PERCHE' SE NE PARLA Sino al 6 Gennaio i trulli di Alberobello si illumineranno di luci variopinte in occasione dell'Alberobello Light Festival: l'obiettivo è quello di lanciare un messaggio di pace in segno di solidarietà verso le tante vittime innocenti cadute sotto i colpi degli attentatori. Stelle, mezze lune, motivi natalizi, cristalli di neve, saranno proiettati sui tetti a cono che si stagliano verso il cielo a creare un'atmosfera sognante e desiderosa di pace.
Sebbene sia stato proposto in un periodo di bassa stagione turistica, la prima edizione dell'Alberobello Light Festival ha registrato la presenza di più di 100mila viaggiatori. Un successo senza precedenti che è valso due importanti riconoscimenti: il 5^ posto fra i festival europei più innovativi ed il 10^ posto tra quelli internazionali. La versione estiva del Festival delle Luci - svoltasi tra luglio ed agosto scorsi - è stata dedicata a Vincent Van Gogh, autore del dipinto "Notte Stellata" nell'anno in cui ricorre il 125° anniversario della sua morte.
PERCHE' ANDARCI Alberobello è la capitale dei trulli: sono case piccole a pietre della regione, costruite senza cemento, senza finestre e con la forma di un cerchio. Dichiarate Patrimonio Unesco, se ne contano circa mille. Il colore delle case è bianco con il tetto grigio. La loro storia risale al conte Giangirolamo II: di lui si diceva che non volesse pagare le tasse. Lui è quindi venuto ad Alberobello e ha costruito un trullo perché i trulli sono molti semplici da smontare e da erigere. In caso d'ispezione si potevano smontare i trulli perché non si usava il cemento. In un'abitazione di questo tipo abitano generalmente circa due persone, spesso sono agricoli.
DA NON PERDERE Monumento nazionale dal 1930, il Trullo Sovrano si trova in Piazza Sacramento, alle spalle della basilica di SS. Medici: era denominata la Corte di papa Cataldo perché posseduta e probabilmente edificata dalla famiglia del sacerdote Cataldo Perta. Restaurato nel 1993 il Trullo Sovrano, di proprietà privata, è attualmente adoperato come spazio espositivo. Da non perdere anche la Chiesa di S. Antonio, che domina con la sua mole il Rione Monti, fu eretta in appena quattordici mesi, su progetto di Martino De Leonardis (1880-1969).
PERCHE' NON ANDARCI Una delle città pugliesi più riconoscibili del Sud: ha un ottimo potenziale, e la sua caratteristica architettonica potrebbe ergerla tra le più turistiche in Italia. Ma la strada è ancora lunga, perché mancano servizi, attrazioni ed eventi di alto livello: si richiede un maggiore impegno dagli enti locali e regionali.
COSA NON COMPRARE Inutile dire che i trulli sono ovunque: dall'apribottiglie alla calamita, dal fermacarte ai piatti. Fortunatamente ci sono i prodotti legati all'enogastronomia, dai taralli ai formaggi, dalle conserve ai vini.
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