CASTAGNA DI VALLERANO
è un frutto prodotto esclusivamente nel territorio dell’omonimo comune situato nella provincia di Viterbo, sui monti Cimini. Questa zona si è rivelata essere particolarmente adatta alla crescita della castagna: infatti i suoi terreni di origine vulcanica, ricchi di sostanze organiche e ben drenati le donano un’ottimo apporto di potassio, di lipidi e di carboidrati. Questo frutto si distingue per il sapore dolce e delicato e per la croccantezza dell’epicarpo che la rendono particolarmente adatta al consumo sia fresco che trasformato.Vai alla ricetta: Crostoni di lardo, cioccolato e castagne.
PORCINI DI ROCCAMONFINA
Il Vulcano di Roccamonfina, patrimonio naturalistico del Casertano, dona prelibati funghi porcini che crescono tra i rigogliosi castagneti locali arricchendo di sapore ogni ricetta e regalando al palato il piacere di apprezzare tutti i profumi del sottobosco. Il cappello è di colore marrone scuro, di tonalità differente in base alla specie, mentre il gambo è decisamente più chiaro. Ha una polpa bianca e soda ed un sapore delicato ma intenso che lascia spazio ad una vasta gamma aromatica Vai alla ricetta: Fettuccine alla crema di funghi porcini
MARRONE DI COMBAI
Il marrone di Combai ha una buccia brillante e di colore marrone scuro e la polpa di colore biancastro, ha una pasta farinosa, zuccherina, saporita, consistente, resistente alla cottura, croccante e di sapore dolce. Questo frutto Igp nasce n provincia di Treviso grazie all’abbondante piovosità, le temperature particolarmente rigide e la natura dei terreni che costituiscono condizioni favorevoli per lo sviluppo di un marrone che è vero e proprio orgoglio della castanicoltura veneta.Vai alla ricetta: Tacchinella ripiena di Marroni
FUNGO PORCINO DI BORGOTARO
L'estensione di boschi intorno a Borgotaro, nell'Appennino parmense, ha permesso lo sviluppo di un prodotto spontaneo e molto caratteristico: la specie Boletus, uno dei migliori porcini. Il Fungo di Borgotaro è caratterizzato da odore pulito, non piccante e senza inflessioni di fieno, liquerizia, legno fresco. Il fungo fresco per fregiarsi della cartificazione I.G.P. deve essere sano, con gambo e cappella sodi. La superficie deve essere liscia, carnosa, non disidratata. Vai alla ricetta: Porcino a tutto pasto
MARRONE DI ROCCADASPIDE
Come per le altre castagne tipiche della Campania, anche il “Marrone di Roccadaspide IGP” è legato da lungo tempo alla storia di questa regione, nella quale sarebbe presente nella zona di coltivazione sin dal secolo XI d.C. Il Marrone di Roccadaspide IGP ha una buona conservabilità. Si consuma fresco, sotto forma di farina o trasformato dall’industria dolciaria in marron glacé, marmellate, castagne al Rum e puree. Vai alla ricetta: Crema di Marroni di Roccadaspide Igp