Pieni di gusto e di storia, i Fiadoni sono una specialità abruzzese che strizza l'occhio a tutti i palati. Preparati dai fornai con ricche farciture soprattutto durante il periodo pasquale, vantano, infatti, differenti varianti di forma e di sapore, al punto che, girando per la regione, è possibile trovarne sfiziose versioni sia salate che dolci.
LA TRADIZIONE Sebbene siano ormai da secoli una specialità abruzzese a tutti gli effetti, i Fiadoni, con ogni probabilità, vantano origini rinascimentali da collocarsi ai tempi del famoso cuoco Messisbugo che operò per buona parte della sua carriera presso la corte ferrarese. La ricetta venne, poi, importata in Abruzzo quasi certamente perchè prevedeva l'impiego dello zafferano per la cui produzione la tradizione aquilana era già all'epoca particolarmente rinomata. Nel corso dei secoli, poi, la specialità si trasformò progressivamente attingendo sempre più massicciamente i propri ingredienti dai prodotti locali dando vita ad una prelibatezza, preparata sia in versione dolce che salata con la forma di una grande torta farcita o di panzerotti ripieni, che si consuma durante tutto l'anno ma che viene tradizionalmente servita in occasione della Pasqua.
LA DENOMINAZIONE Inseriti dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali nell'elenco nazionale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT), i Fiadoni devono, probabilmente, il proprio nome ad una latinizzazione della parola germanica “fladen”, che significa “cosa gonfia”, dapprima trasformata in “flado” ed infine nel termine italiano “Fiadone”.
LE CARATTERISTICHE I Fiadoni si presentano, dunque, con la forma di un grande raviolo oppure di una torta rustica la cui sfoglia esterna, preparata con uova, farina, olio e vino bianco, racchiude una profumata farcitura a base di formaggio, generalmente Rigatino, Pecorino o ricotta di mucca o pecora, e aromi e spezie varie come pepe, noce moscata o, appunto, lo zafferano, amalgamati con le uova. Una volta spennellati con il tuorlo ed infornati acquisiscono un invitante colore dorato e lucido in superficie, un profumo intenso ed una consistenza soffice ed estremamente gradevole.
LA PRODUZIONE Che siano dolci oppure salati, che siano soffici panzerotti o fragranti torte rustiche i Fiadoni possono essere facilmente trovati in differenti zone della regione durante tutto l'anno presso numerosi negozi di prodotti da forno.
LA CULTURA Per tradizione i Fiadoni vengono preparati durante il periodo di Pasqua riprendendo l'antica usanza di scambiarli come dono tra le famiglie in occasione delle festività.
IN CUCINA Esistono, dunque, differenti varianti dei Fiadoni ma qualunque sia la versione preferita, può essere riprodotta anche in casa per sentire il profumo del formaggio avvolgere la cucina e deliziare l'olfatto. Chiunque può cimentarsi nella loro preparazione, purchè si abbia cura di scegliere soltanto gli ingredienti migliori, soprattutto per quanto riguarda il formaggio.
La ricetta: Fiadoni abruzzesi salati. Ingredienti: Per la sfoglia: 500 grammi di farina, mezza bustina di lievito di birra, 2 uova, mezzo bicchiere di vino bianco, mezzo bicchiere di olio extravergine di oliva, un cucchiaino rado di sale, due cucchiaini di zucchero, un tuorlo per spennellare. Per la farcitura: 50 grammi di ricotta di mucca o di pecora, 50 grammi di pecorino grattugiato, 50 grammi di Rigatino grattugiato (o formaggio di mucca a breve stagionatura), 50 grammi di Parmigiano grattugiato, noce moscata, pepe. In una impastatrice lavorate gli ingredienti per la sfoglia fino ad ottenere un impasto omogeneo o, se preferite, preparatelo a mano disponendo a fontana la farina setacciata con il lievito ed aggiungendo all'interno le uova, l'olio, il vino, il sale e lo zucchero, poi impastate con le mani fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo. Coprite l'impasto e lasciatelo riposare per almeno un'ora. Nel frattempo preparate la farcitura unendo i formaggi, le uova sbattute e gli aromi e mescolando fino ad ottenere un composto cremoso e profumato. Stendente, quindi, la sfoglia e con un tagliapasta o un bicchiere ricavatene dei dei cerchi al centro dei quali disporrete il ripieno con l'aiuto di un cucchiaino. Piegate a metà le sfoglie farcite e con le dita pressate i bordi per sigillare la pasta. Avrete, così, ottenuto delle mezze lune che spennellerete in superficie con del tuorlo d'uovo ed infornerete a 180° per circa 25 minuti o comunque sino a che non risulteranno ben dorate.
Altre ricette:
Polenta e fagioli socere e nore della Majella
Costatine d’agnello alla “saffrana”
Tagliolini verdi al ragù di Scalogno di Romagna Igp
IL TERRITORIO Tra mare e montagna l'Abruzzo è una di quelle regioni in grado di conquistare proprio tutti. Le città raccontano storie lunghissime, mentre sulle bellissime spiagge si gode di lunghe giornate di sole e di relax. Ma sono, probabilmente, la natura incontaminata e i piccoli borghi dalle atmosfere d'altri tempi a rendere così speciale questa splendida fetta d'Italia che, non a caso, vanta sul suo territorio la presenza di ben tre Parchi Nazionali, quello d'Abruzzo Lazio e Molise, quello del Gran Sasso e quello della Maiella, che custodiscono alcune delle vette più significative dell'intera catena appenninica.
DA VEDERE IN ABRUZZO: VAI ALLA GUIDA
Leggi anche:
Abruzzo: Grotte del Cavallone da Record
Majella: San Valentino di nome e di fatto
Sprisciocca: fresca bontà abruzzese "tra i giunchi"
Abruzzo: la Cipolla Piatta di Fara Filiorum Petri
CONSIGLI PER IL WEEKEND
I PIU’ BEI MONUMENTI ITALIANI DA VISITARE