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Sasso Pisano, paesaggi infernali ed acque benefiche

Nei pressi del borgo toscano si possono ammirare sorprendenti fenomeni geotermici che hanno ispirato l'Inferno di Dante

sasso pisano
Edatoscana/Wikipedia Pubblico Dominio
Fumarola a Sasso Pisano
Sbuffi di fumo, acque caldissime, vapori che emanano direttamente dalla terra. Sembra la descrizione di un paesaggio infernale e, in effetti, la sensazione che si prova quando si passeggia nella zona di Sasso Pisano, nel comune toscano di Castelnuovo di Val di Cecina (PI), è proprio quella di trovarsi nelle viscere della terra dalle quale quasi ci si aspetta che possa uscire, da un momento all'altro, qualche strana creatura oscura. Non a caso, secondo alcuni storici, è proprio qui che Dante avrebbe trovato l'ispirazione per descrivere l'ingresso degli inferi nella Divina Commedia. E non a caso la zona in cui sorge, adagiata sulle colline metallifere, è nota anche come Aia del Diavolo o Valle del Diavolo. In questo trionfo di sorprendenti fenomeni geotermici, dunque, si scoprono suggestivi scenari dal fascino surreale che svelano un'area della Toscana forse meno nota ma comunque meritevole di essere scoperta. Tra antichi siti archeologici e rilassanti immersioni in calde acque termali, ogni gita riserva innumerevoli sorprese che soddisferanno anche i viaggiatori più esigenti.



Ad aprire le porte della Valle del Diavolo si erge il paese di Montecerboli, che deriva il proprio nome proprio da Cerbero, l'antico guardiano dell'Ade nella cultura classica. Il viaggio prosegue all'insegna di scenari quasi lunari in cui si scoprono sbuffanti soffioni (getti di vapore che sprigionano dal terreno asciutto), emenazioni sulfuree dall'inconfondibile sentore simile a uove marce, note come putizze, e scenografici lagoni che si presentano come depressioni del terreno in cui si accumulano le acque geotermiche. Proprio sulle colline metalifere, infatti, nel XIX secolo venne fondato il villaggio industriale di Larderello dove si sfruttavano i soffioni per produrre acido borico e dove, agli inzi dello scorso secolo, il Principe Piero Ginori Conti effettuò il primo esperimento al mondo per ricavare energia elettrica dal calore del sottosuolo, dando di fatto il via all'attività che ha reso, oggi, la zona uno dei massimi centri mondiali per la produzione di energia geotermica. A Larderello, però, lo sfruttamento delle risorse del sottosuolo ha provocato un'attenuazione delle manifestazioni in superficie che, invece, nella zona di Sasso Pisano sono rimaste pressochè immutate dal XVIII secolo ad oggi.



Raggiungendo, quindi, i dintorni del borgo la terra continua a dare visibile prova della sua fervente attività mostrando quei sorprendenti paesaggi infernali dalle suggestioni dantesche. Ma tra sbuffi, vapori e fumarole, si scoprono anche altri effetti, dai risvolti estremamente piacevoli, del termalismo che caratterizza il sottosuolo di questa zona della regione. Le acque calde benefiche che sgorgano nei pressi di Sasso Pisano sono copiose e note sin dall'antichità, tanto che una imponente opera di scavo ha riportato alla luce il sito archeologico di un grande stabilimento termale etrusco-romano, noto come Il Bagnone, del quale ancora visibili i resti di un portico, due impianti termali con vasche e numerosi vani che, probabilmente, servivano ad accogliere visitatori e pellegrini. Il rinvenimento di alcune iscrizioni etrusche che riportano la dicitura "spural huflunas" lascerebbero pensare che si trattasse di una struttura pubblica.

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Ma chi volesse sperimentare sulla propria pelle i benefici che ancora oggi queste acque apportano all'organismo, non rimarrà certamente deluso. Nei dintorni di Sasso Pisano, infatti, è ancora possibile immergersi e rilassarsi nel caldo abbraccio delle acque termali. Nei pressi degli scavi archeologici, ad esempio, lungo il fiumiciattolo si aprono due vasche naturali. Non lontanto dal cimitero, inoltre, gli antichi lavatoi, in cui sgorga acqua benefica a 36°, offrono una cornice davvero unica. Vicino al Campo Sportivo, infine, il Biolago Acqua Harda, alimentato dalle fonti calde dell’area circostante e da acque fredde riscaldate con l’impianto del teleriscaldamento geotermico, mette a disposizione dei suoi visitatori un calidarium con acqua a 36° e idromassaggio, un tepidarium e un laghetto fito depurato a temperatura ambiente.

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Sono, infatti, davvero numerose le sorgenti che sgorgano caldissime dal sottosuolo di Sasso Pisano. A cominciare, ad esempio, da quella del Lagoncino che sgorga a 44° con accanto un piccolo soffione naturale di vapore e gas, e dalla vicina sorgente del Campo Sportivo, situata pochi metri più in basso. Oltre ai bellissimi Lavatoi del Cimitero merita, inoltre, una visita anche il Lavatoio dei Lagoni, lungo la strada che va alla frazione de La Leccia, formato da un loggiato e da un'antica vasca alimentata da acqua a 38°. A soli tre chilometri da Sasso Pisano, infine, in prossimità del Podere Il Bagno, sgorgano altre sorgenti termali che, con i loro 60-70° di temperatura, vengono ritenute le più calde della Toscana.

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