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Canarone, delizioso ibrido un po' limone un po' cedro

Sul Lago Maggiore piemontese si coltiva un antico ibrido che dona alle insalate un tocco in più

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©princigalli/iStock
Cedro
A Cannero Riviera, sulle rive del Lago Maggiore, l'atmosfera si riempie del profumo dei deliziosi limoni cedrati, localmente chiamati Canaroni, antichi agrumi recentemente riscoperti perfetti per la preparazione di fresche insalate, dolcissime marmellate e golose scorze candite.

LA TRADIZIONE
Ricostruire e datare con precisione le origini del Canarone, una sorta di gustoso ibrido tra cedro e limone, non è affatto semplice. Un frutto simile è stato individuato già in epoca seicentesca nio Giardini Medicei, ma le analisi molecolari hanno rilevato una sostanziale differenza tra i frutti toscani e quelli piemontesi. Notizie riguardanti, invece, la varietà piemontese, che prende il nome, con ogni probabilità, dalla località piemontese di Cannero Riviera, risalgono invece alla metà del XIX secolo, quando in un documento oggi conservato presso l'Archivio Borromeo, si fa menzione dell'acquisto di quattro Canaroni.

LA DENOMINAZIONE
Noto anche come limone cedrato, secondo la maggior parte delle interpretazioni, il Canarone prenderebbe il nome da un antico toponimo con cui in passato era conosciuto il paese di Cannero Riviera.

LE CARATTERISTICHE
La pianta del Canarone è robusta e presenta, generalmente, un portamento cespuglioso. Cresce molto rapidamente, tanto da poter raggiungere in poco tempo l'altezza di tre metri. Presenta fiori bianchi e frutti della lunghezza di 15-18 centimetri e diametro massimo di 10-12 centimetri che si distinguono per la colorazione che con la maturazione vira dal verde scuro lucente al giallo carico con particolari sfumature aranciate, e per il sapore aromatico e lievemente pungente. Se il gusto è più simile a quello del limone, l'albedo ricorda, invece, maggiormente quello del cedro. Se il frutto non viene colto persiste a lungo sulla pianta, anche fino ad un anno.

LA PRODUZIONE
Quella del Canarone è una piccola produzione che fornisce ogni anno pochi esemplari, circa 100 chilogrammi. Viene prodotto nel territorio del Comune di Cannero Riviera e di Oggebbio, specialmente in frazione Barbè, in provincia di Verbania.

LA CULTURA
Sebbene si tratti di una coltivazione storica, la produzione del Canarone ha rischiato seriamente l'estinzione, oggi scongiurata dall'introduzione di nuovi esemplari e dall'intervento della Fondazione Slow Food che ha scelto di tutelare questo antico agrume inserendolo nella sua Arca del Gusto.

IN CUCINA
Il limone cedrato è una vera delizia consumato nelle insalate, nelle quali viene aggiunto fresco tagliato a fettine sottili ed è, inoltre, perfetto per preparare gustose marmellate e scorze candite.

La ricetta: Marmellata di Canarone. Ingredienti: un chilo di Canaroni, mezzo chilo di zucchero. Lavate accuratamente i Canaroni spazzolando la buccia. Tagliateli a fettine sottili che sistemerete in un ciotola piena d'acqua coperta con della pellicola. Fate riposare per 24 ore. Fate quindi bollire le fette di Canarone in acqua per qualche minuto, poi trasferitele nuovamente in un ciotola e fatele macerare per altre 24 ore. Scolate, quindi, le fette e fatele cuocere in acqua bollente aggiungendo lo zucchero, fin quando la marmellata avrà raggiunto la consistenza desiderata. Per ottenere una marmellata ancora più cremosa ed omogenea frullate il composto. Trasferite, quindi, la marmellata in vasetti di vetro precedentemente sterilizzati.

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IL TERRITORIO
A cavallo tra Piemonte, Lombardia e Svizzera, il Lago Maggiore è stato a lungo meta prediletta di nobili e personalità illustri che, nel corso dei secoli, hanno arricchito i suoi scenari incantevoli di magnifiche ville e dimore lussuose che oggi lo rendono una destinazione ancora più suggestiva ed esclusiva. Da non perdere un gita in barca alla scoperta dei bellissimi paesaggi e delle Isole Borromee, oltre ad una piacevole passeggiata tra i bellissimi giardini e i borghi pittoreschi che si affacciano sulle sue acque

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