Repubblica dell'età Comunale dell'Alta Val di Cecina, Volterra può essere a tutti gli effetti definita un vero e proprio gioiello di pietra. Tutto, qui, dalle strade alle torri, sino ai palazzi è realizzato con questo materiale. Ed i prodotti dell'artigianato tradizionale non fanno, naturalmente, eccezione. Protagonista incontrastato è l’alabastro la cui morbidezza lo rende più malleabile e, dunque, più facilmente lavorabile del marmo. Tra botteghe e musei, Volterra è un'autentica regina dell'alabastro.
LA TRADIZIONE
Bisogna giungere sino a 3.000 anni fa per collocare le origini della lavorazione dell’alabastro quando in epoca etrusca era utilizzato per la realizzazione di sarcofaghi e urne cinerarie sapientemente decorati. Per lungo tempo il pregiato materiale venne abbandonato per poi vivere una vera e propria rinascita cavallo tra il XII ed il XVIII secolo. La sua riscoperta divenne, poi, eccellenza e nel 1830 il numero dei laboratori nella zona si attestava all'incirca sui 60 tra i quali si distinse il nome di Marcello Inghirami Fei che, oltre ad avere l'intuizione di sfruttare i giacimenti sotterranei di Castellina Marittima, fondò una grande scuola laboratorio dove i suoi allievi potevano apprendere ed affinare l'arte della lavorazione dell'alabastro dando ulteriore impulso all'attività e lustro alla cittadina.
LE CARATTERISTICHE
L’alabastro di Volterra è una roccia sedimentaria di tipo evaporotico di origine gessosa (solfato di calcio bi-idrato). Si tratta di un minerale duttile e facile da plasmare, ma la cui lavorazione richiede impegno e maestria, tanto da coinvolgere, spesso, un vero e proprio team di artigiani che, svolgendo ognuno i propri compiti, si dedicano alla sagomatura di oggetti di forme e dimensioni differenti. Vi sono artigiani “squadratori”, specializzati nella produzioni di pezzi quadri, lavorati mediante l’ausilio di “seghe a strascico”, “tornitori” che fanno oggetti circolari o sferici, “ornatisti”, maestri dell’incisione a bassorilievo o altorilievo dell'oggetto, scultori che lavorano sulla base di disegni e, infine, addetti alla rifinitura che conferisce all'opera i dettagli estetici che la contraddistinguono.
IL TERRITORIO
Chiunque vsiti Volterra e desideri approfondire la storia e i segreti di questa arte antica ed affascinante non può tralasciare di visitare l’interessante Ecomuseo dell'Alabastro, in Via dei Sarti. Allestito tra le mura del Palazzo Minucci Solaini, un ex convento degli Agostiniani, offre l'opportunità di ripercorrere la storia della lavorazione dell'alabastro, dagli etruschi ai giorni nostri, apprenderne le tecniche di lavorazione, gli strumenti, gli stili, ed i relativi risvolti economici e sociali, e, soprattutto, ammirare oltre 300 opere esposte. Per chi desiderasse, invece, scoprire la magnifica pietra di Volterra direttamente a tu per tu con la città che l'ha resa un'eccellenza, il Consorzio Turistico di Volterra e della Val di Cecina propone un affascinante itinerario a tema comprensivo di una visita a Palazzo Viti, dimora storica legata a Giuseppe Viti, viaggiatore dell’alabastro del 1800, la sosta presso un laboratorio artigianale con dimostrazione della lavorazione e, per chi lo desidera, persino una merenda ispirata a quella consumata dagli alabastrai.
INDIRIZZI Ma uno dei modi in assoluto più coinvlgenti ed affascinanti di scoprire quest'arte affascinante è quello di esplorare la bellissima cittadina toscana in cerca delle botteghe degli artigiani che, ancora oggi, tengono viva questa tradizione. In prossimità della Piazza dei Priori, in P.za della Pescheria, dal 1912 opera, ad esempio, la famiglia Rossi Alabastri che realizza prodotti in alabastro, lampadari, statue, vasi, busti etc.aprendo le porte dei suoi laboratori artigianali ai visitatori che possono assistere ad interessanti dimostrazioni della lavorazione della pietra. Per chi desidera scoprire un luogo in cui la tradizione si fonde con l'innovazione, alab'Arte è una piacevole scoperta. Oltre alle creazioni per ogni gusto ed ogni stile, consente di osservare i padroni di casa, Roberto Chiti e Giorgio Finazzo, all'opera. Nel 1895 in città venne, inoltre, costituita la Cooperativa Artieri dell’Alabastro, ancora oggi attiva, che riunisce gli artigiani alabastrai della città, promuove e tutela le tecniche tradizionali di lavorazione dell'alabastro ed organizza visite guidate presso il proprio laboratorio per gruppi o scolaresche allo scopo di diffondere la conoscenza di una così importante forma di artigianato artistico storico della città.
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