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Dolomiti Friulane: 5 curiosità sull'Orrido di Pradis

Ecco cosa c'è da sapere sulle più belle cavità friulane aperte al pubblico da visitare in tutta sicurezza con l'intera famiglia

canyonfiume acqua trasparente rocce strapiombo dall'alto
©DolomitiFriulane/Ufficio Stampa - Studio AgorÀ
 La Forra del Torrente Cellina vista dall'alto
L'area delle Dolomiti Friulane è un autentico concentrato di sorprendenti fenomeni carsici. Grotte, orridi, canyon, forre ed abissi attirano ogni anno una moltitudine di speleologi ed amanti del canyoning. I paesaggi sono eccezionali e non occorre essere particolarmente esperti o allenati per scoprirne le meraviglie. Basta andare nei posti giusti e conoscere alcune informazioni sul territorio di queste montagne, per scoprire siti dal fascino unico alla portata di tutti. Ecco cinque cose che potrebbe essere utile sapere prime di raggiungere le Dolomiti Friulane e lasciarsi incantare dalle loro meraviglie.

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1. LE CAVITA' PIU' SICURE E APERTE AL PUBBLICO
Tra tanti siti che richiamano gli speleologi di tutto il mondo ce ne sono alcuni accessibili ai turisti di ogni livello di esperienza ed allenamento. Si tratta delle splendide Grotte e dell'Orrido di Pradis, raggiungibili seguendo la strada turistica della Val Cosa, e della Forra del Cellina, il più grande canyon del Friuli Venezia Giulia, considerato uno dei più spettacolari d'Italia e per questo dichiarato Riserva Naturale all'interno del Parco Regionale delle Dolomiti Friulane.

2. LE ATMOSFERE “MISTICHE” DELLE GROTTE DI PRADIS
Formatesi nel Cretaceo, queste splendide grotte aperte al pubblico sono state luogo di ritrovamento di numerosi reperti preistorici, custoditi nel vicino Museo della Grotta, tanto da essere considerate un importante sito archeologico. Una delle cavità più affascinanti, però, è la Grotta della Madonna, che prende il nome dalla statua della Madonnina delle Grotte custodita al suo interno. Le sue dimensioni consentono di accogliere fino al 1.000 persone, ed è per questo che ogni anno, la notte della Vigilia, vi si celebra una suggestiva messa di Natale. Le Grotte, recintate, messe in sicurezza e visitabili a orario, assieme all'Orrido sono incluse nel circuito Ecomuseo Lis Aganis che, durante l'estate, organizza anche le divertenti “Giornate della Preistoria” sull'altopiano di Pradis.

3. CANYONING E PASSEGGIATE FINO ALL'ORRIDO DI PRADIS
Una volta esplorate le bellissime grotte, non bisognerebbe lasciarsi sfuggire l'occasione di visitare anche lo spettacolare Orrido di Pradis. Basta scendere i 207 gradini che conducono fino in fondo alla forra, o osservarne lo spettacolo dall'alto dall'apposita passerella, per godere delle suggestioni uniche delle limpide acque del Torrente Cosa che si insinua tra le rocce. Chi sceglie di scendere nell'Orrido ha l'opportunità di percorrere un itinerario sorprendente, fatto di ponticelli, archi naturali, e gallerie che conducono sino allo spettacolo mozzafiato della cascata alla confluenza del rio Molat nel Cosa. Gli appassionati di canyonig, inoltre, possono contare su escursioni su misura organizzare dal Nature Acqua Park.

4. LA FORRA DEL CELLINA SI VISITA A PIEDI, IN BICI O... IN TRENO
Lo splendido canyon friulano regala vedute mozzafiato sulle acque limpide del torrente Cellina. La suggestiva Vecchia Strada della Valcellina oggi è interdetta alle auto. Ma in determinati orari viene aperta a pedoni e ciclisti che possono usufruirne per godere degli scorci unici offerti dallo strapiombo. Ma c'è un altro modo ugualmente spettacolare di esplorare il canyon: quello di salire a bordo del Trenino che, durante la stagione estiva, parte da Pont Antoi e attraversa tutta la Riserva Naturale in un susseguirsi di scenari mozzafiato.

5. I MIGLIORI PUNTI PANORAMICI PER OSSERVARE IL CANYON
Il canyon offre una magnifica immagine di sé anche quando viene ammirato dall'alto. Raggiungendo alcuni punti strategici della Riserva, infatti, si può godere di scenografiche vedute tutte da immortalare. Chi non soffre di vertigini può rimanere incantato soffermandosi sullo sky walk del Dint, la sorprendente passerella in acciaio sospesa nel vuoto al di sopra della forra. Per raggiungerla basta affrontare una piacevole passeggiata lungo il Sentiero del Dint, anch'esso disseminato di punti panoramici dai quali si può scorgere anche il suggestivo lago di Barcis.

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