
Costa sorrentina
Dal melone al meloncello
Il consumo di melone, d'altronde, risale ad epoca antichissima. Già i Sumeri, 3000 anni fa, conoscevano questo frutto delizioso citato anche in un poema epico nel quale si legge che Cigalmesh l'eroe mangiava "meloni cassia”, che comparivano spesso anche sulle tavole imbandite rappresentate in diversi bassorilievi. Nel tempo il suo utilizzo si diffuse anche negli altri continenti e se ne hanno notizie anche in epoca romana e, successivamente, al tempo di Marco Polo e Boccaccio. Quello di Cantalupo, utilizzato per preparare l'inebriante crema alcolica campana, prende il nome da una località laziale della Bassa Sabina, in provincia di Rieti, dove si pensa sia stato introdotto per la prima volta a cavallo tra il XV e il XVI secolo ad opera dei missionari asiatici provenienti dall'Armenia che ne condussero i semi sino ai giardini del castello pontificio. E' una varietà di melone di media grandezza, dalla superficie ruvida reticolata e dalla polpa giallo-arancio, appartenente al gruppo cantalupensis o cantalupio di cui fanno parte sia il cantalupo Comune che il cantalupo Prescott oggi coltivate soprattutto nell'area Mediterranea e raccolte nel periodo che va da maggio a ottobre. Rispetto al melone retato si distingue per le ben più evidenti costolature di colore verde che lo attraversano verticalmente da un polo all'altro. La polpa è dolce e succosa e ben si presta alla preparazione del Meloncello che si presenta molto aromatico e saporito.

Melone
Come gli altri liquori sorrentini, tra i quali i più noti e saporiti, a parte Limoncello e Meloncello, sono quelli al , pistacchio, fragole, nocciole, cioccolato e caffè, diventati tutti emblema di ospitalità, accoglienza e convivialità. Vengono ancora oggi preparati artigianalmente, tanto che ancore in molte famiglie è diffusa l'usanza di prepararli in casa seguendo ricette e procedimenti spesso tenuti segreti e tramandati gelosamente di generazione in generazione. Il loro consumo fa, ormai, parte di quei rituali della tradizione che rendono la cultura ed il folklore campani così famosi ed apprezzati. Non c'è un momento migliore per sorseggiare un bicchierino di Meloncello o di liquore in compagnia, ma sulle tavole campane non possono mai mancare, a fine pasto, gli elisir della tradizione serviti come digestivo subito dopo il caffè, un'altra delle bevande che hanno reso l'Italia, e Napoli in particolare, famosa in tutto il mondo (leggi qui per scoprire come si preparava l'autentico caffè napoletano).
Liquori tipici sorrentini
Nella terra del LimoncelloSebbene sia diffuso più o meno in tutta la regione, una delle zone più note per la produzione di liquori, ed in particolare del Limoncello, è quella della penisola sorrentina che vanta una natura incredibilmente generosa in grado di incantare chi la raggiunge con il suo affascinante alternarsi di ampie valli, imponenti montagne e morbide colline. Scenari di estrema suggestione che l'uomo, nel corso del tempo, è riuscito a domare e plasmare strappando ampi terreni coltivabili anche nelle zone più impervie. Le fiancate dei rilievi che si tuffano nel mare, infatti, si mostrano scavate da profonde terrazze a gradoni che degradano dolcemente sino alle rive, frutto della fatica e dell'ingegno degli agricoltori locali che, nel tempo, hanno dotato la penisola di uno dei suoi gioielli più preziosi e rappresentativi. Ogni stagione è buona per concedersi una piccola fuga tra le bellezze della costa sorrentina, le sue località, infatti, regalano emozioni in ogni periodo dell'anno e non soltanto quando le limpide acque del mare si presentano più calde e accoglienti.

Sorrento
A Meta, ad esempio, oltre alle spiagge assolate si possono ammirare pittoreschi casali tutti da scoprire mentre Piano di Sorrento fonde alla perfezione il suo animo marittimo con quello rurale e commerciale. Alte mura costeggiano le strade strette che si snodano attraverso la bassa collina, custodendo profumati agrumeti. Numerosi principi provenienti da tutta Europa sono, invece, rimasti incantati dal magnifico affaccio sul mare di Sant'Agnello, abbarbicato a picco di un costone di tufo. Massa Lubrense è una sorpresa tutta da scoprire che si svela passeggiando per siti archeologici, incantevoli spiagge mozzafiato, paesaggi coperti da lussureggiante macchia mediterranea e antichi casali. E Situata proprio a largo dell'ultimo lembo della penisola, emerge Capri in tutto il suo splendore. Ma è Sorrento il cuore pulsante di questa magnifica terra. Una località dalle atmosfere frizzanti e dal fascino internazionale che, però, non dimentica mai il profondo legame con la sua terra e le sue tradizioni. Le sue celebri marine si alternano agli emblematici giardini di agrumi e l'antico centro storico regala lunghe passeggiate ammantate da suggestioni d'altri tempi.Sulla Penisola Sorrentina anche le noci sono speciali. Leggi qui per saperne di più sulle gustose Noci di Sorrento

Capri
Prodotti tipici campani: il meloncello, crema di melone Cantalupo
Nell'attesa di poter sorseggiare il liquore godendo della magia della penisola sorrentina e delle sue isole, è sempre possibile sorseggiare il cremoso meloncello nella comodità della propria casa, da soli o in compagnia, assaporando tutto il gusto ed il profumo del melone Cantalupo. Cercando in giro non sarà particolarmente difficile trovare un buon meloncello, ma per chi preferisce andare a colpo sicuro vale la pena approfittare della comodità di poterlo ricevere direttamente a casa acquistandolo online con la certezza di poter scegliere un prodotto autentico e di qualità come tutti quelli proposti nella sezione Made in Italy di Amazon dedicata alla Campania. Eccone alcuni.
La crema di melone i Centelli è un liquore a base di crema di latte e infuso di melone. Va servita fredda, è un ottimo dessert ed è anche utilizzata per la preparazione di cocktail gelati e macedonie
La Crema di Meloncello Dolce Cilento è una vera eccellenza campana premiata con ben tre medaglie
Preparata con meloni Cantalupo la crema di meloncello Gia.ma viene prodotto proprio come si faceva un tempo dando seguito alla produzione di liquori che tradizionalmente era effettuata dalle matrone di casa
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