo frutto è l'abbondanza e la costanza di produzione della pianta, il colore rosso intenso e la sua polpa bianca variegata di rosso in prossimità del nocciolo, dal buon sapore e dalla tessitura fine. Le pesche si presentano di forma arrotondata e di pezzatura media con una circonferenza di circa 20 centimetri ed un peso di circa 125 grammi.

LA PRODUZIONE Il raccolto delle Pesche Tristine avviene ancora oggi con l'esclusivo impiego di tecniche manuali. A causa della loro scarsa resistenza alle manipolazioni, si preferisce provvedere alle prime lavorazioni direttamente sul campo. Spesso, dunque, al momento del raccolto i frutti vengono sottoposti immediatamente ad una leggera toelettatura e vengono disposti in cassette provviste di contenitori alveolari per poi essere direttamente immesse sul mercato così confezionate.

LA CULTURA Grazie alle sue caratteristiche la Pesca Triestina è diventata un interessante oggetto di studio. Le sue piante sono state, infatti, inserite nelle collezioni di germoplasma frutticolo dell’Istituto Sperimentale per la Frutticoltura di Roma e dell’Istituto di Coltivazioni Arboree dell’Università di Bologna la quale ha, inoltre, scelto di utilizzarne il frutto come “genitore” nel programma di miglioramento genetico del pesco.

IN CUCINA Le pesche sono uno dei frutti più amati dell'estate. Il loro sapore dolce e la loro versatilità le rende, infatti, un perfetto alleato in cucina per preparare fresche prelibatezze che allietano l'estate. Dalle più semplici macedonie, a gelati, sorbetti e dolci più elaborati, le pesche rendono ogni ricetta un successo assicurato.

La ricetta: Sorbetto alle pesche. Ingredienti: 400 grammi di pesche, 150 grammi di zucchero (bianco oppure di canna), 190 millilitri di acqua. Se non disponete di una gelatiera sistemate, innanzitutto, un contenitore in acciaio nel freezer. Scaldate l'acqua e lo zucchero in un pentolino mescolando fino a che non si saranno sciolti tutti i granelli, poi lasciate freddare lo sciroppo ottenuto a temperatura ambiente oppure, per velocizzare l'operazione, dentro al frigorifero una volta stiepidito. Sbucciate le pesche, tagliatele a pezzetti e frullatele fino ad ottenere una crema omogenea e densa. Aggiungete lo sciroppo e lavorate il composto con la gelatiera per 30-40 minuti. Se non utilizzate la gelatiera, trasferite il composto nel contenitore in acciaio precedentemente raffreddato nel freezer e lasciatelo nel congelatore mescolando accuratamente ogni 30 minuti per evitare la formazione di cristalli di ghiaccio. Ripetete l'operazione per 5 o 6 volte in modo che il sorbetto non surgeli e mantenga inalterata la sua cremosità.

IL TERRITORIO Prodotte soprattutto tra le province di Udine e Gorizia, queste pesche trovano nei territori dell'Isontino il proprio ambiente ideale. Questa zona, ricca di magnifici paesaggi è un mix perfetto di natura e storia grazie alle preziose testimonianze custodite in una cornice incantevole da esplorare con interessanti escursioni a piedi o in mountain bike Da non perdere le dolci colline con i rinomati vigneti del Collio, i sentieri, il sommacco, le grotte, i campi solcati e le trincee della I guerra mondiale del Carso, le lussureggianti foreste di faggio della selva di Tarnova, il bosco asburgico del Panovec, la cortina di ferro del Monte Sabotino e, naturalmente, i panorami mozzafiato che scivolano fino al mare.

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