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Struppoli di Benevento, frittelle di miele e spezie

Da non confondere con gli struffoli carnevali, le frittelle beneventane sono conquistano con il sapore speziato

struoppoli frittelle 
Courtesy of ©agricoltura.regione.campania.it
Struppoli
Parlando di “struppoli” della tradizione campana verrebbe da pensare ad un errore o ad una storpiatura del nome dei più famosi e blasonati “struffoli”, le deliziose frittelle ricoperte di miele tipiche del Carnevale partenopeo. Ma gli struppoli esistono sul serio, sono salati e speziati e vantano origini antichissime da collocarsi a San Salvatore Telesino, in provincia di Benevento.

LA TRADIZIONE
Quelle degli struppoli sono origini abbastanza incerte anche se, secondo le ricostruzioni, potrebbero risalire ad epoca sannita-romana ed essere una rivisitazione in chiave salata dei crustoli calabresi. Sul luogo della loro origine sembrano sussistere, invece, molti meno dubbi. A San Salvatore Telesino, infatti, presso gli scavi archeologici dell'antica città di Telesia, è stata rinvenuta un'epigrafe conservata presso il Museo Civico Archeologico di Telesia che, nel resoconto di un banchetto offerto dal neoeletto seviro Manlio Rufio ai coloni telesini, fa menzione di “mulsum et crustulum”. Essendo nata in una piccola comunità contadina, la loro ricetta è stata tramandata di generazione in generazione ed affidata alla memoria, i racconti e gli esempi dei più anziani che li condividevano con i giovani del paese. La presenza di numerose uova ed abbondante olio, ingredienti assai preziosi, rendeva, però, queste frittelle una portata destinata alle grandi occasioni ed infatti gli struppoli divennero una delle specialità protagoniste di feste e matrimoni come simbolo di abbondanza e ricchezza.

LA DENOMINAZIONE
Localmente noti come “struppl”, gli struppoli in comune con i più noti struffoli hanno soltanto il nome ed il tipo di cottura (sono entrambi fritti). Per forma e ricetta ricordano, piuttosto, i crustuli calabresi dei quali rappresentano, con ogni probabilità, una versione salata.

LE CARATTERISTICHE
Gli struppoli sono dei rustici fritti a base di farina, uova ed olio extravergine di oliva di forma tozza e tondeggiante. La consistenza e l'abbondante presenza di sale e pepe conferisce all'impasto un sapore molto sapido e speziato che genera, volutamente, una lieve sensazione di secchezza della gola.

LA PRODUZIONE
Al giorno d'oggi è difficile reperire gli struppoli in commercio. Si tratta, infatti, di una ricetta che viene generalmente preparata in casa. Per poter acquistare con facilità gli speziati rustici telesini l'appuntamento è con l'annuale sagra ad essi dedicata che si tiene nel mese di settembre.

LA CULTURA
All'impasto degli struppoli viene volutamente aggiunta una generosa quantità di sale e di pepe che li rende molto saporiti e speziati. Questo perchè, secondo la tradizione locale, gli struppoli “adda ndurzà nganna”, devono, cioè, far venire sete. Proprio per questo vengono, spesso accompagnati con un buon bicchiere di vino.
IN CUCINA
Sebbene si tratti di una ricetta dalle origini secolari, è ancora in corso una diatriba sulla necessità o meno di aggiungere il lievito all'impasto. Ogni famiglia conserva la propria versione della ricetta e, a prescindere che si tratti della variante lievitata oppure no, i rustici si rivelano comunque saporiti e deliziosi, specialmente accompagnati da salumi e formaggi della zona oltre che, naturalmente, da un buon vino che tolga la sete.

PRODOTTI TIPICI E RICETTE DAL GUSTO ITALIANO
La ricetta. Struppoli. Ingredienti: farina di grano tenero, lievito, olio extravergine di oliva, uova freschissime, sale, un pizzico generoso di pepe, olio abbondante per la frittura.
Impastare su una spianatoia in legno tutti gli ingredienti (aggiungere, per ultimo, il lievito stemperato in un po' di acqua tiepida). Far lievitare in un posto caldo per circa un'ora l'impasto posto in un canestrino, ricoperto con un panno di lana. Rovesciare quindi sulla spianatoia l'impasto cresciuto e tagliare a tocchetti lunghi 8-9 cm., passarli con mano leggera sull'intreccio della canestrella di vimini, precedentemente adoperata, per dare agli struppoli il loro caratteristico aspetto "corrugato". Far riposare per circa un quarto d'ora. Far riscaldare in una pentola (più alta che larga) l'olio per la frittura. Quando la temperatura dell'olio sarà elevata, cominciare a tuffarvi gli struppoli, pochi alla volta, fin quando avranno preso un bel colore dorato. Lasciar scolare ed asciugare su della carta da cucina. Nella versione senza lievito bisogna lavorare velocemente ed in punta di dita l'impasto, occorre sbattere energicamente le uova prima di aggiungerle agli altri ingredienti. Ovviamente non occorre attendere la lievitazione: si può friggere subito. (agricoltura.regione.campania.it)

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IL TERRITORIO
Situata a poco più di 30 chilometri da Benevento, San Salvatore Telesino è un comune campano dalla storia lunghissima. Sul suo territorio, infatti, sono state rinvenute le vestigia dell'antica città sannitica di Telesia, nota per essere stata coinvolta nelle guerre puniche. Il paese sorge alle falde di un rilievo conico nei pressi delle sorgenti del rio Grassano, in prossimità delle quali è stato allestito un bel parco dove è possibile dedicarsi a lunghe passeggiate e sport acquatici. Sul monte Pugliano, inoltre, offre magnifici paesaggi dominati dai “puri”, scenografiche doline che si aprono improvvisamente nella vegetazione.

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