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La leggenda di Malombra, Molfetta

Nella notte di Molfetta si aggira un'oscura presenza

La malvagia Malombra si aggirerebbe tra i vicoli del centro storico della cittadina pugliese

Molfetta di notte<br>
istockphotos
Molfetta
Molfetta è una cittadina sorprendentemente bella da visitare. Nonostante la vicinanza della splendida Trani che le ‘ruba’ molta dell’attenzione che si rivolge a questo tratto di costa pugliese nella provincia di Bari, è una località che merita assolutamente di essere conosciuta. Anche se una visita notturna potrebbe mettere alla prova i deboli di cuore, visto che, tra le vie del suo centro storico, si rischia di incappare in un incontro terrificante: quello con la Malombra.

La spaventosa leggenda della Malombra

Una leggenda oscura che tutti conoscono, tramandata di generazione in generazione, e che ha spaventato non pochi bambini (e adulti), narra infatti di una figura misteriosa che entra nelle case e terrorizza le persone mentre dormono. E non solo. Si dice infatti che una donna molfettese sognasse ogni notte una terrificante figura di donna, avvolta in uno scialle nero, che entrava nella sua stanza e, la percuoteva. A volte, le si sedeva sul petto, impedendole di respirare. Ma non si trattava di ‘semplici’ incubi, o almeno così pare, perché la mattina la donna si svegliava piena di graffi e lividi. Accadeva ogni notte, e una notte la donna chiese ai figli di dormire nel suo letto perché la sua salute mentale iniziava a vacillare. Ma la notte trascorse come le altre: la malvagia figura si presentò, percosse la donna, ma i suoi figli accanto a lei non sentirono o videro nulla.

vicoli di molfetta
Vicoli di Molfetta

Da allora quella presenza, quella ‘mala ombra’ divenne la Malombra, un’agghiacciante figura di donna avvolta in vesti nere che vaga per le vie della città, e va a disturbare il sonno dei malcapitati molfettesi. A volte si ‘limita’ a spostare oggetti, e a fare dispetti, altre volte percuote o addirittura soffoca le sue vittime nel sonno. I molfettesi, terrorizzati dalla sua venuta, hanno provato a creare numerosi amuleti e rituali per tenerla lontana dalle loro case. Come mettere del sale sull’uscio, oppure una scopa, o ancora tenere una forbice sul cuscino o, naturalmente, rivolgersi a divinità benevole per richiedere la protezione.

In pochi l’hanno realmente vista, ma in molti giurano (giuravano?) di averne chiaramente percepito la presenza in casa, di averla udita, di aver trovato le tracce del suo passaggio. Tanto che i cittadini evitarono per molto tempo di girare di notte nel centro storico di Molfetta, che è fatto di viuzze che un tempo non erano certo illuminate. Al calar del sole la cittadina di mare piombava in un buio profondo, che ha dato adito ad una narrazione popolare spesso condita di aneddoti spaventosi.

Scoprire Molfetta

Se questa storia vi ha messo i brividi, non temete: oggi Molfetta, anche nel suo centro storico, è ben illuminata, di una luce calda e accogliente che rende una passeggiata tra i suoi vicoli decisamente suggestiva. Un borgo dalla storia ricca, dove si respira l’atmosfera marinara e si distinguono gli stili architettonici dei numerosi suoi conquistatori, che si contendevano l’ideale posizione sull’Adriatico: saraceni, bizantini, normanni, Svevi, Angioini, Aragonesi hanno plasmato questa antica cittadina. L’affaccio portuale è davvero pittoresco, caratterizzato dai profili dello splendido Duomo Vecchio di San Corrado, eccellente esempio di romanico pugliese edificato tra il XII e il XIII secolo, caratterizzato dalle tre cupole allineate e le due svettanti torri campanarie. Al suo interno, convivono manufatti e opere d’arte in stile bizantino, romanico e islamico.

duomo di Molfetta
Il Duomo Vecchio

Edificio protagonista del Rinascimento molfettese, Palazzo Giovene, oggi sede dell’amministrazione comunale. Ma non sono solo gli edifici i protagonisti di una visita a Molfetta: in molti non mancano di dare un’occhiata al Pulo, che si trova nei dintorni, a circa 2 km dall’abitato. Si tratta di una dolina da crollo, una sorta di cratere formatosi in seguito al cedimento della volta di alcune grotte carsiche. Sulle sue pareti a strapiombo, che formano un anfiteatro naturale, numerose grotte, di cui una visitabile. A proposito di grotte, c'è una Molfetta sotterranea che in pochi conoscono: ve ne abbiamo parlato in questo articolo.


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